Basket, Nba: Milwaukee passeggia ad Atlanta, bene Boston e Miami  

Senza Antetokounmpo i Bucks vincono 112-86, gli Hawks perdono Young per infortunio. Successo facile dei Celtics, gli Heat piegano Indiana

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Milwaukee mantiene una leadership a Est nella Nba, passeggiando 112-86 ad Atlanta anche senza Giannis Antetokounmpo. Gli Hawks, peggior squadra della lega, perdono Trae Young per infortunio. Dietro i Bucks c'è Boston, che batte 129-117 Cleveland. Miami piega 113-112 Indiana. Philadelphia cade per 98-97 a Orlando, Golden State vince la quarta gara di fila. Oklahoma, ancora senza Gallinari, batte Charlotte.

ATLANTA HAWKS-MILWAUKEE BUCKS 86-112
Doveva essere un testacoda nobilitato dal duello tra Giannis Antetokounmpo e Trae Young, si è rivelata essere una passeggiata di salute di Milwaukee (28-5) ad Atlanta senza i due uomini-franchigia. The Greak Freak viene tenuto a riposo da coach Mike Budenholzer per un problema alla schiena, mentre il play degli Hawks accusa una distorsione alla caviglia dopo 15 minuti di utilizzo e non torna più in campo. Anche perché la gara è già andata: i Bucks, dopo aver dominato il primo quarto per 32-19, all'intervallo volano a +23 (63-40) e gestiscono senza affanni nella ripresa. Milwaukee, unica squadra Nba a realizzare sempre almeno 100 punti, trova in Khris Middleton il topscorer di serata (23), buono il contributo di Brook Lopez (19), ottimo quello di Ersan Ilyasova (18+17 rimbalzi, con 7/8 dal campo, di cui 2/2 dalla lunga distanza). Gli Hawks (6-26) sono sempre di più la peggior squadra della lega. E l'infortunio di Young non aiuta a risalire.

BOSTON CELTICS-CLEVELAND CAVALIERS 129-117
Nessuna sorpresa al TD Garden, dove Boston centra la quinta vittoria consecutiva. I Celtics devono inseguire solo nei minuti iniziali e conducono 62-47 all'intervallo, trascinati da 24 punti di Jayson Tatum, che chiuderà a quota 30. Fa ancora meglio Jaylen Brown, miglior realizzatore della serata con 34 punti, prestazione con cui pareggia il career-high. I Celtics mantengono la doppia cifra di vantaggio per tutto il terzo quarto, Cleveland si riavvicina negli ultimi 12 minuti, ma Brown trova due triple consecutive dall'angolo e realizza il 108-90 che manda il match in archivio con sette minuti di anticipo. Boston (22-7) vince la 13esima partita su 14 in casa, Cleveland (9-22) può solo accontentarsi dei 30 punti di Kevin Love.

MIAMI HEAT-INDIANA PACERS 113-112
Sempre punto a punto, rarissimi gli allunghi, e lo spettacolo tra gli Heat e i Pacers è servito. Match equilibratissimo all'American Airlines Arena, dove anche i ragazzi di coach Nate McMillan devono arrendersi alla legge di Miami, che sale a 14-1 in casa ed è la miglior squadra della lega con il pubblico amico. La banda di coach Spoelstra è al quinto successo consecutivo, arrivato capitalizzando la superiorità nei rimbalzi offensivi (14-2). La mano del canestro decisivo è quella di Goran Dragic, 14 punti in uscita dalla panchina. Sei in meno di Jimmy Butler, ma è a rimbalzo che si vede la differenza tra le due squadre: 56-34 per gli Heat, con Bam Adebayo signore del pitturato con 15 rimbalzi (conditi da 18 punti, sei assist e un ottimo 8/10 dal campo). Il migliore dei Pacers è Aaron Holiday, che realizza 17 punti e nove assist ma fallisce la tripla del k.o. Indiana (21-11) sesta a Est, Miami (23-8) invece è terza dietro Milwaukee e Boston.

ORLANDO MAGIC-PHILADELPHIA 76ERS 98-97
I 20 punti di Evan Fournier e le solide doppie doppie di Aaron Gordon (19+11 rimbalzi) e Nikola Vucevic (16+12) bastano a Orlando (13-17), che vince la seconda gara consecutiva e ferma Philadelphia, nonostante i Sixers possano contare su 24 punti e 11 rimbalzi sia di Joel Embiid che di Tobias Harris. Orlando conduce 93-83 a 1'49” dalla fine, ma un 5/11 dalla lunetta riporta in corsa Philadelphia (23-11), che viceversa bombarda senza pietà da tre con Harris, Horford, Richardson ed Embiid: gli ultimi 15 punti dei Sixers vengono tutti dall'arco, e se Embiid non sbagliasse la tripla della disperazione dopo una rubata di Ben Simmons, l'Amway Center assisterebbe a una clamorosa rimonta.

CHARLOTTE HORNETS-OKLAHOMA CITY THUNDER 102-104 OT
Oklahoma trova la quinta vittoria in sei partite nonostante butti via un +16 nell'ultimo quarto e si veda costretta a giocare un supplementare allo Spectrum Center. Chris Paul segna dieci dei suoi 16 punti negli ultimi 17 minuti di gioco, quando la palla scotta. Suo anche il canestro che vale il +5 a 2'46” dalla fine dell'overtime: Terry Rozier (26 punti) tenta di rimediare con una tripla, Steven Adams realizza il canestro del +4 a 13 secondi dalla sirena e Devonte' Graham colpisce dall'arco per il -1; Shai Gilgeous-Alexander (27 punti) fa 1/2 dalla lunetta ma gli Hornets sprecano l'occasione per un secondo overtime. Okc (16-15) consolida il settimo posto a Ovest, Charlotte (13-21) si allontana dalla zona playoff a Est.

GOLDEN STATE WARRIORS-PHOENIX SUNS 105-96
E con questa sono quattro vittorie di fila. La classifica di Golden State è sempre brutta e la stagione rimane un incubo a occhi aperti, ma i Dubs hanno l'orgoglio dei (vice) campioni e la voglia di risalire negli occhi di chi, fino a pochi mesi fa, battagliava per ben altri obiettivi. Con Steph Curry, che ha tolto il gesso al braccio, e Klay Thompson a tifare per i compagni da bordo campo, i Warriors piegano Phoenix. Decisivo un ultimo quarto in cui Golden State sfodera 39 punti, a fronte dei soli 18 degli ospiti. Un parziale grazie al quale i californiani recuperano da -10 e si avvicinano a mezza gara di distanza da New Orleans, penultima a Ovest. D'Angelo Russell mattatore dei padroni di casa con 31 punti, tre in meno di Devin Booker. Il Chase Center, dopo essere stato terra di conquista per molte squadre, ha visto soccombere Pelicans, Minnesota, Houston e ora i Suns: la prossima sarà Dallas? Molto difficile, ma mai sottovalutare i Guerrieri della Baia.

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