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"Per me è un anno di successi, con l'oro ai Mondiali indoor, ma anche particolare perché ho lavorato molto sulla rincorsa e sulla mia crescita biologica in proiezione futura. Arrivo qui con ottimi propositi, sto lavorando bene come dimostra anche l'ultima gara, il secondo posto nella finale di Diamond League a Zurigo, e poi sarà la pedana a parlare. Nella qualificazione lo scopo è di risparmiare energie il più possibile, realizzare la misura nei primi salti per entrare in finale". Così il lunghista azzurro Mattia Furlani, alla vigilia dei Mondiali di Tokyo, che scatteranno sabato 13 settembre. L'azzurro sarà in gara lunedì alle 12.40 ora italiana. "Il parco degli avversari è molto ampio, c'è tutto il mondo: non manca nessuno, siamo qui per dare il massimo. Cosa porterò con me? Tanta determinazione e magari un cambio in caso di pioggia, l'ho trovata spesso quest'anno... A Larissa ruberei volentieri la regolarità con cui fa i salti, in fotocopia. Non ero ancora nato, ma so benissimo che a Tokyo nel 1991 si è scritta la storia del salto in lungo con il record mondiale a 8,95 di Mike Powell nel duello con Carl Lewis: mi capita di rivederlo, un gesto tecnico incredibile che mi è di insegnamento. Gli altri sport? Voglio dipendere solo da me stesso, ma anche nell'atletica c'è un team che contribuisce al risultato, dall'allenatore al fisioterapista. Nel tennis Jannik Sinner è un grande agonista, mi ha ispirato molto con la sua determinazione e la sua passione. Il Mondiale a settembre è tosto, sarebbe meglio al centro della programmazione, ma l'obiettivo è di essere qui al massimo", ha aggiunto.