ASSOCIAZIONE ITALIANA PALLAVOLISTI

100 giorni di AIP: presente e futuro dello spogliatoio più grande d'Italia

Il punto sui primi mesi di lavoro di una realtà che sta trovando molto spazio nel panorama pallavolistico

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L’Associazione Italiana Pallavolisti si è presentata in via telematica al pubblico e alla stampa nel suo 100º giorno di vita. Un’occasione più che utile per dichiarare obiettivi e descrivere lo stato dei lavori, perennemente in corso, per lo “spogliatoio più grande d’Italia”. Una realtà che dal giorno della sua fondazione, il 26 giugno 2020, ha raccolto più di 400 associati, dalla SuperLega maschile alla Serie A1 femminile fino alla pallavolo giovanile e il sitting volley.

In questo percorso impegnativo e stimolante sono stati centinaia gli incontri con forze politiche, sociali e sportive, come hanno ricordato a più riprese i rappresentanti dell'Associazione (a testimoniare in via telematica il presidente De Togni, il segretario generale Centomo e il board pressoché al completo). Diversi i giocatori e le giocatrici presenti, da Marco Falaschi a Enrica Merlo, passando per la capitana della Nazionale, Cristina Chirichella, Oreste Cavuto, Alessia Gennari, Simone Anzani e tanti altri. Un ringraziamento speciale è andato anche a chi ha partecipato alla fondazione di questa realtà: Simone Tiberti, Daniele Sottile, Valentina Arrighetti e Gaia Moretto.

I tavoli di confronto in questi mesi sono stati molteplici. Pur essendo numerosi quelli avvenuti con Lega maschile e femminile, fa scalpore il fatto che non ci sia mai stato un colloquio con il presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Bruno Cattaneo: "Non ha mai risposto alle nostre richieste - spiega il presidente di AIP, Giorgio De Togni. Faremo di tutto per poterlo incontrare". Non sono mancate le riunioni con procuratori, CONI, Associazione Medici Italiani Volley e Associazione Italiana Calciatori, senza dimenticare il confronto forse più importante con il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora

La speranza del presidente De Togni e del quadro intero è che le stesse Leghe possano aumentare il coinvolgimento di AIP, fin dall'inizio a stretto contatto con giocatori, giocatrici e addirittura genitori, assodata la volontà dell'Associazione di dare il suo apporto per aiutare il volley giovanile. Anche l'impegno per la risoluzione degli spinosi casi relativi a Filippo Lanza e Michele Baranowicz è cosa nota: "Siamo stati accolti positivamente da tutti e anzi stiamo facendo da collante tra tutte le entità che fanno parte del sistema, dando una mano a trovare delle soluzioni dove possiamo", ha sottolineato De Togni.

A confermare le buone intenzioni di AIP c'è stata la testimonianza di Cristina Chirichella, un'associata della prima ora, che ha voluto farsi carico di quello che può essere riassunto come un pensiero generale dei pallavolisti di Serie A: "Grazie per  quello che fate. Siamo solo agli inizi, ma l’AIP può diventare qualcosa che ci darà tantissimo aiuto in futuro. Più siamo e più la nostra voce sarà ascoltata".

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