"La fine temporanea della guerra non significa la fine delle sofferenze del popolo iraniano. Questa cosiddetta 'tregua' porta con sé il tono amaro di un'opportunità incompiuta, un'opportunità che avrebbe potuto esercitare una reale pressione sulla struttura del regime. Ma questa non è la fine. Per noi, popolo iraniano, è solo un'altra pausa in una lunga lotta. Il problema principale risiede nell'ideologia alla base di questo regime, un regime che opprime le persone, controlla le donne e uccide i dissidenti da 46 anni". A dirlo a LaPresse è Nasim Eshqi, alpinista professionista iraniana ed ex campionessa di kickboxing, che dopo aver lasciato l'Iran ora vive in Europa e da attivista si batte per i diritti delle donne iraniane.