TOKYO 2020

Tokyo 2020, i medagliati azzurri incontrano Mattarella e Draghi

Gli atleti olimpici e paralimpici in visita prima al Quirinale poi a Palazzo Chigi, Jacobs: "Estate magnifica, oggi chiudo un capitolo e cercherò di aprirne un altro ancora migliore"

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Come per i ragazzi di Mancini, anche per i campioni olimpici e paralimpici è arrivato il giorno della grande festa. Gli  azzurri medagliati ai Giochi di Tokyo 2020 hanno fatto il loro arrivo al Quirinale, dove si svolgerà la cerimonia di riconsegna delle bandiere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. A capitanare gli azzurri, accompagnati dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, e da quello Cip, Luca Pancalli, c'erano i portabandiera olimpici, Elia Viviani e Jessica Rossi, e quelli paralimpici, Bebe Vio e Federico Morlacchi. Successivamente le delegazioni si trasferiranno a Palazzo Chigi dove saranno ricevute dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, a cui verrà portata in dono una bicicletta.

MATTARELLA: "AVETE EMOZIONATO GLI ITALIANI"
"Avete emozionato gli italiani. Vi sono momenti in cui lo sport assume significati più ampi. Il nostro Paese e' in ripresa, si e' sentito rappresentato, si e' sentito coinvolto da voi". Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella ricevendo al Quirinale gli atleti olimpici e paralimpici. Questa e' stata una
grande estate per lo sport". 

DRAGHI: "NON POTEVO IMMAGHINARE SAREBBE ANDATA COSì BENE"
"Grazie, grazie di essere qui stasera. Due mesi fa, durante il ricevimento per la nazionale di calcio, Matteo Berrettini, e l'Under 23 di atletica, ho fatto gli auguri a voi atlete e atleti in partenza per Tokyo. Non potevo certo immaginare che sarebbe andata così bene". Così il premier Mario Draghi salutando gli atleti olimpici e paraolimpici di Tokyo 2020.

MALAGÒ: "MISSIONE COMPIUTA, ORGOGLIOSO PER IL PAESE"
Parole di grande gioia anche da parte del presidente del Coni, Malagò, che all'arrivo al Quirinale ha manifestato tutta la sua soddisfazione per la grande estate dello sport azzurro: "Sono molto orgoglioso per il paese, i ragazzi e le ragazze sono stati bravissimi. Missione compiuta. Si conosceva la realtà della squadra e la complessità del Covid, che ci avrebbe compattato. Avevo detto che ne avremmo viste delle belle. Questa è l'eredità pesante su cui il sistema si deve confrontare. Sarebbe un peccato terribile che si perda questo patrimonio di risultati. Ma questa estate non è finita, continuiamo a fare risultati anche in queste settimane".

VEZZALI: "DIETRO LE MEDAGLIE TUTTO LO SPORT ITALIANO"
"Dietro ognuna di queste medaglie c'è tutto lo sport italiano, colpito ma non abbattuto dalla pandemia e che, in questa straordinaria estate azzurra, ha entusiasmato l'Italia diventando sempre più la locomotiva emotiva del nostro Paese". Lo ha detto la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali  durante la cerimonia di riconsegna della bandiera tricolore al Quirinale da parte degli atleti olimpici e paralimpici di Tokyo 2020. "C'è quello stesso sport che ha tanto bisogno di investimenti e scelte coraggiose, per troppo tempo rimandate, come quelle che riguardano, ad esempio, la scuola e l'attività motoria sin dalle classi della primaria - ha aggiunto rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella - Ma lo sport ha bisogno anche di vicinanza istituzionale, come quella che lei non ha mai fatto mancare. Per questo, a nome del Governo e da sportiva, le rivolgo un sincero 'Grazie', e a ciascuno di questi atleti, per averci reso ancora più orgogliosi di essere italiani".

JACOBS: "ESTATE MAGNIFICA, SI CHIUDE UN CAPITOLO MA SE NE APRE UN ALTRO" 
Tra i protagonisti il vincitore di due medaglie d'oro (100 m e 4x100) Marcell Jacobs: "È stata un'estate magnifica, un bell'anno, iniziato con gli europei indoor. Quello mi ha sbloccato e mi ha fatto credere di più nelle mie possibilità. Oggi chiudo un capitolo e cerco di aprirne un altro e farlo ancora meglio. Testa ai prossimi obiettivi e alle prossime competizioni. Cosa dirò al presidente? Non ci ho ancora pensato, quando sarò li' improvviserò... So solo che dopo aver visto i campioni d'Europa di calcio venire qui ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare lo stesso. Ora sono qui con due medaglie d'oro al collo e meglio di così non si poteva. Tutte le medaglie di qualsiasi sport sono veramente importanti perché chiunque è arrivato a prendere una medaglia, qualsiasi sport faccia, ha dovuto fare sacrifici e dedicare tutta la propria vita allo sport. Come sono tornato mi sono sentito un po' come in un frullatore, anche perché volevo ricominciare ad allenarmi, ora quindi mi sto allenando e nello stesso tempo sto facendo tutte le altre cose".

TORTU: "EMOZIONE PARI A TOKYO"
"E' stato davvero molto emozionante, un momento che non dimenticherò. Stavolta abbiamo consegnato il testimone al Presidente Mattarella ed è stato speciale, mi ha provocato emozioni simili a quelle di Tokyo". Così il velocista azzurro Filippo Tortu, oro nella staffetta 4x100 a Tokyo 2020, al termine della cerimonia di riconsegna delle bandiere al Quirinale. "Ogni medaglia è importante - ha aggiunto Tortu - forse la nostra per il fatto che fosse inaspettata era un valore aggiunto. So che in questo periodo i corsi hanno avuto un boom di iscrizioni e sapere di aver aiutato il mio sport è fantastico".

CONTRAFATTO-SABATINI: "NOI COME UNA FAMIGLIA"
L'orgoglio azzurro emerge anche dalle parole di Monica Contrafatto e Ambra Sabatini, rispettivamente medaglia di bronzo e d'oro nei 100 metri alle Paralimpiadi: "È stato l'anno dell'Italia e dell'atletica, iniziata con Jacobs e finita con noi. Abbiamo trasmesso lo spirito paralimpico - ha detto Contrafatto -. Sono contenta che in molti ci abbiano visto e soprattutto che ancora se ne parli. E che le nostre storie siano un esempio per far capire a tutti che si può cadere, ma ci si può rialzare e vincere", ha aggiunto. "A Tokyo abbiamo dimostrato che siamo una grande famiglia", le ha fatto eco Sabatini.

DELL'AQUILA: "ORA MI GODO QUESTA FESTA"
Ha parlato anche Vito Dell'Aquila, la prima medaglia d'oro della spedizione azzurra a Tokyo: "Non mi sarei mai aspettato di essere il primo a vincere l'oro. Adesso ho realizzato. È molto diverso rispetto a prima della partenza per Tokyo. Qualche giorno prima era morto mio nonno ed ero qui senza entusiasmo. Oggi è una festa e non vedo l'ora di godermi tutto".

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