E' una storia strana la sua. Particolare. C'è di mezzo una qualche cecità, un errore di misura - valutazione più che altro -, un piccolo "pentimento" (del club) e, in fondo a questo lunghissimo rettilineo, un amore che adesso si allunga. Definire Suso la grande sorpresa di questo sorprendente Milan è un eufemismo. Non solo perché si è ritagliato un posto da titolare inamovibile e segna con una certa continuità, ma anche e soprattutto perché dai suoi piedi, dalle sue giocate, passa gran parte della fortuna di Montella. E' accaduto a Doha, l'ultima volta, nella finale di Supercoppa vinta contro la Juve. Per informazioni chiedere a Bonaventura, che ha raccolto il suo assist vincente in occasione del gol dell'1-1 dei rossoneri, e a Evra, che lo sta ancora cercando per il campo adesso...
Logico, tremendamente logico, quindi, che il Milan adesso lo blindi, se lo tenga stretto, si sia da fare per evitare che l'attenzione di altri club possa portarlo lontano da Milanello. In parte è paradossale questo: un anno fa era stato spedito a Genova a farsi le ossa dopo troppe settimane trascorse in panchina. Ora, 12 mesi dopo, è l'uomo in più della banda rossonera. Il calcio toglie e il calcio, fortunatamente, restituisce.
Fatto sta che il club e il giocatore si sono seduti attorno a un tavolo per discutere il rinnovo del contratto e l'accordo è stato praticamente raggiunto a tempo di record. Il Milan ha promesso allo spagnolo un prolungamento fino al 2021 e messo sul piatto 2 milioni di euro l'anno più bonus legati alla Champions. Stretta di mano e via, tutti felici e contenti. Non resta che attendere l'ufficialità, ma trattasi di dettagli. Il Milan dei giovani ha tutta l'intenzione di ripartire anche dal giovane Suso. Perché sbagliare sarà stato anche umano, ma perseverare...
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