Olimpiadi invernali 2026, Calgary vota no: in gara ora Milano-Cortina e Stoccolma

La città canadese ha bocciato la possibilità con un referendum, le italiane sfidano la capitale svedese, che vive una situazione difficile

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La candidatura di Calgary per ospitare le Olimpiadi invernali 2026 è di fatto tramontata dopo che i cittadini hanno votato contro il piano della città canadese per ospitare i Giochi. I no hanno prevalso per il 56,4 per cento, come era previsto dagli ultimi sondaggi, e ora la strada di Milano e Cortina verso il traguardo ha davanti un solo ostacolo, quello della candidatura di Stoccolma, che però è alle prese con una difficile situazione governativa.

Pur trattandosi di un referendum non vincolante, lunedì il consiglio comunale di Calgary prenderà atto dei risultati e staccherà probabilmente la spina ("La gente ha parlato e l'ha fatto chiaramente", il commento del sindaco) e al quel punto la candidatura italiana di Milano e Cortina d'Ampezzo avrà come unica 'competitor' la capitale svedese, dove però l'amministrazione locale non appoggia la rassegna a cinque cerchi nel 2026 e manca ancora un governo nazionale dopo le ultime elezione politiche. Il comitato olimpico svedese non molla e ha scritto un appello ai partiti ricordando che il progetto è fatto soltanto di soldi privati, ma è molto probabile che presto anche Stoccolma si arrenda: entro l'11 gennaio infatti i governi dovranno dare tutte le garanzie, anche finanziarie, al Cio.

Alla fine del prossimo giugno a Losanna (la sessione comincerà il 24), il Cio sceglierà fra chi rimarrà in campo, ma evidentemente forse non ci sarà nemmeno bisogno di votare, se dovesse restare in ballo solo l'Italia. Intanto Milano e Cortina proseguono la loro corsa, a fine novembre a Tokyo Giovanni Malagò, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il governatore del Veneto Luca Zaia parleranno all'assemblea dei comitati olimpici nazionali, ma ormai la strada per la candidatura tricolore sembrerebbe tutta in discesa. La testimonial del progetto azzurro sarà Arianna Fontana, portabandiera a PyeongChang 2018

"Se non bastano i fondi privati, faremo noi l'ultimo sforzo": il ministro dell'interno Matteo Salvini corre a sostegno della candidatura olimpica di Milano-Cortina per i Giochi del 2026. In un'intervista a Leggo.it Salvini dice: "Ho visto il progetto, è uno di quelli a minor impatto economico della storia anche perché moltissime infrastrutture già ci sono". All'obiezione che il governo ha scelto di non destinare fondi al comitato organizzatore, il ministro risponde "se non bastano i fondi privati faremo noi l'ultimo sforzo. Penso che sia così affascinante il progetto delle Olimpiadi italiane alpine che i fondi privati si trovano. Certo se poi serve una mano ti portano un ritorno di immagine, di positività che vale la pena". Infine, a una domanda su cosa pensi della sindaca di Roma Virginia Raggi che invece ai Giochi disse di no, il ministro risponde: "chiedetelo a lei. Non lo so. Se guardiamo come sono finite alcune città olimpiche c'è poco da star sereni. Io voglio pensare positivo".

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