I nerazzurri sono a Seattle dove disputeranno le ultime due partite del girone. Uomini contati, ma recuperi importanti
"I ragazzi soffrono ancora per la finale di Monaco...". Anche con queste parole Cristian Chivu ha provato a spiegare l'esordio dolce amaro della sua Inter al Mondiale per Club. I nerazzurri non sono riusciti ad andare oltre il pari contro i modesti messicani del Monterrey, complicando i piani per la qualificazione alla fase a eliminazione diretta del torneo. E allora sabato alle 21 italiane Chivu e i suoi ragazzi torneranno in campo, questa volta al Lumen Field di Seattle, per la seconda gara del girone contro gli Urawa Red Diamonds con un solo risultato a disposizione. Una partita praticamente da dentro o fuori che il tecnico romeno dovrà affrontare con gli uomini contati, soprattutto nel reparto offensivo. Nonostante le assenze servirà una vittoria per raddrizzare la classifica del girone e provare a lasciarsi alle spalle i fantasmi della finale di Champions. Dall'ultima seduta arrivano notizie importanti: sia Francesco Pio Esposito che Denzel Dumfries si sono allenati in gruppo.
Marcus Thuram, invece, non sarà disponibile. L’attaccante francese, affaticato ai flessori, ha svolto lavoro differenziato nel campus dell’UCLA, quartier generale nerazzurro negli Stati Uniti. Nessuna possibilità, dunque, nemmeno per una convocazione in panchina.
E allora le scelte del tecnico romeno per la partita con i giapponesi saranno quasi obbligate. Retroguardia confermata in blocco con il terzetto Pavard, Acerbi e Bastoni davanti a Sommer. A sinistra pronta la staffetta Carlos Augusto-Di Marco con il brasiliano in vantaggio per partire titolare dopo le ottime risposte nella gara con il Monterrey. A destra Dumfries, che si è allenato con il gruppo, lascerà comunque il posto a Darmian, con Luis Henrique che potrebbe venire utilizzato come jolly a partita in corso.
Diverso il discorso per la mediana. Nel caso Chivu confermasse il 3-5-2, come è probabile, in mezzo al campo ci sarà ancora il trio composto da Asllani, Barella e Mkhitaryan. Composizione del centrocampo che potrebbe cambiare soltanto nel caso in cui il tecnico romeno decidesse di virare sul 3-4-2-1 visto nel secondo tempo contro il Monterrey: una scelta più offensiva e meno conservativa che permetterebbe di riciclare alcuni centrocampisti come sotto punta, vista la moria tra gli attaccanti, ma che nei 45 minuti contro i messicani non ha convinto del tutto. La coppia offensiva dovrebbe essere composta da Lautaro Martinez e uno tra Pio e Sebastiano Esposito. Attenzione però alla possibilità di vedere i due fratelli insieme dall'inizio: Lautaro sta bene, ma, come dimostrato dai gol falliti con i messicani, ha bisogno di riposo. E Chivu in passato, negli anni in cui guidava la Primavera nerazzurra, ha già dimostrato di non aver paura di buttare Pio nella mischia.