I Thunder, che tengono il Gallo a riposo, cedono a Phoenix 128-101. Kuzma, allo scadere, regala il successo ai gialloviola contro Denver
Fino all'ultimo centesimo di secondo. La tripla allo scadere di Kyle Kuzma regala la vittoria ai Los Angeles Lakers, che piegano Denver 124-121. Senza Antetokounmpo, cadono, invece, i Milwaukee Bucks contro Toronto (114-106). Non c'è nemmeno Danilo Gallinari, tenuto a riposo, e gli Oklahoma City Thunder vanno ko contro gli inarrestabili Phoenix Suns, alla sesta vittoria su sei partite nella "bolla" di Orlando: 128-101 il punteggio finale.
LOS ANGELES LAKERS-DENVER NUGGETS 124-121
Una vittoria all'ultimo respiro per i Los Angeles Lakers (52-18), al comando della Western Conference, ma, fino a questo momento, davvero poco convincenti nella bolla di Orlando. I gialloviola piegano i Denver Nuggets (46-25) 124-121 grazie alla bomba a 4 decimi di secondo dalla sirena finale di Kyle Kuzma in versione cecchino. Il play tuttofare di LA segna 25 punti, che si aggiungono ai 29, conditi da 12 assist di LeBron James e ai 27 (con 6 assist e 5 rimbalzi) di Anthony Davis. Denver resta in partita fino all'ultima frazione di gioco quando coach Mike Malone decide di lasciare inopinatamente in panchina tutte le proprie stelle. Non può e non vuole fare altrettanto coach Frank Vogel che, per evitare il quinto ko in sette partite, spreme il suo quintetto migliore. Il parziale di 13-2 indirizza la sfida, chiusa solamente dalla magia del numero 0 gialloviola. Per Denver sono otto i giocatori in doppia cifra, guidati dai 18 di PJ Dozier. Sono 12 i punti di Nikola Jokic, 14 quelli di Murray e 15 (con uno straordinario 6/6 al tiro) quelli di Porter Jr.
MILWAUKEE BUCKS-TORONTO RAPTORS 106-114
Difficile credere che quella tra Milwaukee Bucks (55-16) e Toronto Raptors (51-19) possa essere la partita tra le due migliori squadre della Eastern Conference. A saltare subito all'occhio osservando il tabellino, infatti, sono soprattutto le assenze, a partire da quella del protagonista più atteso: Giannis Antetokounmpo. Il 'Greek Freak', a causa di una operazione ai denti, resta a riposo e la sua presenza potrebbe parrebbe in dubbio anche in occasione delle ultime due uscite di regular season nella bolla di Orlando. Ad imporsi al termine dei 48 minuti di gioco sono i campioni Nba in carica, che chiudono i conti sul 114-106 finale nonostante la mancanza di titolatissimi del calibro di Kyle Lowry, Fred VanVleet e Serge Ibaka. Il migliore tra le fila di Milwaukee è il sempreverde Kyle Korverv, che invecchia ma non perde la mano: 5/6 dall'arco e 19 punti a referto. Sono 25, invece, quelli di un sorprendente Chris Boucher per i Raptors, conditi anche da 11 rimbalzi.
MIAMI HEAT-INDIANA PACERS 114-92
Agonisticamente parlando, la sfida più interessante della notte era senza ombra di dubbio quella tra Miami Heat (44-27) e Indiana Pacers (43-28). Oltre che i motivi di classifica, a rendere pepato l'incontro era il rientro in campo di Jimmy Butler proprio contro il suo "nemico" T.J. Warren. Una assenza, quella di Butler, che si era fatta sentire eccome per Miami, che senza il suo miglior giocatore aveva incassato tre sconfitte in altrettante partite. Per l'ex Chicago Bulls sono 19 i punti a referto, conditi da 11 rimbalzi, 5 assist e 4 recuperi. Ma a fare ancora più rumore è la solita consistente prova difensiva, che permette di tenere a bada uno dei migliori giocatori visti fino a questo momento nella bolla di Orlando. Warren, braccato da Butler, fatica a entrare in ritmo e ferma il tassametro a quota 12 punti, con un pessimo 5/14 al tiro. Oltre a Butler, sono sei i giocatori degli Heat in doppia cifra, tra cui Derrick Jones Jr. (18) e Tyler Herro (17). Per Indiana, invece, il migliore a referto è Victor Oladipo, che chiude la sfida con 14 punti. Il match di stanotte è stato, però, solo l'antipasto di una sfida che (salvo stravolgimenti di classifica) promette di regalare faville e spettacolo anche al primo turno di playoff.
PHOENIX SUNS-OKLAHOMA CITY THUNDER 128-101
C'è una squadra che sembra trovarsi particolarmente a proprio agio nella bolla di Orlando. Si tratta dei Phoenix Suns (32-29), alla loro sesta vittoria su altrettante partite disputate in Florida. Questa volta a farne le spese sono gli Oklahoma City Thunder (43-27), che si arrendono 128-101. OKC, alla seconda partita di un back-to-back particolarmente probante, decide di tenere a riposo buona parte dei propri titolari, a cominciare da Danilo Gallinari. Non fa conti e sconti, invece, Phoenix, che si affida al talento sconfinato della propria stella più luminosa: Devin Booker. L'ex Kentucky Wildcats mette a referto la bellezza di 35 punti che permettono ai Suns di completare la rimonta dopo un primo quarto di grande sofferenza. Per OKC sono quattro, invece, gli uomini in doppia cifra, guidati dai 22 punti con 10 rimbalzi di Darius Bazley. 23 minuti in campo anche per Chris Paul, alla ricerca della condizione migliore per i playoff: 14 punti con 5 rimbalzi e 7 assist per CP3 alla sirena finale. Grazie a questa vittoria, che le permette di rimanere imbattuta a Orlando, Phoenix resta in corsa per un posto nel play-in che avrebbe dell'incredibile.
UTAH JAZZ-DALLAS MAVERICKS 114-122
Anche in questa sfida sono soprattutto le assenze da ambo le parti a saltare all'occhio. I Dallas Mavericks (43-30) tengono a riposo i due diamanti più brillanti, Luka Doncic e Kristaps Porzingis, mentre gli Utah Jazz (43-28) fanno a meno di Donovan Mitchell. Un vero peccato soprattutto per lo spettacolo, ma i playoff sono dietro l'angolo per entrambe e i due allenatori non vogliono correre rischi inutili. A salire in cattedra per i Mavs è quindi Tim Hardaway Jr, che chiude con 27 punti a referto e guida un quartetto in doppia cifra. Da sottolineare anche la prova di Seth Curry, fratello del ben più celebre Steph, che chiude con 22 punti, fondamentali nella rimonta finale di Dallas. Il vero ago della bilancia, però, è soprattutto il gigante serbo Boban Marjanovic, che chiude con 20 punti e 9 rimbalzi in appena 25 minuti di gioco in cui fa letteralmente il vuoto sotto alle plance. Per i Jazz, che sciupano un gran vantaggio nell'ultima frazione di gioco, il migliore è Jordan Clarckson, che mette a referto 18 punti, ai quali si aggiungono i 17 di Rayjon Tucker e i 14 di Emmanuel Mudiay.