Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

TENNIS

Cobolli: "Nole mi ha detto che arriverò tra i top 10 al mondo. Fognini idolo". Djokovic: "Ora sotto con Sinner"

L'azzurro: "Ho dato il massimo, forse meritavo un quinto set"

09 Lug 2025 - 22:50
1 di 26
© Getty Images
© Getty Images
© Getty Images

© Getty Images

© Getty Images

"Prima di tutto congratulazioni a Flavio per un grande torneo e una grande battaglia. Ci avevo giocato contro una volta sul cemento ma ci siamo allenati spesso insieme, l'avevo visto qui ma c'è una bella differenza tra allenarsi e giocare. Mi ha sorpreso per il coraggio con cui ha giocato, ha talento e sono sicuro che lo vedremo ancora a lungo nel circuito". Le prime parole di Novak Djokovic dopo la conquista della semifinale di Wimbledon sono di elogio per l'avversario, Flavio Cobolli. "La caduta? Alla fine sono scivolato, sull'erba succede, quest'anno non era mai accaduto. Ma sto bene", ha aggiunto. Per Djokovic sarà la 14esima semifinale a Wimbledon, record assoluto davanti a Roger Federer. "Wimbledon era, è e sarà il torneo più speciale del nostro sport. Per me è importantissimo a 38 anni giocare nelle ultime giornate qui a Wimbledon, è una cosa che mi fa sentire giovane e competere contro ragazzi giovani come Cobolli. E a proposito di giovani avrò Sinner in semifinale ora", ha concluso.

Di umore diverso invece Cobolli che ha dedicato più di un pensiero a Fognini, presente sugli spalti nel giorno del suo addio al tennis: "Ho giocato un buon match con il più grande avversario che potessi incontrare - l'analisi del romano in conferenza stampa -. Ho dato tutto in campo. Non è stato sufficiente, sono comunque contento della mia condizione. Forse avrei meritato il quinto set, ho giocato comunque cinque ottimi match qui e credo sia la strada giusta. Dopo Amburgo è cambiato tutto, Djokovic a rete mi ha detto che arriverò sicuramente tra i dieci migliori al mondo. Come tutti sapete io gioco perché ho iniziato a vedere Fabio Fognini in tv; per me è sempre stato un idolo, una persona a cui affidarmi nei momenti di sconforto. Ha fatto una carriera stupenda e ha fatto molto per tutti noi. Se oggi il tennis italiano è in questo stato è anche e soprattutto merito suo. Entrare su quel campo mi ha fatto effetto e ho gestito le emozioni". 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri