MONDIALI DI SCHERMA

Mondiali di scherma, Abodi: "Fornire elementi sulla grave decisione di squalificare Kharlan"

L'ucraina era stata esclusa dalla competizione per non aver stretto la mano all'avversaria russa Anna Smirnova. Successivamente la lettera di Bach e la riammissione in gioco. 

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Andrea Abodi interviene sul caso Olga Kharlan ai Mondiali di scherma. "In relazione alla squalifica comminata all'atleta ucraina Olga Kharlan dalla Federazione Internazionale Scherma, in occasione dei Campionati mondiali attualmente in corso di svolgimento a Milano, tenendo conto degli evidenti impatti che la decisione sta determinando al di là degli aspetti meramente sportivi, si richiede di fornire, con cortese urgenza, tutti gli elementi in vostro possesso che hanno condotto alla grave decisione, con riguardo anche alle tempistiche di approvazione del Regolamento sulla base del quale è stata assunta la decisione", si legge in una lettera inviata dal ministro per lo Sport e i Giovani al Presidente del Coni, Giovanni Malagò, al Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi, e al Presidente del Comitato Organizzatore 'Milano 2023', Marco Fichera. Ma poi ecco arrivare la buona notizia: la riammissione ai Mondiali di scherma e non solo. 

Dopo il grande clamore suscitato dalla decisione di eliminare Olga Kharlan dalla competizione, dunque, la querelle non accenna a placarsi. Anche Andrea Abodi è infatti intervenuto in prima persona per chiedere chiarimenti su quanto accaduto in pedana tra la campionessa ucraina e la russa Anna Smirnova e per far luce sulle regole alla base della decisione di squalificare l'atleta per non aver voluto stringere la mano all'avversaria alla fine dell'assalto dopo averla battuta 15-7. 

Intanto ci sono da registrare novità importanti che vanno praticamente a chiudere il caso: Olga Kharlan è stata riammessa ai Mondiali di scherma a Milano dove parteciperà con Ucraina alla gara a squadre di sciabola. Ma non è tutto: avrà anche un pass olimpico per Parigi 2024. A comunicarglielo il presidente del CIO Thomas Bach tramite una lettera indirizzata personalmente alla schermitrice. 

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