"Tutti gli atleti conoscono i controlli a cui siamo sottoposti prima di una qualsiasi gara. Ancora di piu' alle Olimpiadi. Imane (Khelif ndr) e' una donna e se e' stata autorizzata, evidentemente, puo' gareggiare. A non essere giusto e' il trattamento che ha subito: l'hanno chiamata trans, accusata di barare quando lei non ha fatto niente di male. Ha soltanto gareggiato e vinto, rispettando le regole. Spero che questi Giochi finiscano bene, per Imane". Cosi' la campionessa olimpica della spada a squadre Rossella Fiamingo intervistata da la Repubblica.
Copyright © 1999-2025 RTI S.p.A. Business Digital - P.Iva 03976881007 - Tutti i diritti riservati - Per la pubblicità Mediamond S.p.A. - RTI S.p.A., Mediaset N.V., sede legale Amsterdam (Paesi Bassi) - Uffici Viale Europa 46, 20093 Cologno Monzese (MI)
Rispetto ai contenuti e ai dati personali trasmessi e/o riprodotti è vietata ogni utilizzazione funzionale all’addestramento di sistemi di intelligenza artificiale generativa. È altresì fatto divieto espresso di utilizzare mezzi automatizzati di data scraping.