TENNIS

US Open: Nadal evita la rimonta, Medvedev si arrende in finale al quinto set

Quarto titolo a New York per lo spagnolo che batte il russo dopo quasi 5 ore nella terza finale più lunga nella storia del torneo

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Rafa Nadal per la quarta volta è campione agli US Open, ma servono 4 ore e 51 minuti insieme a cinque set per piegare Daniil Medvedev 7-5 6-3 5-7 4-6 6-4 nel terzo atto finale più lungo nella storia del torneo. Match dai due volti, con Nadal avanti di due set prima che il russo si metta a giocare a tutta ogni punto, arrivando a sfiorare un’impresa incredibile. 19esimo Slam in carriera per Nadal, a uno solo dal record di Federer.

“Ora capisco perché Medvedev è al numero 4 del mondo”. “Avevo già pronto il discorso per una sconfitta rapida in tre set”. Pensieri e stato d’animo di Nadal e Medvedev al termine di una splendida finale che ha premiato ancora uno dei cannibali del tennis di oggi, ma il russo, dopo i fischi e i battibecchi con il pubblico dei giorni scorsi, è da applausi. La semifinale con Berrettini e la finale con Medvedev, però, hanno permesso a Nadal di assaggiare di nuovo con la propria racchetta che cosa prema nel tennis mondiale alle spalle di una generazione irripetibile composta da lui, Djokovic e Federer. Lo svizzero è a 20 Slam in carriera, ma Rafa, con la vittoria sofferta in finale, è lì a 19, appena uno in meno, nell’eterno confronto-scontro con lo svizzero.

Match che mai come in questo caso si può definire suddiviso in due parti, perché a guardare solamente i primi due set sembrava essere una sceneggiatura abbastanza prevedibile. Medvedev che ci prova, con coraggio e quasi sfrontatezza, ma alla fine deve arrendersi alla classe e al talento senza tempo del 33enne spagnolo, capace di variare e modellare il proprio tennis in relazione all’avversario, senza però rinunciare alle accelerate di sempre. Il 7-5 6-3 in favore di Nadal dopo meno di due ore sembra anticipare i titoli di coda della sfida, con il cerimoniale quasi tutto pronto quando nel terzo parziale ci si trova sul 4-4, con due palle break in favore dello spagnolo che così andrebbe a servire per il titolo.

Medvedev però è come se si liberasse mentalmente, gestisce il momento delicato prima di lasciar fluire tutto il suo tennis senza più blocchi eppure in assoluto controllo. Parzialone complessivo di 8 punti a 1 e lo svantaggio nei set è dimezzato. Inizio di quarto set in cui entrambi sia Nadal che il russo rischiano di perdere il servizio prima di salvarsi in qualche modo, Medvedev poi svolta ancora nella sua finale piazzando il break forse più importante della carriera che gli permette di conquistare il parziale sul 6-4 e trascinare la sfida dopo quasi 4 ore al quinto set.

Nadal ha bisogno di attingere a tutto quello che ha per evitare che la trance agonistica del russo sfoci in una rimonta impensabile: 3 palle break salvate in avvio, prima di strappare la battuta al russo e avanzare sul 3-2, turno di battuta ancora rubato a Medvedev che si ritrova indietro 5-2 con Nadal che serve per il titolo. Il russo però sopravvive con classe e coraggio, rovescio e discesa a rete per il break a proprio favore, prima di arrivare sul 5-3 con lo spagnolo di nuovo a servire per chiudere. Nadal deve ancora tremare, due dritti sbagliati e palla break da salvare, Medvedev a sua volta annulla due match point prima di perdere la misura in risposta, con il maiorchino che può finalmente liberare tutta la propria gioia dopo 4 ore e 51 minuti di gioco nella terza finale più lunga che si sia mai vista sul cemento degli US Open.

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