Nets e Bucks battuti da Portland e Charlotte, i Celtics stendono Indiana. Cade anche Utah, sorridono i Knicks e Cleveland
La notte Nba regala un altro ko a Brooklyn e Milwaukee: i Nets perdono 114-108 contro Portland nonostante i 28 punti di Durant e i 22 di Irving, mentre i Bucks perdono nuovamente contro Charlotte che si impone 103-99. Sorridono invece Boston e Cleveland, che battono rispettivamente Indiana (101-98 all'overtime) e Sacramento (109-108), mentre i Knicks stendono 111-96 gli Spurs e Detroit sorprende Utah (126-116). Philadelphia batte Houston 111-91.
PORTLAND TRAIL BLAZERS-BROOKLYN NETS 114-108
I 50 punti combinati di Kevin Durant (28 con 10 rimbalzi e 9/19 al tiro) e di Kyrie Irving (22) non bastano a Brooklyn, che torna a perdere dopo il successo all'overtime sugli Spurs, segno di un periodo non proprio esaltante per i Nets. Sorride invece Portland, che si conferma in zona play-in ad Est con la seconda vittoria di fila: un 114-108 che matura grazie soprattutto ad un super terzo periodo da 32-19, che ribalta il 36-22 del secondo e il -7 (62-55) dell'intervallo lungo. Ancora senza Lillard e McCollum, è Simons, in doppia doppia con 23 punti e 11 assist, a trascinare i Blazers, guidati da altri due giocatori oltre quota 20: Covington (21) e McLemore (20), con anche Nurkic (14) e Little (13) in doppia cifra. Brooklyn scivola a 25-14 di parziale e vede ora il suo secondo posto minacciato da Miami, che ha le stesse vittorie ma una sconfitta in più.
CHARLOTTE HORNETS-MILWAUKEE BUCKS 103-99
Seconda sconfitta di fila per Milwaukee a Charlotte, che si impone 103-99 dopo il 114-106 di due giorni prima. Un altro match in cui i 53 punti messi insieme da Khris Middleton (27 con 11 assist) e Giannis Antetokounmpo (26 con 13 rimbalzi) non bastano ai campioni in carica, che si riavvicinano nel finale, ma inutilmente, agli Hornets. A chiudere definitivamente la sfida, infatti, è un canestro di LaMelo Ball, che mette a referto 23 punti con 4/12 dall'arco, ma il miglior realizzatore di Charlotte è Rozier, che ne realizza 27 con 8/17 dal campo, 7 rimbalzi e 4 assist. Il suo contributo lo dà anche Bridges, in doppia doppia con 17 punti e 11 rimbalzi, in una partita in cui ai punti sono decisivi il 28-19 del primo quarto e il 36-26 del terzo, visto che all'intervallo lungo la squadra di Budenholzer è avanti di un punto (48-47). Quarto ko nelle ultime cinque partite per Milwaukee, potenzialmente ora dietro Philadelphia (26-17 contro il 23-16 dei Sixers). Terza gioia di fila per gli Hornets, ottavi con 22-19 di record.
BOSTON CELTICS-INDIANA PACERS 101-98
Servono i 5 minuti supplementari a Boston per avere ragione di Indiana al TD Garden: 101-98 dopo l'89-89 dei primi 48', nei quali i Pacers riescono a rimontare il -8 (68-60) di fine terzo quarto e costringono i Celtics ad un ulteriore sforzo per centrare il ventesimo successo in 41 partite, fondamentale per restare in zona play-in insieme ai Knicks. Merito dei 50 punti combinati di Jaylen Brown, in doppia doppia a quota 26 e 15 rimbalzi, e di Jayson Tatum, 24 con 12 rimbalzi e il canestro dell'89-89 che evita un clamoroso ko a Boston. Indiana, invece, non riesce ad imporsi nonostante metta a referto sei giocatori in doppia cifra: il più prolifico è Craig a quota 19, ma c'è da segnalare la tripla doppia di Domantas Sabonis, a quota 11 con ben 23 rimbalzi e 10 assist. Numeri, però, inutili: arriva il ventiseiesimo ko, l'ottavo nelle ultime dieci partite, per i Pacers, sempre terzultimi nella Eastern Conference.
DETROIT PISTONS-UTAH JAZZ 126-116
Il crollo collettivo delle big non risparmia neanche Utah, che cade 126-116 in casa di Detroit, che a sorpresa trova il nono successo stagionale. Una sfida nella quale a fare la differenza è la ripresa: i Jazz, avanti 61-48 all'intervallo lungo, incassano ben 78 punti nel secondo tempo a fronte di soli 55 realizzati, per una super rimonta dei Pistons firmata dai 58 punti equamente distribuiti tra Bey (10/14 al tiro e 5/7 dall'arco) e Cunningham, al suo massimo in carriera a quota 29 con 5/9 dal perimetro. Un gran contributo lo danno anche i canadesi Joseph (16) e Lyles (14), vanificando così i sei giocatori in doppia cifra di Utah, tra cui il top scorer Donovan Mitchell (31) e Whiteseide, unico del match in doppia doppia con 21 punti e 14 rimbalzi. Il vantaggio di Utah sul quarto posto ad Ovest di Memphis è ora di appena mezza partita, con i Jazz a 28-13 e i lanciatissimi Grizzlies, impegnati contro Golden State, a 28-14. Detroit, invece, si allontana dall'ultimo posto ad Est e si porta a 9-30 di record.
SACRAMENTO KINGS-CLEVELAND CAVALIERS 108-109
Cleveland rischia ma dimentica il ko contro Golden State e batte 109-108 Sacramento, alla quinta sconfitta consecutiva. I Cavs, infatti, arrivano a mettere in pericolo una vittoria che sembrava più che a portata di mano: avanti di +10 (109-99) a meno di tre minuti dalla fine, gli ospiti incassano un 9-0 di parziale, con i Kings che sbagliano anche il canestro della possibile vittoria. Alla fine, però, sorride Cleveland, che vince grazie a sei giocatori in doppia cifra tra cui Allen (in doppia doppia con 17 rimbalzi e 8/14 dal campo) e Kevin Love a quota 18, con Mobley a 17, Markkanen e Osman a 15 e Garland a quota 12, con anche 11 assist. I 21 punti di Haliburton (con 8/16 al tiro) e i 19 di Hield, invece, non bastano a Sacramento, con De'Aaron Fox a quota 12 e il macigno dell'errore che condanna i suoi, ora a 16-27 di record ad Ovest. Cleveland, invece, si conferma sesta ad Est con 23-18.
NEW YORK KNICKS-SAN ANTONIO SPURS 111-96
I Knicks non mollano la zona play-in e vincono 111-96 al Madison Square Garden su San Antonio, tenendo il passo di Boston e confermando il decimo posto della Eastern Conference. In una sfida decisa nella ripresa (60-47 contro il 51-49 del primo tempo), spiccano i 31 punti di RJ Barrett, che chiude con 12/20 al tiro e 3/4 dall'arco, e i 18 di Fournier, più preciso dal perimetro (4/7) che in area (1/5). Bene anche Robinson in doppia doppia con 13 punti e 11 rimbalzi, mentre tra gli Spurs il migliroe è Dejounte Murray a quota 24, con Walker a 15 e Poeltl a 12 con 10 rimbalzi. Solo quattro, però, i giocatori in doppia cifra per la squadra di Popovich, che rimedia così il terzo ko di fila (e il settimo nelle ultime otto partite) e scivola a 15-25 di score, allontanandosi dal play-in della Western Conference ad oggi occupato da Portland.
HOUSTON ROCKETS-PHILADELPHIA 76ERS 91-111
Philadelphia domina e batte 111-91 Houston, sempre di più fanalino di coda della Western Conference con 31 sconfitte in 42 partite: un numero di ko inferiore solo a quello di Orlando (34). Tutto facile per i 76ers, già sul +9 a fine primo quarto (36-27) e avanti di 12 (62-50) all'intervallo lungo. Il 29-22 del terzo periodo indirizza ulteriormente e definitivamente la gara, con i Rockets che nel finale riescono solo a contenere i danni, ma alla sirena finale è +20 per Philadelphia, al settimo successo consecutivo: la seconda miglior striscia aperta dopo le 9 di fila di Memphis. Il trascinatore è inevitabilmente Joel Embiid, che mette a referto 31 punti in poco più di 26 minuti senza mai centrare il canestro dall'arco (0/1), ma precisissimo in area (9/15) e perfetto ai liberi (13/13). La doppia doppia di Drummond (10 rimbalzi e 13 punti, gli stessi di Tobias Harris) fanno il resto, con Houston che chiude con cinque giocatori in doppia cifra, ma i migliori sono Green e Wood soltanto a quota 14. I 76ers salgono a 23-16 e, con quattro partite in meno, possono sognare il sorpasso al quarto posto della Eastern Conference ai campioni in carica di Milwaukee.