SUPER BOWL 2020

Super Bowl 2020: Mostert, da signor nessuno a superstar

Il running back di San Francisco è stato tagliato da ben sei squadre, prima di trovare il successo

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Ora è il giocatore più atteso, forse il più temuto dalla difesa dei Kansas City Chiefs. Si tratta di Raheem Mostert, il classico esempio del sogno americano. Ora è reduce dalla partita della vita, dalle 220 yards yards nella finale di conference contro i Green Bay Packers, seconda prestazione di sempre nei play off. Tutto “normale”, se non fosse che questo ragazzo di 27 anni è stato firmato e poi scartato da ben sei squadre prima di trovare la sua giusta sistemazione nei San Francisco 49ers.

Philadelphia, Miami, Baltimore, Cleveland, New York Jets e Chicago lo hanno accolto e e poi tagliato, non ritenuto all’altezza. Nel 2016 l’arrivo nella Baia insieme a al neo capo allenatore Chip Kelly. In realtà la sua vita cambia l’anno seguente quando in panchina arriva Kyle Shanahan.

Lo fa crescere, ogni anno il suo contributo aumenta e in questa stagione diventa, insieme a Matt Breida e Tevin Coleman, il punto di riferimento sulle corse. Gioca tutte le 16 partite, colleziona 772 yards e 8 touchdown, ai quali bisogna aggiungerne altri 2 su ricezione.

Durante i playoff, si ben comporta contro Minnesota, prima di esplodere con Green Bay. Ora è l’uomo copertina, anche se lui non appare cambiato. Sostiene che siano aumentate solo le richieste d’intervista e di avere meno tempo da dedicare ai videogiochi. Per il resto la sua vita è rimasta la stessa insieme alla moglie Devon e al figlio Gunnar.

Raheem non smette di ringraziare proprio la sua compagna per averlo sostenuto nei momenti di maggiore difficoltà, insieme alla matrigna Michelle, sempre al suo fianco quando, uscito dal college di Purdue, non è stato scelto da alcuna squadra NFL, per poi essere scartato sei volte.

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