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ATLETICA

Atletica, Jacobs stecca a Belgrado: falsa partenza in finale. Sorriso Dosso

Il campione olimpico aveva vinto la batteria in 6.56

07 Mar 2022 - 21:53

L'olimpionico dei 100 metri, Marcell Jacobs, è stato squalificato per falsa partenza nella finale dei 60 metri del meeting di Belgrado. Il rappresentante delle Fiamme Oro era in corsia e ha lasciato la pista fra le grida di delusione del pubblico. In precedenza Jacobs aveva vinto la propria batteria, correndo in 6.56. Nei 60 femminili successo della rappresentante delle Fiamme Azzurre, Zaynab Dosso.

"È la prima falsa partenza della mia vita, non era mai successo - le parole di Marcell Jacobs (Fiamme Oro) - ma non ho rabbia, oggi serviva capire queste cose, non pensare al tempo o al piazzamento. Meglio farla ora che farla ai Mondiali. La pedana e' molto rialzata, con tante vibrazioni, molto rimbalzante: potenzialmente si puo' correre veloce ma va interpretata bene, e oggi ho capito come fare. Ce sono state davvero tante, di false, oggi pomeriggio: sia nella gara maschile sia in quella femminile sono stati squalificati gli atleti in quarta e in sesta corsia. Peccato perche' a livello tecnico ero partito anche bene". Era l'ultima gara prima della rassegna iridata: previsti tre turni nella giornata di sabato 19 marzo. Il campione olimpico dei 100 e della 4x100 aveva passeggiato in batteria con 6.56, allungando a nove la striscia di gare consecutive stagionali senza sconfitte nei 60 tra batteria e finale. Poi quel movimento sui blocchi, il secondo sparo, il giudice che sventola il cartellino rosso, la gara che finisce prima di iniziare. Dopo una seconda falsa, la vittoria va allo slovacco Jan Volko con crono relativo (6.69).

Anche al femminile, si "balla" in partenza. La terza e' quella buona e Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) conferma di trovarsi nella condizione della vita, devastante soprattutto nella fase lanciata. Eppure l'uscita dai blocchi e' ancora da rivedere: il 7.21 finale, ma anche il 7.20 della batteria ha margini ampi di progresso. "Sono molto sodisfatta di come ho gestito la gara perche' non era facile a livello nervoso", il commento della primatista italiana, 7.16 agli Assoluti indoor otto giorni fa. Nulla puo' l'iraniana Farzaneh Fasihi (7.31). Ci provava da due anni, lo assaltava praticamente in ogni gara. Quel 6,19 gli sfuggiva sempre. Oggi quel limite si e' arreso sotto i colpi di un Armand Duplantis stratosferico. L'ennesimo 6 metri (6,00 alla prima prova) e' la formalita' per introdurre il campione olimpico verso un'altra serie di tentativi a 6,19: buonissimo il primo, meno riuscito il secondo, perfetto il terzo. Dopo due stagioni il 22enne fuoriclasse svedese cancella il 6,18 di Glasgow (15 febbraio 2020), aggiunge un altro tassello alla propria collezione di primati (e' il terzo, sempre un centimetro in piu' rispetto al precedente) e certifica che sulla pedana dei Mondiali indoor si puo' volare. Tempo nemmeno due settimane e sara' di nuovo li' a sfidare la barriera dei 6,20, inimmaginabile finche' questo portento non si e' affacciato nel circus dell'atletica mondiale.

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