ALPINISMO

Cazzanelli, Ratti e Della Bordella celebrano Bonatti e la sua memorabile impresa del 1965  

La ripetizione della via aperta dall’alpinista bergamasco sul versante nord della "Gran Becca" è avvenuta tra l’ultimo giorno di marzo ed il primo di aprile.

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Entrambi Guide del Cervino, François Cazzanelli e Francesco Ratti - insieme al presidente dei Ragni di Lecco Matteo Della Bordella - hanno reso omaggio a Walter Bonatti sulla parete nord del Cervino, ripetendovi la via da lui aperta nel corso della sua “prima invernale” (ed in solitaria), durata cinque giorni e conclusa in vetta il 22 febbraio del 1965, a chiusura di una irripetibile carriera sulle montagne di tutto il pianeta e prima di dedicarsi all’esplorazione.

Per François Cazzanelli e per i suoi due compagni di cordata, la Via Bonatti rappresenta la storia stessa dell’alpinismo o meglio uno dei suoi capisaldi e dei suoi capitoli più avventurosi e densi di significato. Cinquantasei anni fa infatti l’uscita in vetta lungo una via nuova lungo la parete nord del Cervino rappresenta l’epilogo ed il coronamento della carriera da alpinista di punta di Walter Bonatti (scomparso il 13 settembre del 2011, quasi dieci anni fa) che da lì in avanti si sarebbe dedicato all’esplorazione ed all’avventura non più limitata all’alta ed all’altissima quota ed infine alla divulgazione.

Partita alle cinque del mattino di mercoledì 31 marzo dal rifugio Hörnli (versante elvetico), la cordata Cazzanelli-Ratti-Della Bordella ha toccato alle nove di sera la croce che si innalza ai 4478 metri della vetta del Cervino. Dopo una breve sosta, la discesa lungo il versante italiano ed il pernottamento alla Capanna Carrel, raggiunta alle 23.30. Completando poi il loro exploit giovedì 1. aprile con una veloce discesa (resa possibile da un ottimo ri-gelo notturno…) e l’arrivo in due sole ore a Cervinia, dove ad attenderli c’era un… esclusivo ed abbondante pasta-party preparato dall’amico Stefano Stradelli. Come avevano già sperimentato all’inizio della scorsa estate - aprendo la difficile via “Incroyable” sul Pilastro Rosso del Brouillard, nel Monte Bianco - Cazzanelli, Della Bordella e Ratti hanno sfruttato le rispettive caratteristiche per progredire velocemente lungo ogni sezione della gigantesca parete. Un omaggio a Walter Bonatti che, appunto poco più di cinquantasei anni fa, in solitaria ed in pieno inverno (entrambe prime assolute, oltretutto aprendo una nuova via!) disegnò il suo capolavoro sulla “nord” del Cervino, esempio e fonte inesauribile di ispirazione per tutti gli alpinisti a seguire: da allora e fino ad oggi.

“Via Bonatti sulle parete nord del Cervino in giornata... A dream come true... Erano anni che sognavo di ripeterla!!! Mi sentivo attratto da questa linea per ciò che rappresenta per la storia dell’alpinismo. Poi con un team come Matteo Della Bordella e Francesco Ratti non si poteva fallire!! . Passo dopo passo il nostro pensiero era rivolto al mitico Walter Bonatti che ben cinquantasei anni fa, in solitaria e in pieno inverno, ha disegnato il suo capolavoro sulla parete nord del Cervino! Chapeau Walter, sei stato e sarai sempre una fonte inesauribile di ispirazione per tutti gli alpinisti! Questa è una via stupenda, che spero in futuro venga valorizzata e che merita molte più ripetizioni di quelle che conta attualmente”.

Così lo stesso Cazzanelli, ormai uno dei più forti alpinisti del panorama internazionale ed uno dei più carismatici e dotati di personalità, ha commentato la ripetizione portata a termine con il compagno di mille avventure Francesco Ratti (lecchese di origine ma valdostano… per scelta) e con il presidente dello storico sodalizio alpinistico dei “Ragni”. Per quest'ultimo tra l'altro l'exploit sulla parete nord ha rappresentato la prima volta in assoluto sulla "Gran Becca" e proprio su una delle vie più impegnative del suo versante più difficile!

A breve, proprio per favorire i tentativi di nuove ripetizioni “caldeggiati” dallo stesso François, sarà pubblicata una relazione dettagliata e aggiornata, nella speranza che altri alpinisti mettano nel mirino nuove ripetizioni della storica “Bonatti”.

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