Biathlon: Coppa del Mondo a Dorothea Wierer, Lisa Vittozzi seconda

Splendida doppietta per le azzurre, che possono accontentarsi del 12° e 11° posto dietro Anastasiya Kuzmina nella Mass start conclusiva di Oslo

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Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi riscrivono la storia del Biathlon italiano: a Oslo arriva infatti una clamorosa doppietta nella Coppa del Mondo, con l'altoatesina al primo posto e la friulana seconda alle sue spalle. Nella gara decisiva, la Mass start femminile da 12,5 km, alle azzurre basta arrivare rispettivamente dodicesima e undicesima per avere la meglio sulla slovacca Anastasiya Kuzmina. La gara va invece alla svedese Hanna Oeberg.

Dorothea Wierer ce l'ha fatta ed è la vincitrice della Coppa del Mondo di Biathlon. E la festa per il movimento italiano è completa, dato che alle sue spalle arriva Lisa Vittozzi, con Anastasiya Kuzmina costretta ad accontentarsi del gradino più basso del podio. Questo l'esito della tappa finale della stagione, in cui tutte le protagoniste sono ben lontane dal lottare per la vittoria (che infatti va alla svedese Hanna Oeberg, che divide il podio di giornata con la norvegese Tiril Eckhoff e l'emergente statunitense Clare Egan).

La tensione è alta a Oslo, dove arrivano solo in tre a potersi giocare la Coppa del Mondo di Biathlon: Anastasiya Kuzmina e le azzurre Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. E nella Mass start femminile da 12,5 km che chiude la stagione arrivano parecchi errori da parte delle protagoniste, con una competizione che sembra complicarsi nonostante il grande vantaggio in classifica generale di Dorothea prima della partenza. La slovacca (campionessa in caso di successo con Wierer sotto il 16° posto) è costretta a vincere, deve quindi rimontare e si porta davanti al gruppo, commettendo però due errori al primo poligono. Male anche Vittozzi, che ne fa tre: lo 0 di Wierer sembra già indirizzare la Coppa. Ma è ancora lunga.

Wierer si mette addirittura in testa al gruppo prima del secondo poligono e, complice la tensione o la stanchezza, commette tre errori. Kuzmina sbaglia solo un tiro e rientra in gara, Vittozzi due e sembra ormai tagliata fuori da ogni speranza di vittoria. Arriva quindi il terzo poligono, il primo in piedi: Kuzmina commette un errore, Wierer anche. E questo è un ottimo segnale per lei in ottica Coppa del Mondo.

Decisivo diventa quindi il quarto e ultimo poligono, e c'è anche un forte vento che disturba non poco le atlete: qui Kuzmina sbaglia altre due volte, Wierer solo una. Lisa Vittozzi trova addirittura un 5/5 che la rimette alle spalle della connazionale, per un finale tutto a tinte azzurre. E le tre grandi rivali arrivano al traguardo quasi appaiate, con Kuzmina decima e Wierer che decide di farsi superare da Vittozzi: la giornata termina quindi con un 11° e un 12° posto per le due regine italiane del Biathlon. Che, soprattutto, sono ora ufficialmente la prima e la seconda del mondo.

"Quando ero bambina, non potevo immaginare che un giorno avrei vinto la Coppa del mondo. Sono molta orgogliosa di quello che ho fatto e sono orgogliosa anche di far parte di una Nazionale così forte. Siamo pochi atleti in Italia, ma abbiamo grande passione e diamo sempre tutto. In questa stagione sono stata molto continua, e questa è stata la mia forza", le parole della Wierer. Che ha aggiunto: "In questa stagione sono stata molto continua, anche sugli sci, sebbene ci sia stata qualche gara che non è andata al 100%. Ma non siamo macchine, siamo atleti, quindi ci sta. Dopo i successi possono esserci dei giorni no e viceversa. Ma sono riuscita a mantenermi su un livello alto e crescere ancora un po' sugli sci". "Per me sarebbe importantissimo, dopo tutti questi risultati che abbiamo ottenuto, se il biathlon potesse avere sempre più spazio in tv, perché è uno sport bellissimo e tutti quelli che lo guardano si appassionano. Ci sono sempre situazioni inaspettate e può cambiare tutto all'utimo secondo: è molto affascinante. Dedico la vittoria a tutta la squadra, agli allenatori, alla Federazione, al mio gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, agli sponsor, ai tifosi e alla famiglia", ha concluso.

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