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BASKET

Nba: LeBron batte Gallinari, a Milwaukee il big match di Brooklyn

Non sono sufficienti i 13 punti per l’azzurro affinché Atlanta superi i Lakers, Chicago allunga in vetta a Est

08 Gen 2022 - 09:03

I 32 punti LeBron James trascinano i Lakers alla quarta vittoria consecutiva: superata Atlanta, a cui non bastano i 13 di Danilo Gallinari. Milwaukee domina il big match a Brooklyn con i 31 di Giannis Antetokounmpo e aggancia i Nets al secondo posto a Est. Allunga così in vetta Chicago, giunta alla nona vittoria consecutiva. La tripla doppia di Fred VanVleet ferma la marcia di Utah. Embiid e Jokic dominano nei successi di Philadelphia e Denver.

LOS ANGELES LAKERS-ATLANTA HAWKS 134-118
Quarta vittoria consecutiva per i Lakers contro un’Atlanta che viene sconfitta in cinque delle ultime sette gare disputate. I gialloviola fanno gara di testa dall’inizio alla fine, entrando nell’ultimo quarto con 19 punti di vantaggio e chiudendo i conti con due schiacciate tonanti di LeBron James e Malik Monk negli ultimi minuti. Proprio i due sono i migliori realizzatori dei padroni di casa. Il Re mette assieme l’ennesima prestazione impressionante di quest’ultimo mese: 32 punti, 8 rimbalzi, 9 assist, 4 recuperi e 3 stoppate con 13/24 al tiro. Il secondo ne segna 29. Gli Hawks non riescono a tenere testa ai Lakers pur trovando 25 punti, 9 rimbalzi e 14 assist da Trae Young e 21 da Collins. Neanche i 13 punti dalla panchina di Danilo Gallinari servono per evitare il terzo ko in questa trasferta da sei partite.

BROOKLYN NETS-MILWAUKEE BUCKS 109-121
Brooklyn conferma le proprie difficoltà contro le squadre di pari livello venendo battuta nettamente in casa anche da Milwaukee, per la quinta sconfitta di fila tra le mura amiche. I Nets non mettono mai la testa avanti in tutta la partita nonostante i 29 punti di Kevin Durant e i 16 con 9 rimbalzi e 7 assist di James Harden, tirando solamente 6/27 dalla lunga distanza di squadra. Il ritorno di Giannis Antetokounmpo, al contrario, cancella i problemi dei Bucks. Il due volte MVP è il leader di un quintetto tutto in doppia cifra chiudendo con 31 punti, 7 rimbalzi e 9 assist, seguito dai 25 di Bobby Portis (20 nel primo tempo) e i 20 di Khris Middleton (15 nel terzo quarto, nel quale i Bucks hanno toccato il +24). Con questo successo Milwaukee aggancia proprio Brooklyn al secondo posto a Est.

CHICAGO BULLS-WASHINGTON WIZARDS 130-122
Al primo posto della Eastern Conference continua invece ad allungare Chicago, che a Washington conquista la nona vittoria consecutiva: la striscia più lunga degli ultimi 11 anni. Stavolta DeMar DeRozan trova una serata storta chiudendo con 15 punti e 5/16 al tiro, ma ci pensano comunque i 27 di Zach LaVine, i 21 di Coby White e i 18 a testa di Lonzo Ball (6/11 da tre) e di Ayo Dosunmu, oltre alla doppia doppia da 16+14 di Nikola Vucevic, a contribuire al successo. Terza sconfitta nelle ultime quattro per gli Wizards, a cui non bastano i 26 punti di Bradley Beal, i 21+11 di Kyle Kuzma e i 18 di Spencer Dinwiddie. A chiudere il quintetto tutto in doppia cifra degli Wizards ci sono i 14 a testa di Kentavious Caldwell-Pope e di Daniel Gafford.

TORONTO RAPTORS-UTAH JAZZ 122-108
Toronto interrompe la striscia di dieci successi consecutivi di Utah in trasferta approfittando delle tante assenze tra gli avversari. Ai Jazz mancavano infatti 8 membri della rotazione a partire dalle stelle Gobert, Mitchell e Conley, ma nonostante questo erano riusciti a toccare il +17 in un primo quarto da 40-25, guidati dai 29 punti di Eric Paschall e i 26 di Elijah Hughes. Sopra di 13 all’intervallo, gli ospiti sono stati però sommersi nella ripresa dai 37 punti, 10 rimbalzi e 10 assist di Fred VanVleet, per la sua prima tripla doppia della carriera dopo un suo terzo quarto perfetto. Insieme a lui ci sono i 22 punti di OG Anunoby e i 17 di Pascal Siakam. Si tratta della quinta vittoria di fila per i canadesi, risaliti al settimo posto a Est.

PHILADELPHIA 76ERS-SAN ANTONIO SPURS 119-100
Sono invece sei i successi consecutivi di Philadelphia, che supera San Antonio senza mai andare sotto nel punteggio. I Sixers erano privi di sei giocatori di rotazione (di cui 4 dei primi 7 realizzatori di squadra) per via del protocollo e non riescono a evitare il quinto ko nelle ultime sei partite nonostante i 27 punti di Dejounte Murray. Difficile comunque sarebbe stato fermare lo strepitoso Joel Embiid di questo scorcio di stagione: i suoi 31 punti con 12 rimbalzi e 7 assist tirando 10/23 dal campo e 11/15 ai liberi raccontano solo in minima parte il dominio esercitato dal camerunense, mai sotto quota 31 nella striscia dei Sixers. Ad accompagnarlo ci sono i 23 punti a testa di Tobias Harris e Seth Curry, per una squadra risalita fino alla quinta posizione a Est.

DENVER NUGGETS-SACRAMENTO KINGS 121-111
Denver ferma la propria striscia di due sconfitte consecutive vincendo in casa contro Sacramento, trovando un parziale di 16-4 già nel primo quarto per mettere subito in chiaro la partita. Dopo aver concesso il rientro a -5 ai Kings, infatti, i Nuggets toccano di nuovo il +20 nel secondo quarto, decidendo poi la sfida con un 17-5 nel periodo finale che rende inutili i 30 punti di De’Aaron Fox. Per Sacramento è la terza sconfitta di fila, nonché la quarta nelle ultime cinque. Sono invece sette le gare consecutive in cui Nikola Jokic segna almeno 20 punti, chiudendo la partita con 33 e 10 rimbalzi con 13/20 al tiro e 7 assist. Si aggiungono poi i 18 punti di Jeff Green e i 13 a testa di JaMychal Green, Monte Morris e Bones Hyland dalla panchina.

HOUSTON ROCKETS-DALLAS MAVERICKS 106-130
Vittoria perentoria di Dallas che scappa sul +20 già nel primo quarto (43-23), nonostante le assenze di Doncic, Porzingis e di coach Jason Kidd, entrato nel protocollo Covid. Da lì indirizza decisamente a proprio favore le sorti del match. Houston prova a reagire, ma non abbastanza per colmare l’enorme solco scavato dai Mavs, che si aggiudicano la sfida con 24 punti di vantaggio. A guidare gli ospiti è Tim Hardaway Jr, con 19 punti e 7 assist in uscita dalla panchina e un ottimo 5/10 dall’arco, insieme alla doppia doppia da 15 punti e 10 assist per Jalen Brunson. Inutili per i Rockets i 20 di Christian Wood e i 15 a testa di Jae’Sean Tate e Garrison Mathews.

OKLAHOMA CITY THUNDER-MINNESOTA TIMBERWOLVES 105-135
Terzo successo consecutivo per Minnesota che, dopo un primo quarto di apparente equilibrio, allunga nel secondo quarto (vinto 41-29) e da lì controlla sempre la partita. I Thunder rimangono al palo e non riescono a ribaltare l’inerzia del match. Grande protagonista D’Angelo Russell, autore di 27 punti e 12 assist e quasi infallibile dal campo con 11/12 al tiro (4/5 da tre). Anthony Edwards ne aggiunge 24, mentre Jarred Vanderbilt (secondo dei due giocatori dei Timberowolves a chiudere con una doppia doppia) domina sotto i tabelloni con 16 rimbalzi. Il migliore di OKC è Dort con 18 punti; 13 di Aaron Wiggins.

PORTLAND TRAIL BLAZERS-CLEVELAND CAVALIERS 101-114
A inizio gennaio Cleveland ha già pareggiato le vittorie conquistate in tutta la passata stagione, trovando il 22° successo sul campo di Portland, dove non vinceva dal 2013. Il protagonista di serata è Darius Garland, il quale guida i suoi con 26 punti insieme ai 18 di Evan Mobley e ai 13 di Jarrett Allen, mentre dalla panchina Rajon Rondo chiude con 11 punti al suo debutto con la nuova maglia. Ai Blazers, orfani di Damian Lillard e di CJ McCollum, non bastano i 19 di Norman Powell per evitare il sesto ko nelle ultime sette partite. Doppia doppia di Jusuf Nurkic (14 punti e 12 rimbalzi).

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