QATAR 2022

Qatar 2022, Germania contro la Fifa: "Una chiara minaccia"

Tedeschi durissimi sul divieto ai capitani di indossare una fascia con la scritta 'One Love' contro le discriminazioni

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"È stata una chiara minaccia contro di noi. Ci hanno minacciato di sanzioni sportive. È stata una dimostrazione di potere senza precedenti da parte della Fifa". Lo ha detto Bernd Neuendorf, presidente della Federazione tedesca, commentando la decisione della Fifa di impedire ai capitani di sette nazionali (tra cui la Germania) di indossare una fascia con la scritta 'One Love' contro le discriminazioni. "Non vogliamo combattere questa battaglia portando con noi i nostri giocatori", ha aggiunto il massimo dirigente tedesco.

Duro anche il commento del direttore generale Oliver Bierhoff, che ha sottolineato la rabbia del capitano Manuel Neuer: "È molto deluso per non poter indossare la fascia. Questo non ha più a che fare con il calcio: c'è molta rabbia. La sento come una censura. La fascia può esserci portata via, ma esprimeremo comunque i nostri valori", ha detto l'ex bomber del Milan.

VAN DIJK: "NEI PROSSIMI GIORNI VEDREMO DI FARE QUALCOSA IN MODO DIVERSO"
Il difensore e capitano dell'Olanda, Virgil van Dijk, è tornato sul tema di giornata dopo la vittoria sul Senegal: "Sono in una posizione in cui un cartellino giallo non è molto utile, ovviamente sostengo la dichiarazione politica dietro quella fascia, ma alla fine sono diventato un calciatore per giocare questo tipo di tornei. Oggi la discussione era incentrata tutto su questo ed è stata una seccatura, soprattutto perché c'è gente che dice che non abbiamo la spina dorsale, ma non è così che funziona. Vogliamo giocare a calcio e nei prossimi giorni vedremo come poter fare qualcosa in un modo diverso".

AMNESTY: "FIFA HA FALLITO NEL DIFENDERE DIRITTI UMANI"
"Le minacce dell'ultimo minuto di sanzionare i giocatori" dei Mondiali di calcio in Qatar "per aver indossato messaggi a sostegno dei diritti umani e dell'uguaglianza sono l'ultimo esempio del fallimento della Fifa nel sostenere pienamente i propri valori e le proprie responsabilità". Ad affermarlo in una nota è Steve Cockburn, capo Giustizia economica e sociale di Amnesty International, in risposta alle minacce della Fifa di sanzionare i giocatori che intendevano indossare la fascia col cuore arcobaleno e la scritta 'One Love' per mostrare sostegno alla comunita' Lgbti. "Lo sport non avviene nel vuoto, e queste sono questioni su cui la Fifa dovrebbe essere all'avanguardia, non reprimere. Accordi sulle fasce per il braccio e migliori protezioni per le comunità Lgbti avrebbero dovuto essere raggiunti molto tempo fa", ha continuato il responsabile Amnesty. "Applaudiamo il coraggio delle squadre e dei giocatori che hanno parlato dei diritti umani e speriamo che continuino a farlo. Tifosi, giocatori e le associazioni calcistiche vogliono garantire che il calcio possa essere un veicolo per promuovere i diritti umani e la Fifa deve prestare attenzione a questi appelli rapidamente. Non deve solo incoraggiare messaggi di uguaglianza, ma anche intraprendere azioni proattive per garantire la protezione delle persone Lgbti", ha sottolineato Cockburn. "E non dimentichiamo i lavoratori migranti che hanno reso possibile il torneo. Devono essere risarciti integralmente per gli indicibili abusi subiti".

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