Sci: Pellegrino secondo a Davos nella sprint

Nella discesa Saslong, Kilde pesca il jolly. Snowboard: Fischnaller vince il gigante parallelo a Cortina

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Secondo posto per Federico Pellegrino nella sprint a tecnica libera di Coppa del mondo a Davos vinta dal norvegese Johannes Klaebo al termine di una gara ricca di emozioni. Tutto è filato liscio fino ai quarti di finale, i problemi per Pellegrino sono arrivati in semifinale, quando il valdostano è rimasto dapprima imbottigliato sulla salita del giro finale e poi è venuto a contatto con il norvegese Sondre Fossli, rompendo un bastoncino in piena spinta, tentando la rimonta sul rettilineo finale. Nella finalissima l'azzurro si è arreso solo a Klaebo, che torna a vincere dopo qualche delusione nelle ultime uscite. 

Terzo posto per il francese Baptiste Gros. Fuori nei quarti di finale Francesco De Fabiani, mentre sono stati eliminati nelle qualificazioni Mirco Bertolina, Michael Hellweger e Giacomo Gabrielli.

Aleksander Aamodt Kilde ha pescato il jolly in Val Gardena. Discesa perfetta per il norvegese sulla Saslong che ha inflitto distacchi pesanti agli avversari. Sul podio l'austriaco Max Franz a 86 centesimi e lo svizzero Beat Feuz a 92. Svindal, favorito alla vigilia, ha chiuso in sesta posizione a +1.08. Delusione per i due azzurri Paris e Innerhofer fuori dalla top ten in diciassettesima e diciottesima posizione. Meglio di loro ha fatto l'altro azzurro, Emanuele Buzzi 15°. Gara interrotta per diversi minuti per la terribile caduta di Marc Gisin trasportato all'ospedale in elicottero.

Lo snowboard regala un altro trionfo all'Italia ed è quello di Roland Fischnaller, che si impone nel gigante parallelo di Cortina due giorni dopo il successo Nadya Ochner a Carezza. L'azzurro, qualificatosi col secondo tempo, ha battuto nella fase a eliminazione diretta prima il compagno di squadra Mirko Felicetti e poi il russo Sarsembaev, quindi in semifinale l'austriaco Benjamin Karl. In finale ha condotto una gara di grande intelligenza sul tracciato blu, dove in tanti erano andati in difficoltà, mentre il suo avversario Galmarini ha subito rischiato perdendo terreno e poi non è più riuscito a rimontare arrendendosi per 17 centesimi. "Non mi sono potuto allenare molto per un problema alla schiena - ha detto a fine gara l'azzurro - ma qui era il momento di spingere e l'ho fatto. Il mio allenatore ha disegnato il percorso, gli ho detto come farlo ed è andata bene".

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