Chiuse le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per 10 persone dalla procura di Pistoia dopo un'inchiesta sul team ciclistico professionistico Vini Zabù con sede a San Baronto. L'indagine, condotta dai carabinieri del Nas di Firenze, ha svelato un presunto sistema di illeciti, tra cui doping sportivo ed estorsione. Tutto è partito nel 2021, dopo la positività di un ciclista a un controllo antidoping e dopo un report riservato dell'Agenzia antidoping della Svizzera (Stiftung antidoping Scheweiz) scaturito da segnalazioni anonime sulla piattaforma dedicata di quell'organizzazione. Le segnalazioni descrivevano nel dettaglio pratiche di doping e presunte estorsioni ai danni degli atleti, costretti a restituire parte del loro ingaggio. Gli investigatori del Nas hanno identificato gli atleti che hanno confermato le accuse, rivelando un meccanismo per reclutare ciclisti di minor livello. Questi avrebbero dovuto pagare per ottenere un contratto, spesso tramite una società irlandese. Tra le dieci persone indagate, ci sono sette atleti e un direttore sportivo accusati di doping. Altri tre sono accusati di estorsione, legata alla pratica del 'paga per correre'. Questa pratica, già nota in altre indagini, è vista come un modo per atleti meno dotati di accedere al doping, e per squadre con poche risorse economiche di attrarre sponsor. L'udienza preliminare è fissata il 29 settembre davanti al Gup del tribunale di Pistoia.