Strepitoso ritorno sul podio del romano. Jonathan gestisce la manche da campione, rimonta e poi va all'attacco fino al traguardo. Chaz 2° in volata. Crolla Sykes dopo una gara da leader
Jonathan Rea (Kawasaki) si avvicina sempre di più al titolo Superbike, vincendo gara1 a Sepang, dopo una grande rimonta e un duello fino al traguardo con Davies (Ducati, 2°). Strepitoso Biaggi, 3° a 44 anni e miglior Aprilia in pista, che nel finale approfitta del crollo di Sykes (Kawasaki, 5°), battuto anche da Guintoli (Honda, 4°). Lowes (Suzuki) chiude 6° davanti a Haslam (Aprilia), Baiocco (Ducati), Canepa (Ducati) e Torres (Aprilia).
Parte bene il poleman Sykes, ma il miracolo lo fa Rea, da 7° a 3° allo scatto. Tra le due Kawasaki s'infila con un grande guizzo di Davies, che si candida subito come disturbatore. Alle loro spalle si aggancia Biaggi, autore di uno splendido colpo di reni, che mette dietro le altre due Aprilia di Torres e Haslam. Mentre spreca la prima fila Guintoli, relegato nel traffico in settima piazza, costretto a sgomitare con Lowes, Canepa, Van Der Mark e e Baiocco. Il duo ufficiale Aprilia, però, affila il coltello e lo affonda subito, passando Biaggi, che sembra faticare sul passo in avvio di corsa. E' allora Torres che guida l'assalto tirandosi dietro Haslam. Tutto ciò mentre Sykes allunga, mettendo subito +3" tra la sua ZX-10R e la Ducati Panigale di Davies che insegue; controllando anche l'altra verdona di Rea. Sui lunghi rettilinei di Sepang le Superbike così si sgranano, ma Biaggi non ci sta e cerca di non perdere troppo terreno.
E' metà gara quando nella testa di Max si accende la spia del sorpasso: attacca e passa Haslam, innescando un botta e risposta che finisce a favore del romano. Bagarre, che permette a Guintoli di avvicinarsi alle Aprilia, restando però plafonato in settima piazza. Non va meglio a Van Der Mark, che si ritira con problemi all'elettronica della sua Honda. Chilometri e gomme che si consumano velocemente per i leader della corsa. Dove Sykes sembra amministrare il vantaggio, mentre Rea apre ufficialmente le ostilità con Davies. Entrambi pronti a staccare profondo, con le Superbike che si mettono "a bandiera", con il posteriore che finisce generosamente di traverso prima di ogni inserimento di curva. Un tandem che resta guidato dal ducatista, bravo a chiudere ogni porta alla Kawasaki.
Il primo colpo di scena arriva però a 5 giri dal termine, quando gli inseguitori recuparano la coda del leader della corsa. Un crollo verticale, che costa caro a Sykes che in tre curve perde tutto il vantaggio e finisce terzo! A Borgo Panigale preparano i fumogeni rossi, per questo Chaz Davies ancora una volta strepitoso con una sempre più tonica Panigale. Dopo il successo di Laguna, l'inglese si cala in modo sempre più convincente nel ruolo di bandiera ducatista. Dietro intanto cala anche il ritmo di Haslam e Torres, retrocessi e passati anche da Guintoli. Biaggi ottiene così un quarto posto incredibile, galoppando verso l'obiettivo Sykes, sentendo il profumo del podio, quando mancano solo due giri al termine.
Un finale in cui succede davvero di tutto: Max infila da vero squalo Tom e sale virtualmente sul podio. Contemporaneamente Rea trova il guizzo per passare Davies e portarsi al comando. E' un ultimo giro in apnea. Per Rea soprattutto, visto che sbaglia l'ultima curva, va largo e Chaz ripassa. E' un istante, perché Jonathan apre presto, gira l'acceleratore a fondo e in volata la Kawasaki taglia per prima il traguardo. Una beffa per pochi metri per la Ducati. Detto che entrambi i piloti firmano una gara strategicamente perfetta, in rimonta e all'attacco dall'inizio alla fine. Ma gli applausi per questo giro sono tutti per Max Biaggi, 3° sotto la bandiera a scacchi! Un risultato epico e da record, perché a 44 anni è il pilota più "anziano" mai salito sul podio della SBK. Centro numero 71° in carriera, che esalta i colori italiani, piazzando ancora una volta l'Aprilia tra i migliori del mondo! In attesa di gara2...