"Noi avevamo occhi solo per i nostri vicini di corsia, l'Irlanda. Volevamo l'oro ed eravamo convinti di poter mantenere la nostra posizione. Ci sembrava di avere più di un decimo sulla Grecia. L'emozione e il brivido del rush finale l'avete vissuta più voi dagli spalti, noi eravamo convintissimi di tenerli dietro e ci siamo riusciti, conquistando uno splendido argento". Così Stefano Oppo, a caldo dopo la medaglia d'argento vinta con Gabriel Soares nel due di coppia pesi leggeri. "Da Gabriel ho imparato ad essere metodico. Io ero tutto lavoro, ma mi perdevo nei dettagli: mi ha tenuto in carreggiata. Nelle Olimpiadi sono arrivato quarto, terzo e secondo". Purtroppo dal 2028 il doppio pesi leggeri non sarà compreso nel programma olimpico: "L'ho detto agli irlandesi: vi va bene che non ci sono più i pesi leggeri, altrimenti avremmo vinto. Non so se ci sarò a Los Angeles, dovrò riflettere e valutare anno per anno", conclude. "Per me è stato un sogno far parte del due di coppia pesi leggeri. Li seguivo sin da piccolo e, quando gareggiavano a Rio, sognavo di salire su quella barca plurimedagliata. Era tostissimo salire su questo doppio così vincente. Ho vinto il Mondiale in singolo, ho fatto tante prove e mi sono aggrappato a un sogno che oggi è diventato realtà. Dalla convivenza con Stefano ho guadagnato l'esperienza, la serenità e questo argento. Non c’è rammarico, l'Irlanda ha avuto una grande giornata: questo argento vale oro". Così Gabriel Soares, che in tandem con Oppo ha conquistato il secondo posto nel due di coppia pesi leggeri alle Olimpiadi di Parigi 2024. "A Los Angeles non ci sarà più questa barca, però non è detto che non ci saremo più noi. Ci sarà il beach sprint (canottaggio in mare, ndr), ci saranno i senior e quindi essendo dei buoni pesi leggeri abbiamo tutte le qualità per fare queste discipline", conclude Soares.