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Basket, Nba: Gallinari-show batte Zion, Boston piega i Clippers dopo due supplementari        

L'azzurro realizza 29 punti contro i 32 del rookie e Okc passa 123-118 a New Orleans: per Melli sei punti. Spettacolo al TD Garden, secondo overtime deciso dalle giocate di Hayward

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Solo due le partite della notte Nba, l'ultima prima della pausa per l'All-Star Weekend. Il derby italiano è vinto da Danilo Gallinari, che con i suoi 29 punti trascina Oklahoma nella vittoria per 123-118 su New Orleans: ai Pelicans non basta l'inarrestabile Zion Williamson (32 punti), per Melli invece arrivano sei punti. Boston batte i Clippers dopo due supplementari: finisce 141-133, con Gordon Hayward decisivo nel finale.

NEW ORLEANS PELICANS-OKLAHOMA CITY THUNDER 118-123
Uno strepitoso Danilo Gallinari guida Oklahoma (33-22) allo Smoothie King Center di New Orleans: 29 punti, con 12/18 al tiro, di cui 3/5 dall'arco dei tre punti in 33 minuti giocati. Numeri importantissimi, ancora di più se si tiene conto che più di un terzo del suo fatturato offensivo (11 punti) arriva nell'ultimo quarto, con New Orleans che rimonta dal -5 (dopo essere stata sotto di 13 nella terza frazione) e mette il naso avanti, ma viene respinta indietro proprio dai canestri del Gallo: suoi sette punti consecutivi che portano i Thunder dal 108-108 al 115-111 a 3'26” dalla fine, suo il canestro del +6 che demolisce le speranze dei padroni di casa quando avanzano solo 30” sul cronometro. L'azzurro è il miglior realizzatore per Okc, seguito dal solito Dennis Schröder (22 in uscita dalla panchina), mentre vanno in doppia doppia Chris Paul (14+12 assist) e Steven Adams (11+11 rimbalzi), quest'ultimo autore di un buzzer beater a una mano in chiusura di primo tempo. In casa New Orleans (23-32) arrivano sei punti da Nicolò Melli (chiamato all'ultimo momento per il Rising Star Challenge) e soprattutto 32 (con 11/19 dal campo) da Zion Williamson, che chiude per la seconda volta consecutiva sopra quota 30 e continua a dare segnali di dominio fisico e tecnico: si è fatto aspettare a lungo, ma l'impressione è che ne sia valsa la pena. In dieci partite di Nba, il fenomenale rookie ha terminato otto gare con almeno un “ventello”. Solo Michael Jordan, che non aveva però le sue percentuali al tiro, ci era riuscito nella storia della Nba. 

BOSTON CELTICS-LOS ANGELES CLIPPERS 141-133 2 OT
Spettacolo puro al TD Garden, dove per decidere la super sfida tra Boston e Clippers occorrono due supplementari, dopo una partita costantemente giocata punto a punto (solo per un possesso si è toccato un +10, per il resto distanze sempre sotto la doppia cifra). Si va all'overtime grazie al canestro di Jayson Tatum (39 punti e nove rimbalzi, con un ottimo 14/23 al tiro) e a una tripla di Marcus Morris Sr. (114-114) a 46” dalla sirena. Nei due supplementari 16 dei 27 punti dei Celtics arrivano dalla coppia Tatum-Smart, ma le giocate che fanno vincere coach Brad Stevens arrivano da Gordon Hayward: l'ex Utah realizza la tripla del 137-132 rispondendo a una schiacciata di Montrezl Harrell, poi costringe alla palla persa Lou Williams (il miglior realizzatore dei suoi con 35 punti) e mette a segno i quattro liberi che danno a Boston (38-16) la settima vittoria consecutiva in casa. I Clippers (37-18) crollano sul più bello e devono anche far fronte all'infortunio di Paul George, uscito dolorante al tendine del ginocchio nel secondo quarto. A coach Doc Rivers non bastano nemmeno i 65 punti dalla panchina, contro i 19 di Boston: fallito l'aggancio al secondo posto di Denver nella Western Conference. Per Kawhi Leonard 28 punti ma con un brutto 10/27 dal campo.
 

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