Nba, playoff: Golden State a un passo dalle Finals, 110-99 in gara-3 a Portland

Gli Warriors vanno sul 3-0 nella finale a Ovest grazie ai 36 punti di Curry e alla tripla doppia di Green. Blazers con le spalle al muro: un altro k.o. e sono fuori

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Golden State si impone 110-99 a Portland e conquista anche gara-3 nella finale della Western Conference. Gli Warriors vanno sul 3-0 nella serie, a una vittoria dalle quinte Finals consecutive. In grande luce Steph Curry e Draymond Green: lo Splash Brother realizza 36 punti, il numero 23 ottiene una tripla doppia (20-13-12). Portland, avanti 66-53 nel primo tempo, si scioglie nella ripresa e paga la serata storta al tiro di Damian Lillard e CJ McCollum.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-GOLDEN STATE WARRIORS 99-110 (serie 0-3)
Non si può certo dire che a Golden State manchino gli attori protagonisti. Se non c'è Kevin Durant è pronto un Draymond Green che mostra i muscoli: 20 punti, 13 rimbalzi e 12 assist. Per il numero 23 di coach Steve Kerr è la settima tripla doppia in carriera nei playoff. Arrivata nel momento perfetto, perché gli Warriors, con il 110-99 a Portland, si portano sul 3-0 nella finale di Conference e ipotecano la quinta partecipazione consecutiva alle Finals. La grande prestazione di Green si aggiunge a quella di Steph Curry, autore di 36 punti, di cui 21 nella ripresa, che Golden State inizia dal -13 dell'intervallo (66-53). Il Moda Center spinge Portland a partire forte e a doppiare i campioni in carica nel punteggio già dopo tre minuti (10-5). I padroni di casa, spinti dalla forza della disperazione che li obbliga a vincere, vanno sul +18 in un secondo quarto giocato da grandissima squadra. Tra il 12' e il 24', infatti, arrivano ben 37 punti, di cui 13 firmati dalla sorpresa Meyers Leonard (titolare al posto di Enes Kanter). Nel terzo quarto arriva la reazione di Golden State, guidata da Steph Curry e una difesa che non fa passare più nulla. Lo Splash Brother segna 10 dei 29 punti con cui gli Warriors chiudono la frazione. E la chiudono avanti di tre lunghezze perché Portland non segna più: 13 punti, 5/18 dal campo e quattro palle perse per i ragazzi di coach Terry Stotts. CJ McCollum e Damian Lillard vengono disazionati: sette punti in due nel terzo quarto, frazione in cui sporcano di molto le loro percentuali. Alla fine, McCollum chiude con 23 punti (ma solo 7/20 dal campo, di cui un misero 2/10 dall'arco), Lillard fa peggio segnandone 19 (5/18 dal campo). In generale, i padroni di casa tirano con il 40%, mentre Golden State sfiora il 50% dal campo ed è molto solida al tiro, soprattutto con le riserve: da Kevon Looney, Alfonzo McKinnie, Quinn Cook, Shaun Livingston, Jordan Bell e Jonas Jerebko arriva un tesoretto di 33 punti, con 15 canestri su 21 tentativi. Non si può dire lo stesso della panchina di Portland, con il solo Evan Turner (12 punti) a stare sopra il 50% al tiro. Gli ospiti iniziano l'ultimo quarto senza Andre Iguodala (che si sottoporrà a una risonanza magnetica per valutare l'entità di un infortunio al polpaccio sinistro) e nonostante questo dilagano negli ultimi 12', con ulteriori 11 punti di Curry che mettono in ghiaccio il match. Finisce 110-99, e per Portland c'è una montagna immensa da scalare. Oltre alla forza dell'avversario, anche i numeri non sono dalla parte del team dell'Oregon: nessuno ha mai ribaltato uno 0-3 nei playoff e solo in tre casi si è arrivati a gara-7. Nella notte tra lunedì 20 e martedì 21 al Moda Center ci sarà il primo passo per provare a ribaltare la storia. Gara-4 dirà se la serie ha ancora vita.

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