NBA

Nba: crisi nera per Milwaukee, i Celtics vincono col brivido

Boston spreca un maxi-vantaggio e rischia grosso contro i Kings, vincendo 101-100. Senza Giannis, i Bucks affondano contro i Raptors. Ko anche Minnesota e Oklahoma

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Nba: crisi nera per Milwaukee, i Celtics vincono col brivido - foto 1
© Getty Images

Il ko di Denver di ieri notte rappresentava un'occasione, che non viene sfruttata né dai Minnesota Timberwolves, né dagli Oklahoma City Thunder. I primi vanno ko a Phoenix (97-87), i secondi vengono sconfitti dagli Indiana Pacers senza Shai Gilgeous-Alexander. Crisi per i Milwaukee Bucks, che vengono sconfitti anche da Toronto. Boston vince col brivido: 101-100 ai Kings, che sfiorano la rimonta. Dallas batte Golden State, ko per i Knicks e i Magic. 

BOSTON CELTICS-SACRAMENTO KINGS 101-100
La 13a vittoria nelle ultime quindici per i Boston Celtics arriva col brivido, rischiando di gettare via tutto in un ultimo quarto giocato senza i titolarissimi. Joe Mazzulla sa di poter osare per il +19 dei suoi sui Kings, ma viene tradito dalle sue seconde linee: i padroni di casa si fanno rimontare 19 punti, vanno sotto a 27" dal termine e la ribaltano a sette secondi dalla fine. L'uomo decisivo è Xavier Tillman per il 101-100 dei leader incontrastati dell'Eastern Conference (61-16), ma c'è spazio per un altro brivido: Fox, Murray ed Edwards (gli ultimi due in tap-in) sbagliano in sequenza il canestro della vittoria di Sacramento. Il top-scorer per i Celtics è Payton Pritchard con 21 punti, precedendo Porzingis (20+11 rimbalzi) e Tatum (17). Il volto della rimonta dei Kings, invece, pè quello di De'Aaron Fox: 40 punti con 16/29 al tiro per lui, che precede l'ennesima doppia doppia di Sabonis: 16 punti e 16 assist. I Kings vengono così raggiunti all'ottavo posto dai Lakers (44-33) a Ovest, mantenendo la posizione per gli scontri diretti. 

INDIANA PACERS-OKLAHOMA CITY THUNDER 126-112
Indiana sembra tornata quella d'inizio stagione e vince la nona partita nelle ultime quattordici, approfittando delle assenze di Shai-Gilgeous Alexander e Jalen Williams. Il terzo ko consecutivo degli Oklahoma City Thunder, scivolati dal primo al terzo posto nella Western Conference (52-25), matura con uno scatto nel secondo quarto e un margine in doppia cifra che persiste fino al 126-112 conclusivo. Il top-scorer degli ospiti è Lu Dort con 22 punti, precedendo Kenrich Williams (18) e Holmgren (15), con la tripla doppia sfiorata da Giddey: 14 punti, 9 rimbalzi e 12 assist. Numeri che non bastano per compensare l'assenza della stella di Okc, mentre i Pacers ritrovano quel brillante collettivo d'inizio stagione proprio a ridosso dei playoff, riportandosi nella top-6 a Est: sono sesti con uno score di 44-34. Siakam (21) il migliore davanti a Nesmith (17), ma chi fa la storia è Tyrese Haliburton: con gli 11 assist odierni, è il miglior assist-man in una singola stagione per Indiana, superando Mark Jackson (1997-98). 

PHOENIX SUNS-MINNESOTA TIMBERWOLVES 97-87
Brutto tonfo per i Minnesota Timberwolves, che non capitalizzano il ko di ieri dei Denver Nuggets per allungare in vetta alla Western Conference. Si riforma così un duo di testa, coi T'Wolves e Jokic a guidare con 53 vittorie e 24 sconfitte, dopo che i Suns vincono col punteggio di 97-87. Un risultato che nasce con un parziale fulminante da 15-0 e un successivo allungo fino al +23 nel corso del match. Solo nel finale gli ospiti si riprendono, ma è troppo tardi per raddrizzare i conti. Il top-scorer è Grayson Allen con 23 punti, precedendo i 22 di Kevin Durant in una squadra che porta tutto il quintetto in doppia cifra: doppia doppia per Booker (13+13 assist) e Nurkic (11+15 rimbalzi). Non bastano i 17 punti di Anthony Edwards, unica gioia offensiva, a una Minnesota lontanissima dal suo livello: impalpabili Reid (8) e Gobert (4). Esultano i Suns, che sono sesti a Ovest (46-31) e sognano l'accesso diretto ai playoff. 

MILWAUKEE BUCKS-TORONTO RAPTORS 111-117
La crisi è ufficialmente aperta per i Milwaukee Bucks, che avevano già perso contro i Wizards e i Grizzlies, ma peggiorano ulteriormente la loro situazione perdendo contro i Toronto Raptors. La squadra canadese, che non vinceva da un mese e mezzo, esce vittoriosa dalla trasferta a casa dei Bucks col punteggio di 117-111 e interrompe una striscia di 15 ko consecutivi. Senza Giannis Antetokounmpo, Damian Lillard prova a dare tutto per tenere a galla i suoi: 36 punti non bastano, così come non bastano i 21 di Khris Middleton e la doppia doppia di Bobby Portis (19+10). Merito del terzetto offensivo sfoderato dai Raptors contro la fragile difesa di Doc Rivers, che si spezza come un grissino. Gary Trent Jr. è il migliore con 31 punti, precedendo Barrett (26) e un Immanuel Quickley che sfiora la tripla doppia con 25 punti, 11 rimbalzi e 9 assist. I Raptors restano in 12a posizione (24-53), mentre i Bucks mantengono la loro seconda piazza a Est (47-30) e stasera potrebbero essere agganciati dai Cavs. 

DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 108-106
Manca Luka Doncic, ma i Dallas Mavericks riescono comunque ad uscire vittoriosi dalla sfida punto a punto contro i Golden State Warriors. Il merito è di PJ Washington, che segna il suo career high con la nuova maglia e firma anche il canestro della vittoria a 4.5 secondi dal termine. L'ex Hornets arriva a 32 punti, precedendo Kyrie Irving (26) e Tim Hardaway Jr (13). Sono quattro le vittorie dei Mavs senza lo sloveno, 13 nelle ultime 15 gare per portarsi fino al quinto posto della Western Conference (47-30). Non bastano i 28 punti di Steph Curry, che aveva pareggiato a 13 secondi dal termine, per salvare i Warriors: Golden State trova anche 16 punti da Klay Thompson e 14 da Payton e Podziemski, ma va ko. Si mantiene così la decima posizione dei pluricampioni Nba, con uno score di 42-35. 

LOS ANGELES CLIPPERS-UTAH JAZZ 131-102
Vittoria in scioltezza per i Los Angeles Clippers, che chiudono la sfida agli Utah Jazz nel primo quarto: si vola subito sul +25 e il vantaggio sfiora anche il +40 prima di metà gara, in un match senza storia che viene chiuso sul 131-102. La formazione di casa fa ruotare tutta la rosa e ne porta otto in doppia cifra, con tre giocatori a brillare: Mann (19), Powell (18) e Westbrook (17) sono i migliori, ma James Harden si prende la scena. L'ex Okc e Houston chiude in tripla doppia con 13 punti, 10 rimbalzi e 15 assist. Una prova da trascinatore che cancella ciò che resta di Utah, che trova solo i 17 punti di Horton-Tucker e conferma la demotivazione di una squadra già eliminata. Los Angeles resta quarta a Ovest (49-28), Jazz quartultimi con uno score di 29-48 e fuori da ogni traguardo. 

CHICAGO BULLS-NEW YORK KNICKS 108-100
Chicago allunga nel primo quarto, decolla nel secondo e riesce a difendersi nella ripresa, ottenendo la vittoria che vale la qualificazione aritmetica ai play-in: 108-100 sui New York Knicks, che restano quarti a Est in tandem con Orlando (45-32). Il successo nasce dal massimo in carriera di Jevonte Green, a lungo in G Leeague ed autore di 25 punti e 13 assist, precedendo Dosunmu (24) e un DeRozan da 20 punti e 10 assist. I Bulls mandano in doppia doppia anche Vucevic e Drummond, controllando a lungo le ostilità e vanificando la grande prova di Jalen Brunson. I suoi 35 punti e 11 assist non bastano a ribaltare una serataccia per i Knicks, col solo McBride (19) all'altezza e Josh Hart espulso per aver fermato lo scatenato Jevonte Green con un calcione. Sorridono i Bulls, che sono noni (37-40) e matematicamente alla post-season. 

HOUSTON ROCKETS-MIAMI HEAT 104-119
Prezioso successo esterno per i Miami Heat, che conquistano l'ottavo successo consecutivo contro gli Houston Rockets con un grande secondo tempo. La formazione di casa sfrutta i 22 punti di Jimmy Butler e la doppia doppia da 18 punti e 12 rimbalzi di Bam Adebayo, portando in doppia cifra anche Herro (17), Rozier (13) e Jaquez Jr. (12), ed esce vittoriosa dal duello coi Rockets. Secondo ko in back-to-back per Houston, che non riesce ad approfittare dei 21 punti di Jalen Green e dei 18 di Dillon Brooks, subendo un parziale di 20-5 che si rivela fatale nel quarto quarto. Houston resta così in 11a posizione a Ovest (38-39) e, con quattro vittorie di ritardo, è quasi out dai play-in. Miami invece sale al settimo posto a Est (43-34). 

CHARLOTTE HORNETS-ORLANDO MAGIC 124-115
La notte delle sconfitte sorprendenti colpisce anche gli Orlando Magic, che vengono travolti dagli Charlotte Hornets senza perdere il loro status di quarta forza dell'Eastern Conference (45-32). Il duello tra le due prossime stelle della Nba, Brandon Miller e Paolo Banchero, finisce in parità: 32 punti per entrambi, con l'allungo decisivo degli Hornets firmato proprio dalla loro giovane stella. Decisivo il supporting cast di Charlotte, con Miles Bridges a quota 23 davanti a Grant Williams (18) e Micic (14), mentre l'italoamericano trova supporto solo da Franz Wagner (22). Charlotte scappa via, vola sul +25 nel terzo periodo e contiene il rientro di Orlando, vincendo 124-115 e restando ugualmente in 13a posizione a Est (19-58). 

NEW ORLEANS PELICANS-SAN ANTONIO SPURS 109-111
In un finale di stagione che avrà pochissimi significati per loro, gli Spurs interrompono una striscia di sette sconfitte consecutive grazie a Victor Wembanyama. Il rookie francese aveva segnato solo due punti nel primo tempo, ma si ripete e stoppa Herb Jones, evitando il canestro decisivo per la vittoria dei Pelicans. Finisce 111-109 per San Antonio, che ha in Devonte Graham (ex di turno) il suo top-scorer con 20 punti. Wemby chiude a quota 17, con 12 rimbalzi e 9 assist, in una squadra che ne porta sette in doppia cifra. Per i Pelicans, privi di Zion Williamson e Ingram, non bastano i 31 punti di McCollum e i 26 di Valanciunas. Gli Spurs restano ultimi a Ovest (19-58), New Orleans è invece settima con uno score di 45-32

MEMPHIS GRIZZLIES-DETROIT PISTONS 108-90
La sfida tra due delle peggiori formazioni Nba viene vinta dagli sfortunati Memphis Grizzlies, che senza la pioggia d'infortuni probabilmente sarebbero in tutt'altre posizioni e sconfiggono 108-90 i Pistons. Tre vittorie consecutive per la formazione di casa, che porta sette degli otto giocatori a referto in doppia cifra: a guidarla, i 17 punti di Trey Jemison (con 13 rimbalzi) e Maozinha Pereira, con GG Jackson a quota 15. Nell'altra formazione, Jaden Ivey brilla con 31 punti, ma non bastano per evitare la sconfitta. Torna subito tra i "mortali" Malachi Flynn dopo la prova insensata contro Atlanta (50 punti dalla panchina): tre punti in 23', tutti coi liberi. I Pistons subiscono così l'ennesima sconfitta e sono ultimissimi a Est (13-64), Grizzlies sempre terzultimi a Ovest (27-50). Ma Utah è vicina (29-48). 

WASHINGTON WIZARDS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 102-108
I Washington Wizards non riescono a sconfiggere i Portland Trail Blazers e, anzi, affondano nelll'ultimo quarto subendo la sconfitta per 108-102 tra le mura amiche. Un ko che ha conseguenze pesanti, visto che viene eguagliando il record negativo della franchigia (63 ko) con cinque gare ancora da disputare. Ci sono tutte le possibilità di entrare nella storia dalla parte sbagliata per la formazione della Capitale, a cui non bastano i 22 punti (con 12 rimbalzi) di Avdija e i 20 di Poole. L'uomo decisivo è DeAndre Ayton, che chiude con 34 punti e 13 rimbalzi, precedendo Banton (21) e Scoot Henderson (19). Un trio che consegna il secondo successo di fila ai Blazers e consente a Portland di restare penultima a Ovest (21-56), tenendo a distanza gli Spurs. 

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