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USA, lo sport si ferma per protestare contro l’uccisione di Wright

Nuovo episodio di brutalità della polizia a Minneapolis: Nba, Mlb e Nhl dicono stop

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A circa un anno di distanza dall’uccisione di George Floyd (in questi giorni è in corso il processo per omicidio al poliziotto responsabile), la città di Minneapolis è stata sconvolta da un nuovo episodio di brutalità della polizia nei confronti di un afroamericano e lo sport USA ha deciso di fermarsi. La Mlb di football stavolta è stata la prima a dire stop (rinviata la partita tra i Minnesota Twins e i Boston Red Sox), poi si sono accodate anche l’Nba, che ha fermato la sfida tra Minnesota Timberwolves e Brooklyn Nets, e la Nhl (rinviata la partita dei Minnesota Wild).

Getty Images

Lo stop è arrivato in solidarietà con la città di Minneapolis, dove dopo l’uccisione di Daunte Wright sono scoppiate diverse proteste per le strade. Wright, 20enne afroamericano, era stato fermato dalla polizia domenica per un controllo stradale e durante il controllo, come confermato dai video delle body-cam degli agenti, è scoppiata una colluttazione conclusa con un colpo di pistola letale.

L’agente responsabile, che non è stato ancora identificato, è stato subito sospeso: “Da quello che si vede nel video, dalla reazione dell’agente dopo l’episodio, la morte di Wright è avvenuta accidentalmente” ha dichiarato il capo della polizia.

“Il nostro pensiero va alla famiglia e agli amici di Daunte Wright in questo momento difficile” è il messaggio che l’Nba ha diffuso nel comunicato in cui annuncia il rinvio.

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