LA RECENSIONE

Grid è tornato più divertente e cattivo che mai: c'è lo zampino di Alonso

I consigli e la supervisione del pilota spagnolo nel nuovo capitolo del titolo di guida automobilistica

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C'è anche Fernando Alonso in Grid, l'ultimo capitolo della serie automobilistica creata da Codemasters, già papà delle serie F1 e DiRT. Lo spagnolo, ex campione di Formula 1, vincitore della 24 Ore di Le Mans e pilota della Ferrari, ha iniziato un percorso che oggi lo vede protagonista anche nelle gare di endurance e sugli ovali americani a caccia della Triple Crown, e la sua esperienza è stata sfruttata per creare un gioco racing ancora più fedele alla realtà. Nel nuovo Grid, inoltre, è presente la Fernando Alonso Challenge, una serie di sfide con la sua Renault R26 di F1 al termine delle quali verrete incoronati suoi degni eredi. Ma Grid è tanto altro. Vediamo quanto in questa nostra prova su PS4. Innanzitutto vi troverete davanti un parco auto quasi infinito: Touring Car, Stock Car, Tuner Car, GT Car, Formula 3, Prototipi e Gruppo 7, compresi alcuni mezzi iconici come la Porsche 911 RSR, la Ferrari 488 GTE, la Ford GT40 o la Pontiac Firebird Modified. Tutte da scatenare su dodici tracciati sparsi per il mondo. Da Shanghai a Indianapolis, tra tortuosi cittadini e piste di velocità, con percorsi multipli e condizioni meteorologiche variabili.

Il clou del gioco, comunque, è una modalità carriera a dir poco esagerata e una serie di avversari davvero tosti. Soltanto se riuscirete a batterli, potrete diventare il campione delle Grid World Series. Prima, però, dovrete affrontare un centinaio di eventi divisi per percorsi carriera (Touring, Stock, Tuner, GT, Invitational e la Fernando Alonso Challenge) e classi (racing, gara ovale, time trial, time attack, skirmish e hot lap) con tanto di showdown finali da affrontare. Di giorno, di notte, su asciutto o su bagnato. Dalla F1 sino alla Nascar. Magari le sfide per ciascun percorso non sono tantissime (26 per l'Invitational, 13 per le altre), ma poter affrontare, e magari battere, un cagnaccio come Alonso, non ha prezzo. E più si vince, più si guadagnano premi per acquistare auto e sbloccare gadget vari. Come detto, raggiungere lo showdown finale è il vostro obiettivo e dopo averne vinti almeno quattro, si potrà passare alle World Series per diventare il numero uno dei numeri uno. Oltre alla carriera, però, c'è solo una modalità di gioco libero in cui si possono creare le proprie gare e un multiplayer online che comunque promette altrettanto divertimento.

Peccato anche che manchi uno splitscreen in locale: ci sarebbe stato davvero bene. Non manca, invece, un grande garage in cui fanno bella mostra di sé i vostri mezzi e una dettagliata bacheca con piazzamenti ottenuti e obiettivi sbloccati. Il modello di guida utilizzato è di fatto quello di un arcade e questo, visto il genere e lo stile di gioco, è solo un plus. Intendiamoci, c'è la possibilità di fare alcune regolazioni del set-up e si possono modificare diversi parametri come la difficoltà dell'IA, gli aiuti elettronici o i danni. Ma non si può certo paragonare a una simulazione di guida. Proprio per questo, il pad va più che bene e non si sente la mancanza di un volante o di una pedaliera. La vera chicca però, sta nell'Intelligenza Artificiale. I vostri rivali saranno tosti, furbi, cattivi e rancorosi come mai si era visto in un gioco automobilistico. Merito anche della consulenza dello stesso Alonso, uno che nel corpo a corpo non si è mai tirato indietro, e del suo team eSports. Addirittura in certe occasioni vi sembrerà di trovarvi davanti (o dietro) dei piloti con reazioni quasi umane. L'IA attacca, si difende, non vi molla mai. Per fortuna avrete dalla vostra parte un compagno di squadra pronto a guardarvi le spalle. Finché non lo farete arrabbiare...

Sul piano tecnico, questo Grid è davvero ben fatto. Le auto sono graficamente perfette e anche dal punto di vista della reazione in strada ricalcano quelle della realtà. Grande attenzione è stata dedicata anche ai danni e basta una toccatina per veder rovinare la carrozzeria del vostro gioiello o di quello degli avversari. Bellissime e dettagliatissime anche le ambientazioni, le piste e tutto quello che c'è attorno. Ai massimi livelli gli effetti di luce e atmosferici, mentre sono nella media quelli sonori e il commento in italiano a due voci. Insomma, questo Grid ci ha conquistato per la sua semplicità, la sua bellezza e l'adrenalinico livello di sfida.

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