Il numero uno al mondo vince 7-6 6-2 contro il francese che, prima del match, gli ha regalato una carta
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A un anno di distanza, Jannik Sinner torna in finale all’Atp Masters 1000 di Cincinnati. Il campione in carica del torneo in scena in Ohio supera 7-6(4), 6-2 Terence Atmane in semifinale, nel giorno del suo 24° compleanno, e si conquista così il diritto di poter difendere nell’ultimo atto il trofeo vinto già nel 2024. Il match dura solo 1h26’, con il numero 1 al mondo che ora aspetta il vincitore dell’altra semifinale tra Alcaraz e Zverev.
Dopo non aver concesso neppure un set ai suoi avversari nei turni precedenti, Jannik Sinner si presenta alla semifinale contro Terence Atmane con i grandi favori del pronostico, sebbene il francese lungo il suo cammino abbia eliminato giocatori importanti come Cobolli, Fonseca, Fritz e Rune. Prima di scendere in campo, simpatico siparietto nel tunnel con Atmane che ha voluto regalare al numero uno al mondo (che proprio oggi ha compiuto 24 anni) una carta Pokemon.
Sinner però non perde la concentrazione e si dimostra implacabile nei propri turni in battuta nel corso del primo set, ma anche Atmane non sbaglia mai a servizio, tanto che nessuno dei due atleti concede nemmeno una palla break. La frazione si risolve allora al tie-break, dove a vincere 7-4 è Sinner, che si prende così un importante vantaggio nel punteggio complessivo. L’azzurro fatica però in apertura di secondo set, prolungando più del dovuto il game che inaugura la frazione.
Sinner vive un momento di difficoltà, legato forse a qualche problema di respirazione, ma poi riesce a riprendersi e toglie il servizio all’avversario alla seconda palla break, salendo improvvisamente sul 3-1 e andando poi a chiudere il match con il 6-2 che sigilla il secondo set.
Sinner torna così in finale all’Open di Cincinnati a un anno di distanza dall’ultima volta, visto che nel 2024 fu proprio lui a vincere il torneo grazie al successo su Tiafoe. Quest’anno l’avversario per il numero 1 al mondo uscirà invece dalla sfida tra Alcaraz e Zverev, per una finale che si preannuncia dunque spettacolare, a prescindere da quale sarà il rivale dell’azzurro.