Il Gran Premio d'Italia di Formula 1, in programma domenica 7 settembre a Monza, genererà un indotto stimato in 192,6 milioni, con un incremento dell'8% rispetto al 2024. Confermando la gara non solo come un appuntamento sportivo di fama mondiale, ma anche un motore economico straordinario per la Lombardia, con numeri che dimostrano come la corsa brianzola non sia solo un evento per appassionati di motori, ma una vera leva per il turismo e il commercio. Secondo il Centro Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, le voci di spesa più consistenti riguardano alloggi (63,5 milioni) e shopping (57,8 milioni), che insieme valgono oltre il 60% del totale. Seguono ristorazione (30,8 milioni), biglietti d'ingresso (28,9 milioni) e trasporti (11,6 milioni). Un flusso di denaro che non si esaurisce all'interno dell'autodromo, ma che anima hotel, ristoranti, negozi e servizi dell'intero territorio. A beneficiarne è soprattutto la provincia di Monza e Brianza, dove resteranno circa 98,6 milioni, ma anche Milano e l'area metropolitana raccolgono 58,6 milioni, mentre Como supera i 20 milioni. Quote significative anche per Lecco, Varese e le altre province lombarde. Con oltre 330 mila visitatori attesi, la ricaduta è diffusa e trasversale, confermando l'importanza del GP come vetrina internazionale e come appuntamento capace di generare valore ben oltre i confini sportivi. "Il Gran Premio - sottolinea Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio - è un asset strategico per la nostra economia, che unisce sport, cultura, shopping e turismo internazionale. Dobbiamo mantenere questo standard e prepararci alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, un'occasione unica per consolidare l'eredità di attrattività e qualità del nostro territorio".