Nba, Gallinari trascina i Clippers

L'azzurro mette 21 punti nel successo sui Suns, i Lakers, ancora senza LeBron James, si arrendono ai New York Knicks

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Dopo due sconfitte consecutive, i 21 punti di Danilo Gallinari trascinano i Los Angeles Clippers al successo contro i Phoenix Suns: 121-111 il risultato finale. Vincono anche i Celtics, che superano Dallas 114-93, e OKC, che piega Portland 111-109. Continua, invece, la crisi dei Lakers orfani di LeBron James: New York si impone 119-112. Tutto facile per Milwaukee, che schianta Atlanta 144-112 e si conferma prima forza della Eastern Conference.

LOS ANGELES CLIPPERS-PHOENIX SUNS 121-111 Dopo due sconfitte consecutive, i Los Angeles Clippers tornano al successo grazie al 121-111 rifilato a domicilio ai Phoenix Suns. E non c'era squadra migliore per rimettersi in carreggiata, visto che Booker e compagni si trovano sul fondo della Western Conference e 'vantano' una striscia negativa di 11 ko consecutivi contro i Clips. Una vittoria mai in discussione, che gli uomini di Doc Rivers costruiscono già in un primo quarto che si chiude sul 38-19. Anche grazie ai canestri di un ispirato Danilo Gallinari, autore di 21 punti, LA allunga fino al +30, salvo concedersi un passaggio a vuoto a inizio quarto periodo, quando i Suns piazzano un parziale da 22-5 che li riporta in singola cifra di svantaggio. Qui, ci pensa Lou Williams (21 punti uscendo dalla panchina) con un paio di bombe decisive, che mandano i titoli di coda sul match. Per Phoenix da sottolineare la solita prova sopra i 20 punti (23 per l'esattezza) di Devin Booker.

OKLAHOMA CITY THUNDER-PORTLAND TRAIL BLAZERS 111-107 Gli Oklahoma City Thunder non si fermano più: terza vittoria consecutiva e secondo posto nella Western Conference. A farne le spese sono i Trail Blazers, che devono arrendersi 111-107. Ancora una volta decisivo Paul George, che dopo aver schiantato i Lakers allo Staples, si ripete anche al Moda Center di Portland con un'altra prova maiuscola da 37 punti. A questi, si aggiunge la quasi tripla doppia di un Russell Westbrook da 31, 9 rimbalzi e 7 assist. I Blazers, mai domi, vengono 'traditi' dai tentativi disperati di pareggiare i conti di Lillard e McCollum, che falliscono l'aggancio nel finale. Sono 23 i punti del numero 0, ai quali si aggiungono i 22 di Jusuf Nurkic.

NEW YORK KINCKS-LOS ANGELES LAKERS 119-112 L'assenza di LeBron James sta diventando un vero problema per il Los Angeles Lakers, sconfitti anche dai disastrati Knicks. Dopo otto sconfitte consecutive, New York approfitta dell'infortunio del 'Re' per fermare l'emorragia, imponendosi 119-112 allo Staples Center. La squadra di Fizdale parte subito forte, crivellando il canestro gialloviola sotto a una serie di canestri da tutte le posizioni e accumulando un vantaggio di 17 lunghezze. La reazione dei Lakers ribalta il punteggio, ma si tratta solo di un fuoco di paglia. A guidare gli ospiti sono i 22 di Tim Hardaway Jr. e i 16 di Trey Burke. Le rotazioni corte costringono Walton ad affidarsi ai giovani, con Ingram che chiude con 21 punti e Caldwell-Pope che ne aggiunge 19.

BOSTON CELTICS-DALLAS MAVERICKS 114-93 Tutto facile per i Boston Celtics che, senza l'infortunato Kyrie Irving, non hanno problemi a sbarazzarsi dei Dallas Mavericks: 114-93 il punteggio finale. Una partita mai realmente in discussione, con i biancoverdi che tengono la testa avanti dal primo all'ultimo minuto. Jaylen Brown è il migliore marcatore dei suoi con 21 punti, ma è ancora una volta il ritrovato Gordon Hayward a lasciare la propria impronta sulla partita con una prova a tutto tondo da 16 punti, 11 rimbalzi e 8 assist. In quella che potrebbe essere stata l'ultima apparizione al TD Garden di Dirk Nowitzki, il tedescone chiude con 0 punti, cedendo, di fatto, il testimone al classe '99 Luka Doncic, che ne mette a referto 19 (accompagnati da 9 rimbalzi).

INDIANA PACERS-CHICAGO BULLS 119-116 OT Ci vogliono un overtime e la super prestazione di Vicotr Oladipo per evitare la beffa ai Pacers contro i Chicago Bulls. Indiana si impone 119-116, trovando il sesto successo consecutivo (il tredicesimo nelle ultime 15 partite giocate) e confermandosi la terza forza della Eastern Conference. Chicago, che non ha già più nulla da chiedere alla propria stagione, ha il merito di provarci fino allo scadere, quando la tripla di Zach LaVine a 1.7 secondi dalla sirena costringe le due squadre al supplementare. Qui, è un altro canestro da 3 punti a decidere le sorti dell'incontro: quello di Victor Oladipo, che chiude con 36 punti. Per i Bulls, ci sono cinque giocatori in doppia cifra, tra cui i 27 di Markkanen e la doppia doppia da 16 con 17 assist di Kris Dunn.

MILWAUKEE BUCKS-ATLANTA HAWKS 144-112
Un ritorno dolcissimo quello di coach Budelnholzer ad Atlanta, visto che i suoi Milwaukee Bucks strapazzano gli Hawks 144-112, confermandosi al primo posto nella Eastern Conference. Una vittoria costruita in appena 10 minuti di gioco, con la prima frazione che si chiude sull'emblematico 43-14. Il gap aumenta fino al +33 dell'intervallo lungo, con Atlanta letteralmente incapace di arginare lo strapotere fisico e atletico dei Bucks. Che non hanno bisogno nemmeno del miglior Antetokounmpo (che comunque sfiora la tripla doppia con 16 punti, 8 rimbalzi e 10 assist in poco più di 20 minuti), potendo contare su ben sette uomini in doppia cifra. Spiccano i 19 a testa di Middleton e Brogdon.

MIAMI HEAT-WASHINGTON WIZARDS 115-109
I Miami Heat tornano a viaggiare sopra al 50% di vittorie grazie al successo per 115-109 contro gli Washington Wizards. Il mattatore dell'incontro è Hassan Whiteside, che domina sotto alle plance, chiudendo con una doppia doppia da incorniciare da 21 punti e 18 rimbalzi. Per gli Wizards, che devono fare i conti con l'infortunio a John Wall, il prosieguo della stagione rischia di diventare un calvario: sono 8 le sconfitte consecutive lontano dalla Capitale. Nemmeno i 33 punti di Bradley Beal, il migliore dei suoi, infatti, sono sufficienti per evitare il ko numero 24, che allontana sempre di più l'obiettivo dichiarato dell'ottavo posto a Est.

BROOKLYN NETS-MEMPHIS GRIZZLIES 109-100
Un ottavo posto che, al momento, è saldamente nelle mani dei Brooklyn Nets, vittoriosi per 109-100 contro i Memphis Grizzlies, ormai sempre più in crisi. Quarta sconfitta in fila per gli uomini di Bickerstaff, ottava nelle ultime 10. Una sfida che si è giocata sul filo dell'equilibrio, spezzato solo negli ultimi minuti dai canestri di D'Angelo Russell e DeMarre Carroll. Per l'ex Los Angeles Lakers arriva una doppia doppia da 23 punti e 10 assist, ai quali si aggiungono i 20 dell'ex Toronto Raptors. Memphis si affida al solito Mike Conley, che chiude con 31 punti, e trova una sontuosa (quanto inutile) tripla doppia di Kyle Anderson: 11 punti, 11 rimbalzi e 10 assist.

MINNESOTA TIMBERWOLVES-ORLANDO MAGIC 120-103 Sfida ad alto punteggio quella tra Magic e Timberwolves, con Minnesota che riesce a imporsi 120-103 nonostante la partenza sprint di Orlando. Gli ospiti, infatti, tentano subito la fuga con un primo quarto da 40 punti, ma si inceppano all'uscita dagli spogliatoi, consentendo a Towns e compagni di ricucire il punteggio e piazzare la zampata decisiva nell'ultima frazione di gioco. Una prova maiuscola per Karl-Anthony Towns, che chiude con 29 punti e ben 15 rimbalzi, alla quale si aggiunge anche la doppia doppia di Teague (23+10 assist). Per Orlando, invece, non bastano i 43 della coppia europea Vucevic-Fournier.

UTAH JAZZ-CLEVELAND CAVALIERS 117-91 Cleveland si conferma la peggior squadra della Nba. Sono 8 le sconfitte consecutive per i Cavaliers (9 nelle ultime 10), che devono arrendersi 117-91 contro i Jazz. Una prova di squadra eccezionale da parte di Utah che, senza far registrare numeri da capogiro, manda ben otto giocatori in doppia cifra, con una distribuzione di punti e possessi che farebbe la gioia di qualsiasi allenatore. Il top-scorer è Donovan Mitchell, che chiude con 18 punti, ai quali si devono aggiungere i 16 di Crowder. Decisamente rivedibile, invece, il gioco dei Cavs, che dopo aver perso la propria stella Polare in estate non riescono più a trovare la rotta.

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