Sei Nazioni, Brunel vola basso

Gavazzi: "L'Italia può essere la sorpresa del torneo"

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"Non possiamo dire, in questo momento, che l'Italia può vincere il Sei Nazioni. Magari, dopo una o due partite... Vediamo come stiamo messi... Chissà...". Jacques Brunel non si sbilancia in vista dell'esordio dell'Italrugby nel Sei Nazioni contro i campioni dell'Irlanda. "Giochiamo tre partite in casa? Sarebbe un vantaggio giocare 20 contro 15 - ha aggiunto il ct azzurro -. Il Sei Nazioni sarà importante pin vista dei Mondiali".

"Quando sono arrivato qui - ha ricordato il tecnico il francese a margine della presentazione dell'evento che si è svolta nel Salone d'Onore del Coni -, ho detto che in 3-4 anni mi sarebbe piaciuto poter dire a gennaio, prima del torneo, 'chissà se l'Italia può vincere'. In questo momento non posso ancora dirlo".

Piedi ben piantati per terra, dunque, per la nazionale italiana. Questa edizione del Sei Nazioni, infatti, sarà anche un ottimo banco di prova in vista dei Mondiali che si disputeranno in Inghilterra e Galles a settembre. "E' importante perché precede di pochi mesi i prossimi Mondiali, affrontiamo Irlanda e Francia che sono inserite nel nostro girone alla World Cup - ha spiegato il ct -. Il mio lavoro è inserito in un ciclo, quindi quello che succede durante il torneo non incide sul mio futuro".

"Sono sicuro che la squadra vuole vincere, i ragazzi hanno lavorato tanto per far sì che arrivino i risultati. Non faccio pronostici, perché ogni anno c'è una sorpresa e, giornata dopo giornata, si saprà chi sarà il primo. L'Italia può essere una sorpresa: lo auguro ai ragazzi, allo staff e al rugby italiano". Così il presidente della Fir, Alfredo Gavazzi, ha parlato della nazionale azzurra durante la presentazione del Sei Nazioni.

"Sono 16 anni che siamo in questo grande torneo - rileva il n. 1 della Federugby -, si accendono le luci su di noi da oggi fino alla fine di marzo il rugby avrà un'attenzione particolare da parte di tutti i media. Il Sei Nazioni è un torneo importante. Quest'edizione del torneo è articolarmente importante perché fa da apripista in vista dei Mondiali di settembre". L'Italia esordirà con i campioni in carica dell'Irlanda, sabato 7 febbraio e disputerà all'Olimpico anche i match con Francia (15 marzo) e Galles (21 marzo). "Possiamo sognare? E' legittimo sognare tre vittorie - aggiunge Gavazzi, a margine della presentazione -. Giochiamo in casa tre match su cinque, ma scendere in campo davanti al nostro pubblico non è comunque garanzia di successo".

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