NBA

Nba: Gallinari ferma Doncić e i Mavericks cedono ai Thunder. Vittoria Spurs, solo tre punti per Belinelli  

Il Gallo torna in campo, segna 20 punti e ruba un pallone decisivo nel finale. San Antonio supera in casa Golden State

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Venti punti per Gallinari e 35 per Doncić nella vittoria di Oklahoma City contro Dallas (106-101). San Antonio ferma in casa Golden State 117-113, solo tre punti in 12 minuti per Belinelli. Harden e Leonard trascinano Clippers (105-87 sul campo dei Kings) e Rockets (130-104 nella trasferta di Denver). Kemba Walker torna da ex a Charlotte e i Celtics passano sul campo degli Hornets 109-92. Vincono in casa Indiana e Toronto.

CHARLOTTE HORNETS-BOSTON CELTICS 92-109

Gli Hornets (13-23) ospitano i Celtics (23-8) dell’ex Kemba Walker che si prendono la sesta vittoria nelle ultime sette. Entrambe le squadre sono reduci da una sconfitta, per gli Hornets i risultati negativi però si accumulano poiché questa è stata la loro sesta sconfitta consecutiva. Dopo un match in equilibrio per tre quarti di gioco i Celtics hanno preso il volo nel quarto quarto guidati dai 24 punti di Jayson Tatum, dai 22 di Walker e dai 21 di Gordon Hayward. Dopo le lacrime davanti al video celebrativo della sua prima partita in maglia Celtics contro gli Hornets stavolta Walker non si è fatto condizionare dall’emozione davanti alla folla che per anni ha tifato per lui e ha guidato i biancoverdi con la consueta leadership. 13 punti, 13 rimbalzi e un massimo di carriera di sei stoppate per il turco Enes Kanter, per i padroni di casa prove positive per il top scorer dei suoi P.J. Washington e per un Miles Bridges da 14 punti e 10 rimbalzi.

INDIANA PACERS-PHILADELPHIA 76ERS 115-97

Alla Bankers Life Fieldhouse arrivano i Philadelphia 76ers (23-13) che crollano contro i Pacers (22-12) facendosi superare al quinto posto nella classifica della Eastern Conference, decisivo il 38-16 del secondo quarto. Entrambe le squadre arrivano da due sconfitte consecutive ma il risultato finale smentisce gli ultimi tre precedenti tra le due squadre che avevano sempre visto vincitori i Sixers. Per i padroni di casa rientro da zero punti in otto minuti per l’ex Bucks Malcolm Brogdon che si deve ancora riprendere completamente dall’ultimo infortunio, prestazione molto positiva invece per Domantas Sabonis che mette a referto 23 punti e 10 rimbalzi. Per gli ospiti i migliori sono Josh Richardson, 20 punti, e Ben Simmons che sebbene rischiasse la panchina per gli strascichi di un infortunio segna 18 punti con 10 rimbalzi.

SACRAMENTO KINGS-LOS ANGELES CLIPPERS 87-105

Ottava sconfitta consecutiva per i Kings (12-22) che si devono arrendere ai Clippers (24-11) trascinati dai 24 punti di Kawhi Leonard e dai 21 punti di Paul George che ci aggiunge 11 rimbalzi e 9 assist, entrambi massimo in stagione e tripla doppia sfiorata. Con questa vittoria la squadra di Doc Rivers ritrova la continuità perduta dopo aver collezionato quattro sconfitte nelle ultime sette partite. I Clippers non sentono la mancanza dell’ancora difensiva Patrick Beverley fuori per un infortunio al polso e mettono le cose in chiaro già nel secondo quarto con un 29-17 che lascia poche speranze ai padroni di casa. Ai Kings non bastano una buona partenza che aveva messo in apprensione gli ospiti, la prestazione concreta di Richaun Holmes con 22 punti e 10 rimbalzi e un Buddy Hield da 20 punti. Quattordicesima vittoria consecutiva dei Clippers contro Sacramento, è dal 2013 che i Kings non riescono a strappare una vittoria alla squadra di Los Angeles.

TORONTO RAPTORS-CLEVELAND CAVALIERS 117-97

I Raptors (23-11) ancora privi di Pascal Siakam ricevono una squadra che stava dando segnali di ripresa, i Cavaliers (10-23), che dopo la sconfitta del 16 dicembre proprio a Toronto avevano messo insieme un record confortante di quattro vittorie e una sola sconfitta. I padroni di casa però non fanno sconti e grazie a un secondo quarto da 32-18 accumulano un distacco impossibile da colmare per gli avversari. Decisivi per i padroni di casa Kyle Lowry con 24 punti (per lui 20 o più punti in otto delle ultime nove partite) e un sorprendente Terence Davis che ne mette a referto 19, massimo in carriera. Sotto canestro fa sentire la sua esperienza Serge Ibaka, 20 punti e dieci rimbalzi per il veterano. Quarta vittoria nelle ultime sette per i canadesi che si rialzano dopo la sconfitta maturata nel finale contro Oklahoma City. Per i Cavaliers ritorno in quintetto per Kevin Love, dieci punti e 11 rimbalzi, ma il migliore degli ospiti è Collin Sexton, 22 punti.

DENVER NUGGETS-HOUSTON ROCKETS 104-130

Al Pepsi Center il 2019 si chiude con la sfida di alta classifica nella Western Conference tra i Nuggets (23-10) reduci da nove vittorie nelle ultime dieci partite e i Rockets (23-11) del candidato al titolo di MVP James Harden che guida i suoi con 35 punti. Dopo la prima assenza della stagione nel match perso dai Rockets con i Pelicans il miglior realizzatore della Lega dimostra di aver già smaltito l’infortunio a un dito del piede e scende in campo insieme ai rientranti Clint Capela e Russell Westbrook (28 punti). La vittoria degli ospiti arriva grazie al parziale di 19-3 all’inizio del quarto quarto, quando i Rockets si trovano sopra di 17 Harden chiude definitivamente la sfida con cinque punti di fila. Per i Nuggets il migliore è Nikola Jokić con 21 punti, ma in difesa gli uomini di Michael Malone non ripetono la straordinaria prova del 20 novembre in cui Harden era stato limitato a 16 tiri con otto palle perse.

SAN ANTONIO SPURS-GOLDEN STATE WARRIORS 117-113

Gli Spurs (14-18) di un DeMar DeRozan da 24 punti la spuntano in overtime contro gli Warriors (9-26) che avevano vinto quattro degli ultimi cinque match disputati, in particolare quello di Natale contro i Rockets. Opaca la prova di Marco Belinelli, tre punti e un assist in 12 minuti. Tra gli uomini di Gregg Popovich da segnalare la prestazione di Dejounte Murray, che segna sette dei suoi 15 punti nel supplementare per l’ottava vittoria Spurs nelle ultime 13 gare. La vittoria però non basta ai texani per finire l’anno sopra il 50% di vittorie, cosa che non accadeva dal 1996. Per Golden State si sono fatte sentire le assenze di D’Angelo Russell e Willy Cauley-Stein, non sono bastati a Steve Kerr un Alec Burks da 28 punti e un Glenn Robinson III da 25 (15 nel primo quarto), mentre Draymond Green ha sfiorato la tripla doppia mettendo a referto dieci punti, dieci rimbalzi e nove assist in 36 minuti sul parquet.

OKLAHOMA CITY THUNDER-DALLAS MAVERICKS 106-101

Dopo la netta sconfitta contro i Lakers i Mavericks (21-11) arrivano alla Chesapeake Energy Arena dove perdono ancora contro i Thunder (17-15) che trovano la terza vittoria consecutiva, la settima nelle ultime otto partite. I padroni di casa, guidati dalle ottime prestazioni di Danilo Gallinari e Dennis Schroeder con 20 punti a testa, nel finale si affidano a Chris Paul che mette a segno 13 dei suoi 17 punti nell’ultimo quarto e con 40 secondi sul cronometro infila nella retina il pallone decisivo. Nei tre minuti finali i Thunder sono stati in grado di annullare un distacco di sette punti, ritrovandosi così tre partite sopra il 50% di vittorie per la prima volta in stagione. Ottima la prestazione di Paul che oltre ai punti colleziona anche otto rimbalzi e sette assist, per i Mavericks protagonista Luka Doncić con 35 punti, dieci rimbalzi e sette assist. Dallas però sbaglia le triple del pareggio in un finale concitato proprio con lo sloveno e Maxi Kleber. Da segnalare il pallone rubato da Gallinari a Doncić nel finale, giocata decisiva per l’italiano che tornava in campo dopo quattro partite di assenza per i guai alla caviglia sinistra.

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