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Conte senza paura: con il Belgio un'Italia d'attacco

Candreva ed El Shaarawy esterni con vocazione offensiva mentre davanti...

11 Giu 2016 - 14:17

Tra le righe, una piccola e importante conferma. Mattia De Sciglio parla del modulo, del 3-5-2 di Conte, di un'impostazione tattica mandata ormai a memoria giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, e ammette che la forza di una squadra sta nel saper cogliere e decodificare i punti deboli degli avversari. Tradotto, se è vero che il Belgio ha talento da vendere da centrocampo in su ma in difesa non pare certo un fortino inviolabile, l'Italia che dovremmo vedere lunedì a Lione offrirà un'interpretazione del modulo prescelto ben poco speculativa. E cioè con due esterni di centrocampo dalla vocazione offensiva come Candreva ed El Shaarawy, quelli che Conte ha provato ieri in allenamento e che stanno vedendo le proprie quotazioni in forte ascesa. Intendiamoci, mancano due giorni pieni al debutto europeo, tutto può cambiare perché tanto è ancora da definire, ma ad oggi pure le chances di Parolo sembrano superiori a quelle di Florenzi, esattamente come per De Rossi rispetto a Motta.

È comunque sul reparto avanzato che si concentrano le operazioni di spionaggio al centro Bernard Gasset di Montpellier dove si allena l'Italia, cercando di capire chi saranno i due attaccanti che dovranno bucare la difesa belga. Simone Zaza, si sa, è dato come il più in forma del gruppo: ieri, come ormai consuetudine, e' stato provato nella formazione dei presunti titolari, al suo fianco per la prima volta Pellé: indicazione che va sottolineata, perché destinata come pare a riproporsi anche oggi. Giornata di antivigilia con un solo allenamento sul campo seguito da una lunga e meticolosa sessione video: conoscere insomma l'avversario al meglio per meglio poterlo colpire.