BASKET

Nba: rivincita di Dallas contro i Clippers, successi per Nuggets e Nets

Luka Doncic show nel secondo scontro diretto consecutivo tra Mavericks e LA, i Bucks passano contro i Sixers

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I Dallas Mavericks si prendono la rivincita contro i Los Angeles Clippers nell’ultima notte di Nba: un Luka Doncic da 42 punti riscatta il ko subìto 48 ore prima. A Ovest arrivano le vittorie anche per Nuggets, Spurs e Warriors, rispettivamente contro Hornets, Bulls e Rockets. A Est, James Harden è di nuovo decisivo con la tripla doppia da 40 punti nel successo di Brooklyn a Indiana. Milwaukee passa a Philadelphia dopo un supplementare; Miami ko.

afp

DALLAS MAVERICKS-LOS ANGELES CLIPPERS 105-89

Dallas si vendica del ko subìto contro i Clippers solo 48 ore prima. È straordinario Luka Doncic, che firma 22 punti già nel solo primo tempo e poi si prende in mano la gara nell’ultimo quarto, segnando 11 punti con 5/8 al tiro. Per lui alla fine sono 42 i punti a referto, con ottime percentuali al tiro (16/28 dal campo, 6/11 dalla lunga distanza) con anche 9 assist, 6 rimbalzi, 3 recuperi. Da segnalare anche le giocate difensive di Josh Richardson (14 punti ma 3 importanti recuperi) e la doppia doppia (11 punti e 13 rimbalzi) di Kristaps Porzingis. Sono le percentuali al tiro delle due squadre a far la differenza: oltre il 50% dal campo e il 44% da tre quelle dei Mavs, solo il 42% e il 28% quelle di L.A., che ha 28 punti con 5 triple da Paul George e 20 con 7 rimbalzi e 7 assist da Kawhi Leonard.

DENVER NUGGETS-CHARLOTTE HORNETS 129-104

Vittoria netta per i Nuggets, che piazzano un parziale di 15-0 a cavallo del primo e del secondo tempo e non si voltano più indietro, interrompendo la striscia di quattro vittorie consecutive di Charlotte. Agli Hornets non servono i 21 di Terry Rozier e i 14 di LaMelo Ball. In una serata in cui i padroni di casa toccano anche il +34, il migliore è Michael Porter Jr. con 28. Nikola Jokic chiude giusto con 12 punti, 10 rimbalzi e 10 assist per firmare la sua 51esima tripla doppia in carriera, nonché la doppia doppia numero 228, superando il record di franchigia di Dikembe Mutombo. Nel settimo successo nelle ultime otto per Denver ci sono anche i 23 punti di Will Barton e i 19 di Jamal Murray.

INDIANA PACERS-BROOKLYN NETS 115-124

James Harden c’è sempre. La nuova stella dei Nets sale in cattedra trascinando i suoi al 14° successo nelle ultime 15 partite, segnando 14 punti nella frazione finale nonostante i continui raddoppi dei Pacers e propiziando un parziale decisivo di 13-4. Senza Kyrie Irving e Kevin Durant, alla fine per il Barba ci sono 40 punti, 10 rimbalzi e 15 assist; è la sua 11esima tripla doppia in questa stagione. Insieme a lui, altri sei giocatori sono in doppia cifra, con 19 per Joe Harris e 15 a testa dalla panchina per Jeff Green e Tyler Johnson, agganciando Philadelphia in vetta alla Eastern Conference. Ai Pacers non bastano neanche le solite grandi prove di Malcolm Brogdon (24 punti) e Domantas Sabonis (tripla doppia da 18+11+11) per riuscire ad avere la meglio.

CHICAGO BULLS-SAN ANTONIO SPURS 99-106

Il match sembrava ormai essere tutto deciso: una comoda vittoria casalinga dei Bulls pareva una sentenza inappellabile. E invece, ancora una volta, con San Antonio non si può mai stare tranquilli né mettere la parola “fine”. Sotto di 23 punti nel secondo quarto e di 18 sul finire del terzo, gli Spurs riescono a inventarsi una frazione finale da 39-19, piazzando un parziale decisivo di 17-0 per ribaltare la partita. Merito soprattutto del massimo in carriera da 20 punti e 16 rimbalzi di Jakob Poeltl, rendendo inutili i 29 di Zach LaVine. I neroargento si portano così a casa il secondo successo consecutivo, mentre Chicago è costretta a frenare la propria rincorsa a playoff, nonostante anche i 16 punti di Young.

PHILADELPHIA 76ERS-MILWAUKEE BUCKS 105-109 OT

Lo scontro tra due delle superpotenze della Eastern Conference termina a favore dei Bucks, con Giannis Antetokounmpo che segna 10 dei suoi 32 punti nell’overtime suggellando una rimonta partita da -19 dopo un primo tempo catastrofico. Per i Bucks si tratta della decima vittoria nelle ultime 11 partite, riportandosi a una partita e mezza dalla vetta nella conference. Il greco segna tutti i canestri decisivi dell’overtime, tra cui un tiro dai 3 metri per il +7 a 1:11 dalla fine dopo il quale si è seduto al centro del campo provocando le ire dei tifosi dei Sixers e degli avversari. Per i 76ers, sempre privi di Embiid, ci sono i 19 punti di Tobias Harris e i 18 di Danny Green, ma soprattutto la tripla doppia da 13 punti, 10 rimbalzi e 12 assist di Ben Simmons in 45 minuti di gioco.

HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 94-108

Jordan Poole, che solo poche settimane fa era in G League, chiude da migliore marcatore dei suoi Warriors la gara vinta contro gli Houston Rockets, grazie anche ai suoi 23 punti con 6/11 da tre che permettono a Golden State di sopperire all’assenza di Steph Curry, fuori per tutto l’ultimo quarto dopo una brutta botta al coccige. Il numero 30 degli ospiti è ricaduto male dopo aver tentato una tripla fuori equilibrio, finendo dalle parti della panchina dei Rockets e inciampando per poi finire con tutto il peso sulla parte bassa della schiena. Curry manda comunque 18 punti a referto; uno in più ne mette Kelly Oubre Jr. in una gara chiusa dagli Warriors sopra i trenta assist (32) di squadra. 18esima sconfitta consecutiva per Houston: record negativo.

CLEVELAND CAVALIERS-BOSTON CELTICS 117-110

I Cavs ancora una volta vengono trascinati dalla loro coppia di guardie formata da Collin Sexton (29 punti con anche 7 rimbalzi e 6 assist) e da Darius Garland (25 con 9/16 al tiro), ai quali si somma anche l0ottima gara di un Larry Nance Jr. in doppia doppia (18 con 10 rimbalzi e un solo tiro sbagliato in tutta la sera, 7/8). Per Boston si tratta del secondo ko consecutivo, ma soprattutto del sesto nelle ultime 11 gare; i Celtics scivolano al sesto posto della Eastern Conference. I soliti Tatum (29 ma 3/13 dall’arco) e Brown (28 con 2/10 da tre) non bastano: i biancoverdi si portano in vantaggio solo a inizio gara, 2-0, ma poi si ritrovano sempre dietro, fino alla sirena finale.

WASHINGTON WIZARDS-SACRAMENTO KINGS 119-121

I Kings si godono la prima vittoria in trasferta di un giro a Est da sei gare a questa parte. Merito della continuità di rendimento di De’Aaron Fox, che firma la sua decima partita consecutiva da almeno 20 punti, risultando anche decisivo nel finale di gara. Il playmaker è infatti autore di 28 punti insieme ai 18 a testa di Harrison Barnes e Richaun Holmes, oltre ai 17 del rookie Tyrese Haliburton partito in quintetto. Quinto ko di fila dopo la sosta per l’All-Star Game per gli Wizards, a cui non serve la 12esima tripla doppia stagionale di Westbrook (26 punti, 14 rimbalzi e 10 assist) e nemmeno i 29 punti di Bradley Beal in una serata tragica da tre punti per i padroni di casa (4/25, nuovo minimo stagionale).

MEMPHIS GRIZZLIES-MIAMI HEAT 89-85

Nonostante un Jimmy Butler da 24 punti e la doppia doppia di Bam Adebayo (15 con 12 rimbalzi e anche 6 assist per lui) si ferma a 5 la striscia di successi consecutivi dei Miami Heat, in una partita a bassissimo punteggio decisa solo all’ultimo possesso. Per i Grizzlies una vittoria importantissima, benché nessun giocatore superi quota 13 sul proprio tabellino. Uno dei tre giocatori a quota 13 è Ja Morant, autore del canestro decisivo a 1.2 secondi dalla fine che porta Memphis sopra di un punto. Kyle Anderson è un altro del terzetto di giocatori con 13 punti all’attivo, completato da un De’Anthony Melton che ci aggiunge anche 10 rimbalzi, 6 assist e 2 recuperi in 23 produttivi minuti dalla panchina.

DETROIT PISTONS-TORONTO RAPTORS 116-112

Dopo quattro sconfitte consecutive, Detroit torna a sorridere e lo fa grazie al rookie Saddiq Bey, autore di una doppia doppia da 28 punti e 10 rimbalzi con un impressionante 6/10 da tre punti. Ottima anche la prestazione di Delon Wright, che si ferma a due assist dalla tripla doppia mandando a referto 18 punti e 10 rimbalzi, dove Detroit domina Toronto (48-30 il conto dei palloni recuperati sotto i tabelloni). Nelle altre partite Doncic e Harden sono andati sopra quota 40; non è da meno il migliore realizzatore della notte, che in realtà è Norman Powell con 43, anche se inutili ai fini del risultato. La guardia chiude con una sensazionale prestazione al tiro con 14/18 dal campo e 8/12 da tre, seguito dai 21 con 10/16 di Chris Boucher.

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