Rugby, Sei Nazioni 2017: l'Italia dura poco, la Francia dilaga

La squadra di O'Shea parte bene, ma crolla alla distanza: all'Olimpico i Bleus vincono 40-18. Non bastano le mete di Parisse ed Esposito

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Quarta partita e quarta sconfitta al Sei Nazioni per l'Italia che, dopo essersi inchinata a Galles, Irlanda e Inghilterra, si arrende anche alla Francia. Buona la partenza della squadra di O'Shea che, di fronte agli oltre 50mila spettatori dell'Olimpico, va subito in meta con Parisse. I Bleus, però, non si scompongono, reagiscono da grande squadra e si impongono 40-18. Agli azzurri non basta la meta nel finale firmata da Esposito.

Le parole cariche di ottimismo di O'Shea alla vigilia vengono assorbite alla lettera dagli azzurri che sorprendono la Francia con un approccio molto aggressivo e ci mettono meno di tre minuti a siglare la prima meta: l'autore è Parisse che sfrutta una grande giocata di Canna che, però, non trasforma. L'Italia è concentrata e messa benissimo in campo e, quando i Bleus accorciano con un piazzato di Lopez, ristabilisce subito le distanze con un calcio di Canna che vale l'8-3 al 16'. Si va avanti sul filo dell'equilibrio, poi la Francia accelera all'improvviso: al 19' il solito Lopez è implacabile su punizione, due minuti dopo Fickou va in meta con un'azione da fuoriclasse e regala il primo vantaggio (13-8) alla squadra di Noves. Altri due calci, ancora firmati da Canna e Lopez, fissano il risultato del primo tempo sul 16-11 per la Francia.

Dopo un primo tempo del genere ci si aspetta una ripresa altrettanto combattuta, invece l'Italia accusa un clamoroso blackout e la Francia domina. Lopez con un piazzato sigla il 19-11 al 43', poi al 48' è Vakatawa ad andare in meta sorprendendo una linea difensiva azzurra poco reattiva. Lopez trasforma e l'Italia si ritrova sotto 26-11. Ormai per la squadra di O'Shea riaprire la partita è una missione impossibile e quando il Tmo annulla una meta di Bronzini il discorso è davvero chiuso. Gli ultimi venti minuti sono uno show dei transalpini che segnano altre due mete con Picamoles e Dulin, entrambe trasformate da Lopez. L'ultimo scatto d'orgoglio degli azzurri si concretizza in pieno recupero quando Esposito mette la firma sulla seconda meta di giornata, trasformata da Canna: finisce 18-40. Per l'Italia è la 18esima sconfitta nelle ultime 19 partite giocate al Sei Nazioni e la sicurezza del "Cucchiaio di legno": così non va.

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