Alex: "Non sono ancora al 100%, ma sto recuperando"
Il weekend Superbike di Misano è alle porte e Alex De Angelis non vede l'ora di scendere in pista con la sua Aprilia RSV4 RF. L'aria di casa sta caricando il pilota sammarinese: "L'obiettivo è quello di ottenere il miglior risultato della stagione", ci ha detto in esclusiva a Sportmediaset.it. Alex sta recuperando dall'incidente di Motegi dello scorso anno: "Non sono ancora al 100%, spero di esserlo presto. Guidare senza forza in un braccio non è semplicissimo".
Come sono le sensazioni dopo i test di Misano?
"Per fortuna siamo riusciti a girare visto che abbiamo saltato i test invernali perché siamo arrivati come ultimo team iscritto alla Superbike. Purtroppo abbiamo girato solo la mattina per colpa del via del diluvio nel pomeriggio, ma è stato comunque un test importante prima del round di casa: venerdì mattina non perderemo tempo nel set up della moto. Ci concetreremo da subito sulle gomme".
La RSV4 RF è cresciuta, l'obiettivo per le due gare di casa?
"Il gap dai primi si è ridotto molto, spero di conquistare il miglior risultato di stagione dopo il settimo posto di Sepang. Da qui vorrei mettere le base per crescere per fare bel un finale di stagione"
Com'è la condizione fisica dopo l'incidente di Motegi?
"Non sono ancora al meglio, mi auguro di esserlo al più presto. Devo stringere ancora i denti per Misano e Laguna Seca, poi ci saranno due mesi di stop dove potrò recuperare al 100%. Il mignolo infortunato ad Assen sta guarendo, mentre la situazione del braccio è sempre la stessa di inizio stagione. Il bicipite non si contrae e quindi non ho forza. Riesco a guidare e rimanere concentrato perché non ho dolore. Faccio tutti i giorni palestra, ma il bicipite è spento e quindi non si allena"
Dopo 13 gare il bilancio di questo primo anno in Superbike?
"Sicuramente negativo perché non sono in forma e ci siamo presentati in ritardo, ma si può e si deve migliorare".
A 32 anni qual è il sogno della carriera?
"Tornare in forma"
Ci sarà un futuro nelle auto?
"Speriamo, sono un grande appassionato perché sono cresciuto in officina con mio padre che preparava auto da rally. Perché non fare questa esperienza, mi sono sempre divertito anche con le quattro ruote".