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Basket, Nba: i Lakers cadono contro Toronto, Antetokounmpo batte Gallinari

L'85esima tripla doppia in carriera di James non evita il 113-104 dei campioni in casa dei gialloviola. Il greco segna 35 punti e Milwaukee vince 121-119 in Oklahoma

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Sorpresa nella notte di Nba: i Los Angeles Lakers cadono in casa per 113-104 contro Toronto, nonostante la tripla doppia numero 85 della carriera di James e i 27 punti di Davis. Per i canadesi, senza Lowry e Ibaka, sono decisive le doppie doppie di Siakam e VanVleet. Milwaukee vince 121-119 contro Oklahoma: 35 punti di Antetokounmpo, per Gallinari 14 punti e una serata storta al tiro. Bene anche Denver, Indiana, Philadelphia e Portland.

LOS ANGELES LAKERS-TORONTO RAPTORS 104-113
La notizia della serata è che i Lakers (7-2) possono essere fermati. E a farlo è Toronto, senza Serge Ibaka e Kyle Lowry ma con un Pascal Siakam (24+11 rimbalzi) e Fred VanVleet (23+10 assist) in doppia doppia. Si ferma dunque a sette la striscia di vittorie dei losangelini, che subiscono il decimo k.o. di fila contro i canadesi. Ai Lakers non bastano la tripla doppia numero 85 nella carriera (ma con soli 15 punti) di LeBron James e i 27 punti di Anthony Davis: dopo aver chiuso l'intervallo sul 60-52, la differenza nel secondo tempo è troppa. Manca il supporting cast (Kyle Kuzma realizza 13 dei suoi 15 punti nell'ultimo quarto, quando ormai è tardi) e la difesa non sembra così impenetrabile come l'inizio di stagione sembrava suggerire, così i Raptors, dopo aver chiuso in parità il terzo quarto (78-78), mettono la freccia nell'ultima frazione, aprendola con un parziale di 17-6 che li conduce verso un record di 7-2.

 

OKLAHOMA CITY THUNDER-MILWAUKEE BUCKS 119-121
Se Giannis Antetokounmpo è capace di travolgere le difese della Nba, figurarsi cosa può fare con i cartelloni pubblicitari dopo un deludente primo tempo da 11 punti, in cui riesce a non prendere nemmeno il ferro da un tiro libero a 7" dall'intervallo. Lo distrugge (e lo pagherà). Il problema per Oklahoma è che il suo nervosismo si abbatte sulla loro difesa nel secondo tempo, con ulteriori 24 punti (sbagliando un solo tiro), chiudendo così con 35 punti, 16 rimbalzi e un ottimo 13/19 dal campo. Ottima prova anche di Eric Bledsoe (25 punti e 9 assist), decisiva per la quinta vittoria nelle ultime sei partite di Milwaukee (7-3). A Oklahoma (4-6) non bastano i 25 punti di Dennis Schröder e i 22 di Shai Gilgeous-Alexander. Per Danilo Gallinari 14 punti e un pessimo 4/17 dal campo.


MINNESOTA TIMBERWOLVES-DENVER NUGGETS 98-100 OT
Se nell'ultima gara hanno superato Philadelphia dal -21, a Minneapolis i Nuggets (7-2) vanno a un passo dal subire una rimonta altrettanto incredibile. Un uomo solo al comando nel primo quarto: Jamal Murray, autore di 12 dei primi 19 punti di Denver. Gli ospiti arginano la fuga di Minnesota (5-4) nella seconda frazione patteggiando un -2 (51-49) all'intervallo e, dal 5' del terzo parziale, prendono il largo con un 11-0 firmato prevalentemente da Paul Millsap e concluso da una tripla di Michael Porter Jr. Denver va anche sul +16 (90-74) con una bomba di Gary Harris a 6'43" dal termine. C'è un problema: i Nuggets non segnano più, Karl-Anthony Towns sancisce un break di 16-0 al terzo tentativo da tre e porta il match all'overtime (90-90). Nei supplementari Nikola Jokic (20 punti, 5 in meno di Towns e Wiggins) dà a Denver la vittoria a 2.4 secondi dalla fine trovando un canestro impossibile, con le mani di Towns in faccia.

 

PHILADELPHIA 76ERS-CHARLOTTE HORNETS 114-106
La striscia di tre sconfitte consecutive dei Sixers (6-3) si interrompe al Wells Fargo Center contro Charlotte. Joel Embiid segna 18 punti, di cui 15 nel primo tempo, conditi da 9 rimbalzi, tirando con il 60%, ma calando con il passare dei minuti. Ne approfittano gli Hornets (4-6), che con un 12-2 di parziale chiudono sul 58-53 il primo tempo. Così il trascinatore dei Sixers diventa Furkan Korkmaz: il match winner di Portland segna due triple e 10 punti complessivi in un terzo quarto da 35-23, in cui i padroni di casa vanno anche sulla doppia cifra di vantaggio e si assicurano un successo che nemmeno le tre triple di Charlotte negli ultimi due minuti mettono in discussione. Tra gli ospiti, il migliore è Cody Zeller con 24 punti.


ORLANDO MAGIC-INDIANA PACERS 102-109
Con una prestazione magnum di Domantas Sabonis (21 punti, 16 rimbalzi e 7 assist) e i 19 punti di Malcom Brogdon e T.J. Warren, Indiana (6-4) dimostra alla Nba come possa viaggiare anche senza Victor Oladipo e Myles Turner, ottenendo la sesta vittoria in sette partite. Orlando ha la miglior prestazione offensiva stagionale nel primo tempo, tirando con il 55.7% (di cui 8/13 da tre), ma nella ripresa la difesa di coach McMillan sale di intensità e limita Fournier (22 punti), Vucevic (18) e compagni al 35.7%. Normale che ne risenta l'andamento del punteggio: se all'intervallo i Magic (3-7) sono avanti 60-51, Indiana trova un secondo tempo da 58-42 che le regala la vittoria.


PHOENIX SUNS-BROOKLYN NETS 138-112
Altra prestazione maiuscola per Phoenix (6-3), che domina Brooklyn in lungo e in largo. Il protagonista principale è Ricky Rubio, che con 22 punti realizza la miglior prestazione stagionale (non segnava così tanto da febbraio, quando era ancora ai Jazz). Suoi anche 12 dei 37 assist di squadra, che premiano soprattutto Devin Booker (27 punti e 9 assist, con un 10/14 dal campo). Letali i Suns al tiro, con un 54% mantenuto per tre quarti. Il punteggio dopo otto minuti è già di 32-13, Brooklyn riesce a fermare solo momentaneamente la fuga dei padroni di casa, chiudendo il primo tempo sotto 68-50 e crollando nel terzo quarto fino al 102-73 firmato da una tripla di Booker. Per i Nets (4-5) il migliore è Spencer Dinwiddie con 18 punti, seguito dai 15 di Kyrie Irving.


PORTLAND TRAIL BLAZERS-ATLANTA HAWKS 124-113 OT
Si riprendono i Blazers (4-6), che tornano alla vittoria dopo quattro sconfitte di fila e trovano la prima gioia stagionale al Moda Center. Un successo strappato dopo un tempo supplementare, grazie ai 30 punti di Damian Lillard e ai “ventelli” di CJ McCollum (23), Hassan Whiteside (21) e Anfernee Simons (20). Per Atlanta (3-6), al terzo k.o. di fila, sono inutili i 35 punti e i 10 assist di Trae Young, i 27+11 rimbalzi di Jabari Parker e i 15 di Kevin Huerter, che riprende per i capelli una partita che sembrava persa per due volte nei secondi finali dell'ultimo quarto, portando la gara ai supplementari. Nell'overtime sono decisive due triple di Kent Bazemore, ex di turno.


NEW YORK KNICKS-CLEVELAND CAVALIERS 87-108
Non c'è mai partita al Madison Square Garden, dove Cleveland (4-5) strapazza New York con 31 punti di Collin Sexton e i 17 a testa di Kevin Love e Jordan Clarkson, dando continuità al 113-100 rifilato ai Washington Wizards. Coach Beilein può sorridere per i 20 assist e le sole 12 perse di squadra, mentre quelle dei Knicks sono 21. Per i padroni di casa, che realizzano la miseria di 36 punti nel primo tempo contro i 54 di Cleveland, il miglior realizzatore è Julius Randle (20 punti e 16 rimbalzi). New York è ora ultima in Eastern Conference, con un record di 2-8.

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