NBA

Nba, Harden fa canestro, ma gli arbitri non vedono. Rockets-Spurs sub-judice

Houston perde dopo due overtime, ma tutto è ancora da decidere. Ok Lakers, Clippers e Mavericks

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James Harden fa canestro, ma gli arbitri non vedono e i Rockets perdono contro gli Spurs. Incredibile quello che è successo nella notte Nba e ora la vittoria di San Antonio (135-133 dopo due overtime) è sub-judice. Ora la lega potrebbe decidere di far rigiocare gli ultimi 7:50 o contare il canestro e far vincere i texani. Per Nicolò Melli sette punti nel k.o. dei Pelicans a Dallas: 117-98 e 33 punti di Luka Doncic. Bene i Lakers (105-96 a Denver con 25 punti di LeBron James) e i Clippers (117-97 contro Portland), Miami sbanca Toronto con un overtime sontuoso di Jimmy Butler.

DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 96-105
I Lakers tornano a correre e lo fanno in Colorado, sul campo difficile dei Denver Nuggets. Per LeBron James e Anthony Davis arrivano 25 punti a testa: l'ex Pelicans, malgrado sia debilitato dall'influenza, realizza 13 punti nel solo terzo quarto. È il meglio che ha da offrire la Western Conference, e lo scontro non delude le attese: i Lakers tentano più volte di scappare, Denver resiste come può e rimonta dal -10 fino al -1 degli ultimi 2:23. Ci pensa poi la difesa losangelina a piazzare la nona zampata fuori casa, per un record stagionale che si aggiorna a 18-3. Denver (13-5) paga il 40.7% al tiro che la costringe alla seconda partita consecutiva con meno di 100 punti realizzati, e un'inferiorità schiacciante a rimbalzo (66-42 per i Lakers). Gli unici a superare i 20 punti sono Jamal Murray (22) e Paul Millsap (21), mentre Nikola Jokic si ferma a 13.

SAN ANTONIO SPURS-HOUSTON ROCKETS 135-133 OT
Spettacolo all'AT&T Center nello scontro tutto texano tra San Antonio (8-14) e Houston. Una partita durata 58 minuti per via dei due tempi supplementari, e che probabilmente durerà ancora a lungo. James Harden realizza 50 punti: due glieli negano gli arbitri: il Barba schiaccia così forte che il pallone entra completamente, poi rimbalza fuori per la violenza dell'azione. Gli arbitri pensano che il pallone sia rimbalzato fuori dalla retina: sarebbe interferenza offensiva, ma così non è, come ammettono i giudici di gara avendo rivisto le immagini negli spogliatoi, a partita finita. I due punti tolti a Houston fanno imbestialire Harden e coach D'Antoni, mentre San Antonio trova in Lonnie Walker IV (28 punti) l'artefice di una splendida rimonta fino al 115-115 che chiude i 48 minuti. Popovich nei due supplementari ringrazia la difesa di Jakob Poeltl e riesce a limitare un Harden perfetto ai liberi (24/24) ma che balbetta dal campo (11/38). Non fa meglio Russell Westbrook, autore di 19 punti prendendosi 30 tiri e realizzandone solo sette. Bene invece Clint Capela, perfetto al tiro (9/9) e autore di 22 punti e 21 rimbalzi. Per Marco Belinelli 58 minuti passati interamente in panchina. Ma sono numeri che potrebbero essere cancellati: Houston, vista anche la sconfitta, potrebbe chiedere di rigiocare gli ultimi sette minuti e 50 secondi.

TORONTO RAPTORS-MIAMI HEAT 110-121 OT
Prima sconfitta casalinga per i campioni in carica: nonostante il ritorno di Kyle Lowry, i 23 punti di Norman Powell, i 19 di Fred VanVleet e la doppia doppia di Pascal Siakam (15+12), Toronto cede il passo a dei Miami Heat che ottengono un altro scalpo prestigioso, dopo aver sconfitto Bucks e Rockets a inizio stagione. Il merito va anzitutto a Jimmy Butler, autore di una tripla doppia da 22 punti, 13 rimbalzi e 12 assist e di una prestazione sontuosa nell'overtime, in cui realizza otto punti consecutivi in 55 secondi che danno agli Heat (15-5) un successo già accarezzato negli ultimi due minuti dei tempi regolamentari, quando hanno sprecato un +7. E ora Miami farà visita a Boston: anche i Celtics non hanno mai perso in casa...

LOS ANGELES CLIPPERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 117-97
I Clippers hanno una panchina talmente profonda che, se in serata, può addirittura superare i titolari a livello di punti messi a referto: succede nella sfida contro Portland (8-13). Dalla panchina infatti arrivano 66 punti contro i 51 del quintetto iniziale. Merito dei 26 di Montrezl Harrell, miglior marcatore della serata, ma anche dei 19 di Patrick Patterson e dei 25 di Paul George, entrambi caldissimi dai tre punti (11 su 14 in due). I Clippers possono così permettersi di aspettare serate offensivamente migliori per Kawhi Leonard (11 punti con un 3/15 al tiro). La gara si capovolge all'intervallo: fino al 24' Portland tira con il 52%, nel terzo quarto la percentuale crolla al 27%, con CJ McCollum e Damian Lillard limitati a sette punti complessivi. Facile per la squadra di Doc Rivers volare verso la vittoria numero 13 in casa, per un record di 16-6. In casa Portland, 20 punti per McCollum, 18 per Hassan Whiteside, 16 per Lillard (ma con un 5/15 al tiro), nove per Carmelo Anthony.

NEW ORLEANS PELICANS-DALLAS MAVERICKS 97-118
I punti stavolta sono 33 per Luka Doncic, ma a impressionare è anche come lo sloveno li bilanci, quasi come se a un certo punto della gara voglia far sul serio, e allora non ce n'è per nessuno. Dopo un primo tempo equilibrato, l'ex stella del Real Madrid segna in nove minuti 15 punti sui 25 totali di Dallas (14-6) nel terzo quarto, regalando a coach Carlisle un 84-75 con cui aprire un ultimo periodo dominato. Doncic aggiunge 18 rimbalzi alla sua ennesima grande prestazione, anche perché sono numeri ottenuti in soli 28 minuti di presenza sul parquet. Sesto k.o. consecutivo per New Orleans (6-15) malgrado i 24 punti di Brandon Ingram, i 18 di Jrue Holiday e un +11 buttato al vento nel secondo quarto. Nicolò Melli mette a referto sette punti, otto rimbalzi e due assist in 22 minuti.

WASHINGTON WIZARDS-ORLANDO MAGIC 120-127
Il career-high di Markelle Fultz (20 punti) e soprattutto i 31 di Evan Fournier e un ultimo quarto da urlo di D.J. Augustin (16 punti su 24) permettono ai Magic di espugnare la Capital One Arena di Washington nonostante la solita prestazione maiuscola di Bradley Beal, autore di 42 punti, i 21 di Davis Bertans e il season-high (20) di Isaiah Thomas. I Wizards, che si confermano la peggiore squadra della Nba in quanto a efficienza difensiva, inseguono di 14 all'intervallo ma riescono a portarsi avanti (75-74) grazie a un break di 21-6. La risposta di Orlando è veemente: cinque punti di fila di Michael Carter-Williams danno il +10 (94-84), mentre Augustin inizia il suo show e porta i Magic (9-11) sul 104-88 a inizio ultimo quarto. Inutile il tentativo di rimonta finale dei Wizards (6-13).

CLEVELAND CAVALIERS-DETROIT PISTONS 94-127
Altra vittoria convincente per Detroit (8-13): dopo il +34 rifilato a San Antonio ecco un 33 senza appello a Cleveland. Cavs (5-15) dominati in lungo e in largo e messi fuorigioco a partire dal secondo quarto, anche perché i Pistons tirano con il 54% e da tre ne mettono 18 su 35. Merito anche della serata calda di Blake Griffin, autore di 24 punti in altrettanti minuti (8/13 dal campo, 6/7 dalla lunga distanza) e del solito Andre Drummond da 17 punti e 14 rimbalzi. Per Cleveland il migliore della serata è Collin Sexton (22 punti).

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