MXGP diventa Pro per sfidare Cairoli ed Herlings

La nuova fisica vi fa davvero sentire in sella a una moto da cross: tutto più difficile, ma mai così realistico

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MXGP diventa Pro perché se volete davvero provare a inserirvi nella battaglia tra Antonio Cairoli e Jeffrey Herlings per il titolo più prestigioso del fuoristrada a due ruote, non basta più un videogioco normale. Scherzi a parte, con MXGP Pro i ragazzi di Milestone hanno voluto fare un deciso passo avanti, portando il nuovo capitolo dedicato al Mondiale motocross verso la definizione di simulazione vera e propria. Dopo aver fatto debuttare l'Unreal Engine 4 con MXGP3, i programmatori italiani sono riusciti a sfruttare ancora meglio (ma probabilmente non al massimo) le potenzialità del nuovo motore grafico per dare vita a una muova storia nella serie.

MXGP Pro non è solo un aggiornamento delle versioni precedenti, ma qualcosa di nuovo per quanto riguarda la guida. Grazie anche all'aiuto e ai consigli di tanti dei protagonisti del campionato MXGP e MX2, adesso si prova davvero quello che vive chi sale in sella a questo bolidi artigliati e si lancia in pista tra salti, cunette e canali. Insomma, si diventa dei crossisti "pro" visto che adesso il pilota esegue alla perfezione tutti i movimenti che fanno in sella i campioni del mondo. E guidare moto di 450 o 250 cc (ma ci sono anche le due tempi da 250 e 125 cc) non è un gioco da ragazzi. Perché queste moto scalciano a ogni sobbalzo e quelle che prima erano operazioni di routine come atterrare da un salto, frenare a tutta potenza o infilarsi a tutti gas in un canale, adesso ti mettono a dura prova. All'inizio è quasi frustrante, soprattutto per chi ha ancora in testa i titoli precedenti. Per fortuna vengono in soccorso un tutorial preciso e dettagliato e una fase di allenamento con numerose prove che ti "costringono" a imparare la decisiva fase della partenza o l'insidiosissima guida sul bagnato, giusto per fare un paio di esempi. Poi, se ancora non vi sentite del tutto sicuri per affrontare una carriera da pilota di motocross contro i giganti della specialità, ecco la comparsa di un compound non certo open world, ma che vi permette di cimentarvi su un tracciato outdoor e su uno da supercross per imparare i segreti del mestiere. Anche in gara. Se, però, volete godervi una sfida più rilassante senza dovervi per forza stancare come un vero pilota, ecco che alla fisica "pro" si affiancano quella "semi pro" e la standard, che, con una serie di aiuti come vi permettono di divertirvi senza rischiare di cadere a ogni curva... Certo, la differenze è evidente e in questo caso si passa dalla simulazione al gioco in stile quasi arcade. Abbastanza, comunque, per gustarvi il notevole progresso fatto in fase di deformazione del terreno, che in questo MXGP Pro rasenta davvero la perfezione. A ogni sgasata o derapata, infatti, corrisponde un solco profondo lasciato dalla vostra gomma posteriore, con tanto di terra e sassi sparati a chi vi segue. Realismo puro, anche grazie a dei replay multicamera che catturano le emozioni della vostra prestazione e le rendono pubbliche.

Per il resto, schema classico con gare singole, carriera, campionato, time attack, e multiplayer online, affiancate dalla solita enorme possibilità di personalizzare pilota e moto, con una serie di ricompense da utilizzare nel negozio virtuale per ogni risultato ottenuto. Non manca un team manager che in modalità carriera vi seguirà e spronerà passo passo. Insomma, tutto perfetto? In effetti qualche pecca nella nostra prova su PS4 l'abbiamo trovata, anche se di contorno o quasi. Come ad esempio il rumore dello scontro con altri piloti o oggetti a bordo pista, che assomiglia più a lamiere di macchine in un autoscontro, o la presenza di un menù fin troppo basico, insieme a intermezzi altrettanto minimal. Quello che può rischiare di essere davvero fastidioso, però, sono i tanti, troppi caricamenti che, seppur brevi, si infilano tra una "X" premuta e l'altra E poi perché limitarsi a presentare il parco piloti e il calendario (senza il "Nazioni", tra l'altro) aggiornato solo al 2017? MotoGP18, che è della stessa famiglia, è riferito alla stagione in corso e lo stesso meriterebbe MXGP.

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