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Nba: impresa dei Bulls contro i 76ers, ko Dallas e i Kings  

Chicago realizza la vittoria della notte, sconfiggendo Embiid e compagni dopo due overtime. 12 punti per Fontecchio, Utah batte Sacramento. Vittorie per Memphis e Golden State

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Nba: impresa dei Bulls contro i 76ers, ko Dallas e i Kings<br />
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© Getty Images

L'impresa della notte Nba arriva dai Chicago Bulls, che regolano dopo due overtime i Philadelphia 76ers col punteggio di 109-105, resistendo ai 37 punti di Embiid. Volano i Memphis Grizzlies, che sconfiggono Dallas (112-108) e consolidano il secondo posto a Ovest: i Sacramento Kings vengono infatti sconfitti a Utah (128-120), 12 punti per Fontecchio. Golden State torna a vincere in trasferta, battendo Houston, successi per Minnesota e Charlotte.

MEMPHIS GRIZZLIES-DALLAS MAVERICKS 112-108
Prosegue la marcia dei Memphis Grizzlies che, in quella che potrebbe essere l'ultima partita senza Ja Morant (la squalifica è terminata stanotte), sconfiggono in rimonta i Dallas Mavericks col punteggio di 112-108. Implacabile l'ultimo quarto dei Grizzlies, che rimontano tredici punti di svantaggio col parziale di 29-12, non lasciando scampo agli avversari. Decisivo Jaren Jackson Jr., che mette a referto 28 punti (10/16 dal campo) in soli 23 minuti di gioco, venendo ben supportato da Aldama (22), Bane (17) e Jones (16) in un'ottima prova di squadra. Ai Dallas Mavericks, tuttora privi di Doncic, non bastano i 28 punti di Kyrie Irving, che ha in Wood e Hardaway (20) i suoi scudieri. La panchina fa la differenza e Memphis vince, consolidando il secondo posto a Ovest con uno score di 44 vittorie e 27 ko. Restano settimi i Mavs (36-36).

PHILADELPHIA 76ERS-CHICAGO BULLS 105-109
L'impresa della notte arriva da Philadelphia, dove i Bulls interrompono la serie di otto vittorie consecutive dei padroni di casa e il loro score negativo contro Joel Embiid (12 ko di fila). Partita vibrante, quella del Wells Fargo Center, con Chicago a rimontare e chiudere i tempi regolamentari sul 91-91: servono due overtime per risolvere la sfida, con la vittoria dei Bulls per 109-105. Il terzetto di stelle degli ospiti gira alla perfezione: 26 punti per LaVine, 25 per DeRozan, 21 per Vucevic con 12 rimbalzi. Una prestazione che cancella i 37 punti (16 rimbalzi) di Joel Embiid, out per il numero dei falli nel supplementare decisivo e ben supportato da Maxey (22) e Melton (19), ma non da James Harden. Mancano terribilmente le realizzazioni dell'ex Okc, che mette a referto solo cinque punti in 47' sul campo (più 12 assist), soffrendo per un problema al piede. Cadono così i Sixers, che restano terzi a Est (48-23), a una sola vittoria dai Celtics. Bulls decimi nell'Eastern Conference e in zona play-in, con 34 vittorie e 37 ko.

UTAH JAZZ-SACRAMENTO KINGS 128-120
Vittoria preziosa per gli Utah Jazz, che mantengono vivi i propri sogni di post-season sconfiggendo i Sacramento Kings, terza forza della Western Conference. Il primo quarto dei padroni di casa è strepitoso, con un 40-19 che sembra indirizzare la partita. Sembra, ma non è così, perchè al termine del terzo quarto la situazione è di perfetta parità col punteggio di 95-95. Nell'ultimo e decisivo periodo, ecco lo scatto vincente dei Jazz, che sconfiggono i Kings senza Markkanen e Clarkson. Il miglior realizzatore è Ochai Agbaji, con un career-high di 27 punti, mentre Olynyk sfiora la tripla doppia (19 punti, 10 rimbalzi, 8 assist) e Simone Fontecchio è incisivo: 12 punti e 4/10 dall'arco per l'azzurro, che mette a referto anche tre assist e un rimbalzo in 33' sul campo. Ai Kings non bastano i 37 punti di De'Aaron Fox e i 22 di Keegan Murray, con un Sabonis in tono minore che chiude a quota 11, con 12 rimbalzi e 9 assist. Sorridono dunque gli Utah Jazz, sempre decimi a Ovest con 35 vittorie e 36 ko, mentre i Kings restano terzi (43-28).

HOUSTON ROCKETS-GOLDEN STATE WARRIORS 108-121
Serve il confronto con Houston, a Golden State, per tornare alla vittoria in trasferta dopo undici sconfitte esterne consecutive fuori da San Francisco. La sfida all'ultima della Western Conference è tutt'altro che semplice, visto che Houston si mantiene a lungo a distanza di sicurezza, prima di cedere nell'ultimo quarto. Quintetto tutto in doppia cifra per i Rockets, coi 21 punti (e 12 rimbalzi) di Eason e i 20 di Jalen Green, mentre per i Warriors sono sempre decisivi gli Splash Brothers. Steph Curry chiude a quota 30 punti, con 7 rimbalzi e 5 assist, mettendo a referto cinque triple. Klay Thompson, invece, si ferma a quota 29, con Kuminga (17) terzo realizzatore della squadra. Golden State difende così il sesto posto nella Western Conference (37-36), con un lieve vantaggio sui Dallas Mavericks, che sfiderà tra 48 ore. Houston, di contro, è sempre ultimissima con 18 vittorie e 54 ko.

NEW YORK KNICKS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 134-140
Una grande prestazione offensiva non basta ai New York Knicks, che vanno ko contro i Minnesota Timberwolves in una partita dal punteggio altissimo. Gli ospiti, dopo il +9 di metà gara (79-70), si fanno riavvicinare dagli avversari e rischiano grosso, prima dello scatto nell'ultimo quarto. Il protagonista a sorpresa della sfida è Taurean Prince, con una notte da sogno che lo vede realizzare otto triple su otto tentate e chiudere con 35 punti. Sono ben sette i giocatori in doppia cifra per i T'Wolves, che hanno in Conley (24 punti e 11 rimbalzi) il loro secondo miglior realizzatore e vincono con merito, segnando 140 punti. Una fase difensiva rivedibile, invece, condanna i Knicks, nonostante la prestazione-monstre di Julius Randle: 57 punti e il nuovo record personale per l'All-Star newyorkese, ma anche un errore decisivo in difesa su Prince. La sua super-partita e i 23 punti di Brunson non bastano però per evitare il ko ai Knicks, quinti nell'Eastern Conference con 42 vittorie e 31 ko. Minnesota, invece, resta ottava a Ovest (36-37).

CHARLOTTE HORNETS-INDIANA PACERS 115-109
Nella sfida dal minor fascino della notte, arriva la super-rimonta degli Charlotte Hornets, che erano sotto di 21 lunghezze nel primo quarto. Come una formichina, la formazione presieduta da Michael Jordan rosicchia punto dopo punto il vantaggio dei Pacers, fino a superarli nell'ultimo e decisivo quarto. Il trascinatore è Kelly Oubre, con 28 punti, seguito da Rozier (23) ed Hayward (20). Una prestazione di squadra che dà una bella mazzata ai sogni di Indiana, ora più lontana dalla post-season col 12° posto a Ovest e uno score di 32 vittorie e 40 ko. Ai Pacers non bastano i 20 punti a testa per Hield e Turner, con Mathurin a quota 18: i play-in distano due vittorie e mezzo. Per Charlotte, invece, il penultimo posto nell'Eastern Conference è praticamente certo (23-50 il suo score).

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