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IL CHIROPRATICO DEI VIP

Joseph Luraschi: "La chiropratica nello sport spopola perché migliora le performance"

Chiropratico di molti personaggi sportivi e dello spettacolo: "Previene anche gli infortuni"

20 Mar 2022 - 09:45
 © ufficio-stampa

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Negli ultimi anni, nel mondo dello sport, abbiamo sentito parlare sempre più dei chiropratici. Una figura che si è fatta avanti negli staff delle più importanti squadre e al fianco di grandi atleti come tennisti e nuotatori. Joseph Luraschi, chiropratico molto in voga in Italia, ci ha aiutato a capire il perché: "La chiropratica è un'arte, ma anche uno stile di vita che non è invasiva e aiuta il corpo a migliorare le performance e previene gli infortuni". Laureato in Inghilterra presso l’Anglo-European College of Chiropractic di Bournemouth, socio del centro Chiropratica CityLife Milano, Luraschi è molto social con oltre 30mila followers e tra i suoi pazieni ci sono personaggi sportivi di alto livello e vip dello spettacolo.

Cosa è la chiropratica?
"La chiropratica è uno stile di vita: è un’arte, ma è anche una scienza e una filosofia. È una pratica che nasce negli Usa nel 1895 e in Italia l'associazione opera dal 1974. Il concetto fondamentale è quello che il corpo guarisce da solo. Quando rimuovi le interferenze nella comunicazione il cervello ricomincia a funzionare: c'è un'intelligenza innata dentro di noi che comanda e controlla il nostro sistema. La chiropratica non cura, ma agisce sulla causa dei problemi". 

Perché negli ultimi anni è diventata sempre più popolare tra gli atleti?
"Semplicemente la chiropratica va a migliorare le performance: liberando il sistema articolare si ha più reattività muscolare e si va a migliorare i riflessi neurologici. Ricordo che è una pratica naturale, manuale e non invasiva quindi è preferibile al metodo farmacologico. Ora in qualsiasi sport, ad alto livello, il chiropratico è una figura fondamentale. Oltre a migliorare le prestazioni, si riduce anche il rischio d'infortuni e i tempi di recupero si velocizzano notevolmente". 

A quale sport può portare più benefici?
"Non c'è una risposta corretta perché la chiropratica aiuta qualsiasi individuo quindi, per assurdo, anche un giocatore di scacchi ne può beneficiare. Estremismi a parte, ora tutte le squadre di basket e calcio hanno inserito questa figura nel loro staff, ma anche tennisti e nuotatori. Per un pilota di moto o di Formula 1 ricorrere al chiropratico aiuta per migliorare i tempi di reazione e i riflessi. Si lavora sul centesimo di secondo, per non dire millesimo. Il corpo umano è più preciso di una F1".

Previene gli infortuni o migliora la prestazione?
"Come già accennato prima, entrambe le cose. Migliorando le prestazioni si prevengono gli infortuni e viceversa. La chiropratica agisce sul sistema neuromuscoloscheletrico, liberando le articolazioni si migliora la flessibilità. L'infortunio da trauma non si può prevenire, ma si può velocizzare il recupero. Un corpo sano, privo d'interferenze, guarirà naturalmente più in fretta: ci sono dati che lo dimostrano e non lasciano spazio a dubbi".  

Un trattamento è più efficace pre o post evento?
"Tanti atleti si fanno trattare prima, durante e dopo. Il trattamento prima della prestazione è come l'accensione dei motori, rilascia una scarica di endorfine ed adrenalina, è energia pura. Post evento è giusto farsi controllare, ma è più relativo se non c'è stato un problema, un trauma. In ogni caso a livello neurologico più trattamenti si fanno, meglio è per la performance. Ad ogni aggiustamento chiropratico c'è uno stimolo, un input che va al cervello". 

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