Jasper Philipsen (Uae Emirates) vince 15a tappa della Vuelta, da Mos a Puebla de Sanabria. Il belga anticipa allo sprint Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) e Jannik Steimle (Deceuninck-Quick Step). Tra i protagonisti di tappa l’azzurro Mattia Cattaneo, ma al bergamasco non basta entrare nella fuga giusta e provare l’azione solitaria nel finale: il gruppo, con la maglia rossa Roglic e i velocisti, lo riprende ai 3,5 dall’arrivo.
L’Italia della bici va molto vicina a riportare un azzurro per primo al traguardo in una tappa della Vuelta (l’ultimo a riuscirci è stato Elia Viviani, nell’ultima tappa del 2018), ma alla fine della 15a frazione può solo applaudire il cuore di Mattia Cattaneo, beffato nel finale. Il bergamasco della Deceuninck-Quick Step sente che la frazione più lunga dell’edizione numero 75 della corsa in terra iberica (230 chilometri da Mos a Puebla de Sanabria) può essere quella giusta e riesce ad entrare in una fuga di tredici uomini. All’altezza del cartello dei 30 chilometri dall’arrivo prova l’azione solitaria: sembra quella vincente, ma nel gruppo i velocisti resistono ai cinque Gran premi della montagna di terza categoria di giornata e le loro squadre tirano sotto la pioggia per ricucire lo strappo.
Le speranze di Cattaneo si spengono a 3,5 chilometri dalla linea del traguardo, una vera e propria beffa. Si arriva perciò allo sprint: non mancano le solite scintille ma Jasper Philipsen indovina la traiettoria giusta nelle ultime curve e ha nettamente la meglio su Pascal Ackermann e Jannik Steimle. L’arrivo in volata permette a Primoz Roglic di conservare il primato in classifica generale: lo sloveno della Jumbo-Visma ha sempre 39” su Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) e 47” su Hugh John Carthy (EF Pro Cycling), in attesa delle tappe di venerdì e (soprattutto) sabato che decideranno chi salirà sul podio di Madrid, domenica, con la maglia rossa sulle spalle.
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