Clamorosa finale di frazione, con Ewan che cade in volata a pochi metri dal traguardo. Van der Poel resta maglia gialla
La prima vera occasione per vedere in azione i velocisti del gruppo in questo Tour de France regala la vittoria a Tim Merlier. Tre corridori restano in fuga nella Lorient-Pontivy (182,9 km): Jelle Wallays, Michael Schär e Cyril Barthe. Altre rovinose cadute caratterizzano anche questa frazione: le più “pesanti” riguardano Primoz Roglic (che giunge in ritardo) e, proprio a pochi metri dal traguardo, Caleb Ewan. Van der Poel conserva la maglia gialla.
Di certo non ci si può annoiare in questo inizio di Tour de France. Anche se ormai non ci contano quasi più le cadute (spesso rovinose) che si sono verificate in questi tre primi giorni del Giro francese. L’ultima arriva proprio nella volata finale della tappa da Lorient a Pontivy (182,9 km), quando Caleb Ewan cade insieme a Peter Sagan, toccandosi tra loro. Alla fine vince Tim Merlier (Alpecin-Fenix) che precede il compagno di squadra Jasper Philipsen e il francese Nacer Bouhanni (Arkea). Poi, due italiani: Davide Ballerini e Sonny Colbrelli. Dunque doppietta belga. Ma la volata, di fatto, è come se non ci fosse stata. Si è assistito a ben quattro cadute in 10 chilometri. In classifica generale, il prezzo più alto lo paga Primoz Roglic, che perde un minuto da Tadej Pogacar, anche lui in ritardo. Chi guadagna è invece Richard Carapaz, giunto a 14 secondi da Merlier. Bene anche Vincenzo Nibali, fresco di convocazione per le Olimpiadi, che riesce a evitare le cadute. In tutto questo, Mathieu van der Poel resta maglia gialla dopo avere tirato la volata per il compagno Merlier prima dell’ultimo chilometro.
Durante le prime fasi della frazione, inoltre, c’è stata anche una brutta caduta che ha visto coinvolto Robert Gesink (Jumbo-Visma), il quale si vede costretto a ritirarsi, Geraint Thomas (Ineos), ripartito ma dolorante, e lo sfortunatissimo Tony Martin (Jumbo-Visma), già “vittima” nella tappa inaugurale. Quest’ultimo, ad ogni modo, si rialza senza problemi. A undici chilometri dall’arrivo, c’è una scivolata di alcuni corridori a centro gruppo e questo spezza il plotone. Tra i coinvolti si segnalano anche Mark Cavendish (Deceuninck-Quick Step) e Miguel Angel Lopez (Movistar). Poco più tardi, invece, cade malamente uno dei grandi favoriti per il successo finale, vale a dire Roglic. A cinque chilometri dalla meta, i fuggitivi (Jelle Wallays, Michael Schär e Cyril Barthe) vengono ripresi dal gruppo. Successivamente, c’è un’altra bruttissima caduta, la quale rallenta anche Pogacar. Il campione uscente, ad ogni modo, non cade. Al contrario, finisce a terra Arnaud Demare (Groupama-FDJ).