DAKAR 2020

Dakar 2020: seconda tappa a De Villiers  e Branch, male Alonso

Il sudafricano su Toyota e il pilota del Botswana su KTM vincono rispettivamente nella categoria auto e moto. Problema meccanico per lo spagnolo

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Sono Giniel De Villiers e Ross Branch i protagonisti della seconda giornata della Dakar 2020, da Al Wajh a Neom: il sudafricano e il pilota del Botswana (miglior esordiente l’anno scorso) conquistano la seconda tappa della corsa. Nelle auto in classifica generale conduce Terranova, attardato Fernando Alonso per un guaio meccanico. Nelle moto Branch precede di 1’24” il leader della generale Sam Sunderland. Primo italiano Maurizio Gerini, 26° nelle moto.

MOTO
La seconda tappa della Dakar 2020 che quest’anno si disputa in Arabia Saudita è la più breve, 393 km in totale. La Super Marathon è una tappa speciale di 367 km con appena 26 km di collegamento prima del percorso cronometrato, raggiungendo anche un’altezza di 400 m. La vera sfida sarà una volta concluso il percorso. Super Marathon infatti significa che per i piloti Elite (i primi 25) le riparazioni potranno essere effettuate in un arco di tempo di massimo dieci minuti.

Servirà quindi non spingere troppo per evitare danni importanti ai mezzi. L’uomo da battere è Toby Price, che ha conquistato il successo nella prima tappa ma parte male e scala subito nelle retrovie. Cade il boliviano Daniel Nosiglia Jager, undicesimo l’anno scorso nella Dakar. Il centauro sudamericano è costretto a ritirarsi per un lieve trauma cranico. Stop forzato anche per la giovane Laia Sainz nella prima parte della speciale, la caduta fa perdere venti minuti alla pilota spagnola. Nella seconda tappa domina su KTM il pilota del Botswana Ross Branch, il miglior esordiente nell’ultima edizione della Dakar. In seconda posizione il nuovo leader della generale, l’inglese Sam Sunderland (KTM) a 1’24”, terzo il cileno Pablo Quintanilla (Husqvarna) a 2’21”.

In classifica generale Sunderland conduce con un vantaggio di 1’ 18” su Quintanilla e di 1’32” sull’argentino Kevin Benavides (Honda), quarto nella giornata di oggi. Il primo tra gli italiani è Maurizio Gerini che arriva ventiseiesimo, il suo distacco in classifica generale è di 56 minuti e 35 secondi.

AUTO
La carovana del rally più impegnativo al mondo affronta la tappa Al Wajh-Neom da 393 km complessivi. Il percorso va in direzione nord sulla costa saudita del Mar Rosso per una tappa sulla carta accessibile dal punto di vista tecnico, in cui gli equipaggi incontreranno principalmente terreno e ghiaia, mentre saranno assenti le dune. Fondamentale non correre rischi eccessivi per non compromettere definitivamente le speranze di alta classifica.

Gli occhi sono naturalmente puntati su Fernando Alonso. Il pilota spagnolo, insieme al connazionale Marc Coma, ha concluso la prima tappa in undicesima posizione con la sua Toyota, dovendo fare i conti anche con delle forature e alcune problematiche di navigazione. Il due volte campione mondiale in Formula 1 parte forte e lotta per rimanere stabilmente tra i primi dieci, poi però a 160 km dalla partenza colpisce una roccia nascosta e lo costringe a rimanere fermo in attesa di riparare il danno.

Tutta la pressione è sul lituano Vaidotas Zala (Mini), vincitore nella prima tappa, che soffre in partenza lo svantaggio di dover avanzare senza riferimenti e cede rapidamente terreno agli avversari. Il sudafricano Giniel De Villiers si aggiudica la seconda tappa approfittando di un errore del saudita Yazeed Al Rajhi che aveva comandato la gara fino agli ultimi chilometri.

Secondo al traguardo Orlando Terranova (Mini) a 3’57”, il pilota argentino sfrutta anche il sesto posto nella prima tappa e si porta al comando della classifica generale con 4’43” di vantaggio sullo spagnolo Carlos Sainz (Mini). Quinto e sesto rispettivamente il vincitore della prima tappa Zala e il migliore nella seconda De Villiers.
 

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