EUROPEI

Volley, Europei femminili: Italia ko, la Serbia si impone 3-1 e va in finale

Le campionesse del Mondo si aggiudicano la sfida al quarto set, per le Azzurre resta l'obiettivo bronzo

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Alla fine hanno fatto la differenza troppi decisivi errori a catena. Il cammino Europeo delle ragazze terribili s’interrompe nella semifinale della Sports Hall di Ankara (Turchia), dove le campionesse del Mondo della Serbia si impongono 25-22, 25-21, 21-25, 25-20, eliminando così l’Italia di Mazzanti, che può recriminare per essere crollata nei momenti chiave del match. Le slave affronteranno in finale la Turchia; per le Azzurre c’è solo la possibilità del bronzo contro la Polonia.

Un incandescente primo set viene conquistato dalle campionesse del Mondo, nonostante un buonissimo avvio da parte delle azzurre, che si portano sul 10-6 grazie a una spettacolare Chrichella e un’ottima Folie. L’allungo, però, non si rivela decisivo ai fini del successo nel primo parziale, perché le slave reagiscono da par loro con Boskovic, la pipe di Mihajlovic e l’ace di Busa, che consentono alla Serbia di riportarsi a contatto (14-13). Nonostante una splendida Egonu, le nostre avversarie si portano avanti per la prima volta con la diagonale di Boskovic. Folie attacca in rete il primo tempo, Egonu rischia troppo e attacca out in diagonale, Sorokaite serve lungo e consegna il 25-22.

L’inizio del secondo parziale gira sullo stesso copione del primo: Folie serve bene, Egonu non spreca la free-ball del 4-1 con uno splendido diagonale. Un altro ace della nuova giocatrice di Conegliano regala il 7-4, ma l’ennesimo black-out azzurro consente alla Serbia di rimontarci dopo il muro di Mihajlovic su Egonu. Le ragazze allenate da Zoran Terzić scappano sul +4 col primo tempo di Popovic; due ace consecutivi di Egonu valgono il 17 pari. Uno scambio infinito (con delle difese allucinanti della Serbia) porta all’errore di Egonu, che colpisce a tutto braccio e la mette fuori. Questo punto del 21-20 fa girare l’inerzia del match. Mihajlovic regala il 25-21 e la seconda frazione di gara.

Servirebbe un miracolo alle ragazze di Davide Mazzanti per cercare di rientrare in qualche modo in partita. Un mezzo miracolo si concretizza nel terzo set, durante il quale è sufficiente limitare il numero di errori per accorciare le distanze in questa partita. La svolta arriva quando, sul 18 pari, due ace di Sorokaite e il muro di Folie fanno scappare l’Italia; il mani fuori di Sylla e l’attacco di Egonu dimezzano lo svantaggio (25-21). Ma è soltanto un’illusione. Nell’ultimo decisivo set la Serbia fugge sul 17-11 e mette la parola “fine” sul match, chiudendolo con il mani fuori di Veljkovic e volando così in finale. Domani l’Italia affronterà la Polonia per la medaglia di bronzo.

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