Balotelli: "Io capitano? Segnale importante non per me ma per gli immigrati. Sul razzismo l'Italia deve svegliarsi"

SuperMario: "Sono pronto per giocare ad altissimi livelli, sogno ancora il Pallone d'Oro". Mancini annuncia il 4-3-3 contro l'Olanda

  • A
  • A
  • A

Il terzo e ultimo test della Nazionale sarà contro l'Olanda. Mancini ha scelto il 4-3-3 con Belotti centravanti, niente Balotelli: "Sarà un test importante per il nostro futuro - ha commentato -. Mario ha buttato qualche anno, ma ne ha ancora tanti davanti per rifarsi". In conferenza anche SuperMario: "Io capitano sarebbe un segnale forte per gli immigrati, ma io devo pensare a fare gol. Sogno ancora il Pallone d'Oro".

L'Olanda come terzo e ultimo test dopo Arabia Saudita e Francia. Il ct Mancini è pronto alla terza uscita alla guida della Nazionale e alla vigilia della sfida di Torino contro un'altra esclusa eccellente dal Mondiale, anch'essa per mano della Svezia, ha svelato la formazione: Perin; Zappacosta, Caldara, Romagnoli, Criscito; Jorginho, Cristante; Bonaventura, Insigne, Verdi e Belotti. Con un 4-3-3.

Assente Balotelli dopo qualche problema fisico nelle due partite precedenti, ma è proprio sull'attaccante più chiacchierato del momento che Mancini si è soffermato: "Quanti ne vorrei come lui? Me ne basta uno - ha sorriso -, ma ho avuto la fortuna di averlo da ragazzo. Fece dei gol importanti. Ha buttato qualche anno, ma è giovane e ha ancora molti anni davanti per rifarsi".

Contro l'Olanda torna il 4-3-3 che a gara in corso può trasformarsi in un 4-2-3-1: "Jorginho è abituato a giocare a tre in mezzo. Verdi può giocare anche da interno di centrocampo, ma può giocare meglio di altri dietro le punte. Ha qualità, classe e tecnica. Sarà una partita molto importante per il nostro futuro. I quattro gol subiti in due partite arrivano tutti da errori nostro".

Il ritorno in Azzurro di Mario Balotelli ha diviso l'opinione pubblica, soprattutto per la possibilità di vestire la fascia da capitano in particolari occasioni. A San Gallo è apparso uno striscione contro questa ipotesi, mentre a Nizza i tifosi francesi lo hanno adottato. "Non è mai facile parlare di chi non ti vuole bene - ha commentato l'attaccante rivolgendosi a chi lo ha attaccato -. Non tutti ti capiscono fino in fondo, ma mi sono concentrato su chi mi ha aiutato. In un momento così ringrazio loro. Il discorso di quello striscione razzista ("Il mio capitano ha sangue italiano" ndr) è complicato. L'ho vissuto sulla mia pelle quando ero piccolo, mentre oggi non se è razzismo o gelosia. Fa male. E' ora che gli italiani si sveglino". La fascia da capitano però non porterebbe pesi per SuperMario: "A me cambierebbe poco, sono in questa Nazionale per fare gol. Posso essere un esempio anche senza la fascia. Per gli altri, gli immigrati africani intendo, sarebbe invece un segnale forte".

Senza squadra dal 30 giugno, Balotelli sta cercando la nuova avventura: "Ci sono poche squadre italiane perché Raiola chiede troppi soldi - ha scherzato -, ma se sono in Nazionale è perché sono pronto a giocare ad altissimi livelli. Mi sono ambientato molto bene in questo gruppo e voglio che la mia presenza sia positiva per tutti. Il mio sogno è il Pallone d'Oro e non mi arrenderò mai, provarci non fa male a nessuno".

Il ritorno in Nazionale arriva dopo non essere stato convocato da Conte e Ventura. "L'idea del perché Ventura non mi abbia chiamato ce l'ho, ma la tengo per me - ha concluso Balotelli -. Ne abbiamo anche parlato, ma non ho capito le sue spiegazioni. La scelta di Conte invece fu giusta, non stavo bene fisicamente".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti