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EURO 2020

Euro 2020, Antonio Conte spinge l’Italia: “Col Belgio si può”

L’ex ct diventa giornalista per un giorno: “Lukaku è una forza della natura, ma la presenza o meno di De Bruyne ed Hazard può cambiare gli equilibri”

29 Giu 2021 - 10:00
 © Getty Images

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Cinque anni dopo, sarà ancora Italia-Belgio agli Europei. Se la sfida di venerdì varrà la semifinale di Euro 2020, quella di 1826 giorni fa era il primo match di Euro 2016 e l’allora ct, Antonio Conte, se la ricorda bene. Proprio come il tecnico scudettato con l’Inter, anche Mancini ha lavorato tanto sotto il profilo del gruppo e del gioco collettivo e, anche se i moduli sono diversi, anche quest’anno è proprio la forza del gruppo a fare la differenza.

Cinque anni fa fu 2-0 Italia grazie ai gol di Giaccherini e Pellè e venerdì gli Azzurri possono ripetere l’impresa. “Fatemi fare l’italiano o, meglio, il tecnico italiano – ha scritto sulle pagine de La Gazzetta dello Sport Conte, che è diventato giornalista per un giorno - non si tratta solo di patriottismo, ma di convinzione basata su quanto ha visto finora non il tifoso, ma l’allenatore: contro il Belgio ce la giochiamo alla pari, possiamo metterli in grande difficoltà, batterli ed andare avanti”.

Dopo qualche considerazione generale su Euro 2020, il tecnico torna poi sui quarti coi Diavoli Rossi: "Le vittorie nel girone hanno evidenziato una qualità di gioco che ci ha fatto subito ben sperare. La partita con l’Austria, una squadra attrezzata, ostica e fisica ci ha messo a dura prova, evidenziando la nostra capacità di soffrire e compattarci in alcuni momenti di difficoltà. La fatica per raggiungere la vittoria può essere stata addirittura più utile rispetto a un successo facile (…).

Una partita, a questi livelli, può essere decisa da un particolare qualsiasi, dallo sviluppo di un fallo laterale, da una distrazione o da un centimetro del corpo davanti o dietro a una linea tracciata dal Var. Ogni giocatore deve mettere al servizio del collettivo quelle tre qualità che differenziano nel calcio moderno gli atleti top da quelli normali: forza, velocità e resistenza. (…)

Il Belgio, nostra prossima avversaria, è una squadra forte individualmente e collettivamente. Lukaku è una forza della natura, fa reparto da solo, ma scopro l’acqua calda nel dire che la presenza o meno di De Bruyne ed Hazard venerdì può cambiare gli equilibri. Stimo molto il c.t. Martinez per il lavoro svolto in questi anni, ma la prestazione contro il Portogallo non mi ha convinto del tutto sia nella fase di aggressione offensiva che nella fase difensiva. Possiamo certamente metterli in difficoltà sugli esterni e a centrocampo saranno fondamentali i tempi di gioco che sa dare Jorginho. Ma Mancini non ha bisogno di consigli, a livello tattico i tecnici italiani sanno preparare la partita come pochi, Roberto metterà in campo una squadra che saprà gestire ogni situazione".

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