NBA

Nba: Phoenix supera Philadelphia, ok Clippers e Nuggets  

Il protagonista del successo dei Suns contro i Sixers è Chris Paul. Vince anche Utah, Nets ko

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Il big match dell’ultima notte di Nba vede Phoenix imporsi contro Philadelphia grazie a Chris Paul. Vince anche la capolista della Western Conference, Utah, contro Houston. Sempre a Ovest, bene anche i Clippers e i Nuggets, rispettivamente contro Memphis e Portland, che perde la seconda partita consecutiva per un punto. Nets ko; ottavo successo di fila per i Knicks. Beal vince il duello tra top scorer con Steph Curry. Miami passa a San Antonio.

PHILADELPHIA 76ERS-PHOENIX SUNS 113-116
Phoenix ottiene un’altra importante vittoria in trasferta contro una big dell’Est battendo anche Philadelphia, con Joel Embiid che ha rischiato di realizzare il buzzer beater a una mano dalla propria area dopo un errore avversario dalla lunetta. Alla fine il migliore realizzatore per i Suns è un Chris Paul da 28 punti, 8 assist, 5/8 dall’arco e 0 palle perse. Determinante anche nel dettare ritmo e tempi a Devin Booker (19 punti con 6/14 dal campo) e a Mikal Bridges. Phoenix rimane così saldamente al secondo posto a Ovest, conservando due partite di vantaggio sui Clippers. Ai Sixers non basta l’ennesima prestazione da MVP di Joel Embiid, che chiude con 38 punti, 14/23 al tiro, 3/5 dall’arco, 17 rimbalzi, 4 assist, ma anche 8 pesanti palle perse. Buone prestazioni anche per Danny Green (18 punti e 4/7 dall’arco) e Tyrese Maxey (14 con 5/11 al tiro in uscita dalla panchina).

HOUSTON ROCKETS-UTAH JAZZ 89-112
Seconda vittoria consecutiva per i Jazz, il cui top scorer arriva dalla panchina: Jordan Clarkson ne mette 22 in 28 minuti con 4 triple a segno, mentre tra i titolari ce ne sono 21 per Joe Ingles con 6/10 da tre, 19 con 18 rimbalzi per Rudy Gobert in una serata in cui la migliore squadra Nba colleziona 61 rimbalzi e manda a referto 10 assist in più degli avversari (27-17). Quarto successo nelle ultime 5 per Utah. I 16 punti del secondo quarto segnati da Houston sono lo specchio delle difficoltà dei Rockets, che vanno all’intervallo già sotto di 18 e poi perdono 30-20 anche il terzo quarto, abbandonando definitivamente la partita. John Wall è il migliore dei suoi con 21 punti (ma 8/19 al tiro): Christian Wood (16) e Kelly Olynyk (10) gli unici altri due giocatori in doppia cifra.

LOS ANGELES CLIPPERS-MEMPHIS GRIZZLIES 117-105
I Los Angeles Clippers raggiungono la loro terza vittoria consecutiva e consolidano la terza posizione nella Western Conference. Niente da fare per Memphis, nonostante gli ospiti segnino 39 punti nel primo quarto, andando avanti anche di 18 punti, ma poi subiscono la rimonta di L.A., nella serata in cui i Grizzlies festeggiano il ritorno in campo (e l’esordio stagionale) di Jaren Jackson Jr. (15 punti e 8 rimbalzi per lui). Finalmente Ja Morant (22 punti, top scorer dei suoi) ritrova il suo compagno di squadra preferito, ma Memphis crolla ugualmente alla distanza: è di 64-43 Clippers infatti il parziale del secondo tempo, con i Grizzlies attesi ad altre tre trasferte prima di rientrare in Tennessee. Luke Kennard e Marcus Morris giganteggiano per i Clippers, rispettivamente con 28 e 25 punti.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-DENVER NUGGETS 105-106
Denver viene sconfitta di un solo punto per la seconda gara consecutiva dopo il 113-112 subìto dai Clippers. Il solito Nikola Jokic è il migliore in casa Denver (25 punti con 9 rimbalzi e 5 assist), ma subito dietro di lui c’è un Michael Porter Jr. chirurgico al tiro (8/12 dal campo per 17 punti). I Nuggets vincono la quarta partita di fila, consolidando il proprio quarto posto a Ovest. Neanche il ritorno in campo di Damian Lillard (22 ma 2/10 da tre punti) salva i Blazers, che hanno 17 punti da Powell, 32 dalla panchina (con 12 di Carmelo Anthony e 11 di Enes Kanter) ma incassano il terzo ko consecutivo; il quinto nelle ultime sei. Portland rimane per il momento sesta a Ovest (ultima posizione che non obbliga al passaggio dei play-in), ma Dallas è a sola mezza gara di distanza.

TORONTO RAPTORS-BROOKLYN NETS 114-103
I Nets vanno anche sul +13 a Toronto nel primo quarto ma è nel terzo che si decide la gara quando, dopo essere andati all’intervallo sul -2, i Raptors piazzano un decisivo 36-23 con 13/24 al tiro. Il ritorno di Kyle Lowry e Fred VanVleet (14 per il primo, 17 per il secondo) è sicuramente importante, ma sono i 27 di Pascal Siakam e i 25 di OG Anunoby (con 8/14 e 4 triple a segno) a trascinare Toronto alla quarta vittoria di fila. Brooklyn si aggrappa a Kyrie Irving: 28 punti, 11 rimbalzi, 8 assist e 3 recuperi. Ma non basta. Bruce Brown ha 21 punti e 14 rimbalzi dalla panchina, 14 con 4/5 da tre punti li porta in dote Joe Harris. C’è però anche una buona notizia per i newyorkesi: Kevin Durant potrebbe tornare in campo già nel weekend, come ha dichiarato coach Steve Nash.

NEW YORK KNICKS-ATLANTA HAWKS 137-127 OT
Atlanta manda tutto il quintetto in doppia cifra e conta tre giocatori con almeno 20 punti a tabellino. Ma non basta. Dall’altra parte Derrick Rose e Immanuel Quickley ne mettono 20 a testa. Poi c’è il solito Julius Randle: 40 punti, 11 rimbalzi e 6 assist, quasi perfetto dalla lunetta (12/13) e con un ottimo 6/8 anche da tre punti. È il suo canestro a mandare New York sopra di 3 con 8 secondi da giocare nei regolamentari, ma c’è bisogno dell’overtime per battere gli Hawks: supplementare nel quale i Knicks segnano 6/7 dal campo (e 3/4 da tre), per l’ottava vittoria consecutiva, che è la striscia attiva più lunga in tutta la Nba. La tripla a 6.2 secondi dalla fine che manda la gara in overtime la firma Bogdan Bogdanovic, che ne mette 20; così come Trae Young, che ci aggiunge 14 assist.

WASHINGTON WIZARDS-GOLDEN STATE WARRIORS 118-114
Sesto successo di fila per gli Wizards, che si prendono il decimo posto a Est in solitaria grazie al 32-21 di parziale che segna la rimonta nel quarto periodo contro Golden State. Merito dei 29 punti, 10 rimbalzi e 4 assist di Bradley Beal, letale nell’ultima frazione e che riporta Washington per la prima volta in stagione in una posizione da play-in. Russell Westbrook raccoglie la 27esima tripla doppia dell’ennesima stagione da record: 14 punti con un modesto 5/17 al tiro, a cui aggiunge però 20 rimbalzi (nuovo massimo stagionale) e 10 assist. Primo match opaco delle ultime settimane invece per Steph Curry, incappato in una serata imprecisa al tiro: per il n°30 di Golden State sono 18 punti con 7/25 dal campo e 2/14 dall’arco, con 7 rimbalzi e 8 assist. 46 punti combinati in uscita dalla panchina da Kelly Oubre Jr. e Jordan Poole.

LE ALTRE PARTITE
Miami passa a San Antonio 107-87; merito delle due superstar di casa Heat, Bam Adebayo (23 punti ma anche 8 rimbalzi, 4 assist e 3 recuperi) e Jimmy Butler, in doppia doppia con 18 e 11 assist. È ovviamente Luka Doncic a fare la differenza nel 127-117 di Dallas contro Detroit: 30 punti, 10 rimbalzi e 9 assist per lo sloveno. Torna al successo Cleveland che, dopo aver perso le ultime cinque gare giocate in casa, supera Chicago 121-105: Collin Sexton chiude con 30 punti, 11/17 dal campo, 3/5 dall’arco, 7 assist e 3 rimbalzi, a cui si aggiungono i 25 punti segnati da Darius Garland. Indiana domina a lungo la sfida contro Oklahoma e vince 122-116: merito dei 29 punti, 15 rimbalzi e 7 assist di Malcolm Brogdon. Infine, Sacramento piega 128-125 Minnesota: 30 punti per Fox.

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